STRUTTURA - L'introduzione

Chi, come, quando e perché

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    Carissimi,

    al contrario della prefazione, è bene che l'introduzione sia scritta dall'autore.
    Serve soltanto se l'argomento trattato necessita di informazioni che possano orientare, preventivamente, il lettore per capire il dove si svolge il narrato, il perché di alcune modalità socio-politiche e, se necessario, la geografia, nonché la politica di base a cui l'utore si affida. La politica, in questa sede, non è quella "dei politici che operano un partito", bensì le idee fondamentali dell'autore, il suo modo di vedere i vari aspetti di una società, che sia reale, in metafora, o che sia meramente inventata.

    L'introduzione è del tutto facoltativa, e bisognerebbe evitarla qualora si pensi di offendere l'intelligenza del lettore con spiegazioni che possono risultare del tutto inutili.



    Esempio di introduzione utile:
    Il libro tratta di androidi senzienti, navi spaziali, alieni feroci...

    "Nella galassia Pegaso, dapprima irraggiungibile, giunge una nave terrestre nei pressi di un pianeta colmo d'acqua. Era l'anno 2368, e gli androidi di bordo si appropriano del computer centrale per attingere all'umana sapienza, ai sentimenti e alle emozioni. Diventati senzienti, sembrano uomini, avidi di potere e pronti alla sopraffazione degli umani".

    Con quella prefazione, in cui si spiega cosa erano e cosa sono diventati gli androidi, dapprima taciti "servitori", il libro potrebbe già entrare nel vivo, con un incipit fatto così:
    Il capitano Axum cercò di arginare quelli che, ad ogni effetto, si erano trasformati in una nuova specie, senziente. Nulla era più possibile, gli androidi mostravano ferocia ed erano almeno cinque volte più forti di un uomo. La nave era in pericolo, e ordinò la procedura di innesco per l'autodistruzione del vascello.
    Nove ... otto ... sette ... sei ...


    Forse, al mondo, esiste qualcuno che non ha mai visto né letto: "Star Wars", o "Guerre stellari", il film più famoso del regista e creatore George Lucas.
    Per gli altri è nota l'introduzione più spettacolare che si fosse mai vista fino a qualche decennio addietro: un testo che viaggia nello spazio, allontanandosi lungo l'asse zeta.
    In quella introduzione, Spielberg prepara lo spettatore e spiega che ci sono due fazioni avverse, che c'è in atto una guerra tra il bene e il male, che una delle fazioni è repubblicana mentre l'altra è imperiale, che ci sono maestri e allievi d'arme, e che la Forza è il potere massimo poiché forgia il coraggio dell'eroe, quanto la malvagità del cavaliere avverso.

    In sostanza, così come avviene per il prologo, l'introduzione servirà soltanto per aiutare il lettore nelle parti in cui alcune passaggi trattano fatti ignoti ai più, sia per cultura - se il narrato tesse un fatto socio-storico / scientifico - che per conoscenza preventiva - se nel narrato predomina l'immaginazione creativa.

    Questa volta mostrerò un breve tratto, quello iniziale, dell'introduzione più ampollosa* che io abbia mai letto.
    *
    SPOILER (click to view)
    meglio dire: pallosa...

    È tratta da "Born in Tibet", un saggio autobiografico del maestro Chögyam Trungpa (1939-1987).

    "Le storie di fuga, esilio e sopravvivenza che abbiamo dovuto leggere in questi decenni non si contano più: in un mondo lacerato altre se ne preparano e non è detto che non venga il tempo in cui, sradicata l'umanità a mare usque ad mare et a flumine usque ad terminos terrae, neppure vi saranno più storie di fuga e di esilo ma unicamente storie di spravvivenza e unicamente, forse, segreta e spirituale. Prima che quell'era si compia, meditiamo una di queste storie, che si è avuto il tempo di scrivere. Essa è fino a tal punto una storia di sopravvivenza spirituale da apparire solo in seconda istanza, quasi per semplice conseguenza, una storia di sopravvivenza fisica.
    Si sono fatte, si fanno al mondo un numero incalcolabile di dimostrazioni di protesta, la protesta appare, nel lessico contemporaneo, il primo dovere etico dell'uomo, si odono ovunque personalità religiose proclamare che al dovere della santità, concetto arcaico, succede oggi il dovere per la giustizia, quasi che giustizia non vi fosse comunque per colui che confida in un divino disegno, come osservò uno spirito ancora dedito all'arte dimenticata della cairità".

    Miei cari, questa introduzione va, avanti così, per altre dieci pagine !
    Il motivo di cotanta ampollosità mi è ignoto, ma non lo sono le motivzioni: l'autore ha voluto spiegare a tutto il mondo la realtà in cui è andato a trovarsi, giorno per giorno, in un frangente più avverso dell'altro.

    Se il nostro testo non tratta la Saggistica, a cosa potrebbe servire un'introduzione così narcotica?

    Se vogliamo, e solo se il nostro racconto "non può farne a meno", allora scriviamo un'introduzione, ma che sia "pimpante" e soprattutto... breve.

    Edited by Axum - 29/12/2010, 03:04
     
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  2. Deitra
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    CITAZIONE
    a cosa potrebbe servire un'introduzione così narcotica?

    Potrebbe essere d'aiuto a chi soffre d'insonniaXD
    Davvero noiosa, non nascondo che già dalla terza volevo smettere di leggerla, ma a fatica ho continuato fino alla fine.

    CITAZIONE
    Miei cari, questa introduzione va, avanti così, per altre dieci pagine !

    O_o

    Axum grazie anche per questi consigli.
    Farò a meno anche dell'introduzione!
     
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  3. PriNceSs oF NiGhT
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    grazie Axum ... proprio stamattina ho finito la mia introduzione ancor prima di leggere la spiegazione... e ora avendo visto la spiegazione di introduzione credo di non aver sbagliato nulla e quindi di non dover correggere... xkè ho scritto cose che nel libro non sarebbero state chiare... cose del passato...
    Vorrei che voi deste un'occhiata e mi diceste se c'è qualcosa che nn va...

    INTRODUZIONE

    Le vicende drammatiche della giovane adolescente Claire Taylor, una dolce ragazza di 16 anni, rimasta orfana di entrambi i genitori. La mamma, Lucinda Grant, morì dandola alla luce per una serie di complicazioni durante la gravidanza. Aveva solo 27 anni, eppure quel giorno il destino volle troncare per sempre ciò che per lei sarebbe stata, a partire da quel giorno, una nuova vita piena di gioia e di amore, grazie all’arrivo della sua dolce bambina che tanto aveva desiderato.
    Quando Claire aveva solo cinque anni, il tragico destino decise che la piccola doveva rimanere anche senza padre, così, Thomas Taylor, il 17 Novembre del 1909, fu coinvolto in un tragico incidente stradale, di cui non era nemmeno colpevole, ma disgraziatamente gli causò la morte.
    Il tragico destino della ragazza segnò la sua vita così tanto da farla crescere triste e malinconica.
    Cos’è la felicità? Si chiedeva spesso la giovane Claire negli ultimi anni, ma non riusciva mai a trarne una buona risposta o anche solo una brave spiegazione che avrebbe illuminato la domanda. Giungeva così alla conclusione di non conoscerne il significato semplicemente perché non l’aveva mai provata.
    Pensava che la sfortuna la perseguitasse ovunque andava e che nella sua vita non c’era nemmeno un “filo” di felicità.
    La zia, Rachel Taylor, sorella di Thomas, era tutto ciò che aveva. Era la sua famiglia!
    Una donna di 44 anni, capelli ricci non molto lunghi, sul biondo scuro, occhi castani, non molto alta e abbastanza magra. Lavorava come centralinista in un call center, ma dal tragico giorno decise di fare anche lavori part-time per prendersi cura di Claire e non farle mancare mai nulla.
    Era una donna molto spiritosa, intelligente, simpatica e allegra. Con lei era veramente impossibile annoiarsi.
    Per Claire lei è sempre stata come una madre, visto che l’ ha cresciuta e accudita come se fosse sua figlia. Cercava sempre di accontentarmi nelle più piccole cose della sua sfortunata vita.



    ops... all'ultimo è accontentarla, non accontentarmi... perchè all'inizio avevo messo come introduzione la presentazione della protagonista in prima persona... ma non mi piaceva tanto... <_<
     
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  4. Deitra
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    CITAZIONE
    1909

    CITAZIONE
    Lavorava come centralinista in un call center,

    O_O

    Direi proprio di no! Al massimo lavorava in fabbrica, ma in un call center proprio no.
    I call center sono recenti, mi sa che massimo avranno 50anni ma forse neanche questi.
    Occhio al moderno se vuoi ambientare la storia all'inizio del 1900...
     
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  5. PriNceSs oF NiGhT
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    eh già ... come ho fatto a non pensarci!?!?! xD
     
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  6. Girlightblue
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    Ma guerre stellari non è stato fatto dal regista george lucas?? :bleh:
    Per il resto è molto interessante :)
     
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  7. PriNceSs oF NiGhT
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    parli della mia trama???? hahahahahah ... xD
     
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    Miei cari, questa introduzione va, avanti così, per altre dieci pagine !
    Il motivo di cotanta ampollosità mi è ignoto, ma non lo sono le motivzioni: l'autore ha voluto spiegare a tutto il mondo la realtà in cui è andato a trovarsi, giorno per giorno, in un frangente più avverso dell'altro.

    Sì sì, però poteva anche fare una sintesi a mio parere! :)


    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE
    Forse, al mondo, esiste qualcuno che non ha mai visto né letto: "Star Wars", o "Guerre stellari", il film più famoso del regista Steven Spielberg.

    Io! XD
     
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    CITAZIONE (PriNceSs oF NiGhT @ 29/10/2010, 16:58) 
    parli della mia trama???? hahahahahah ... xD

    No, parla della mia svista. Spielberg è stato - solo - aiuto regista in Star Wars: Episodio III - La vendetta dei Sith.
    Cos'è successo? Presto detto: non mi ricordavo di Lucas né di Spielberg e ho fatto una ricerca lampo. Lì, alla vista del nome di Spielbeg, non ho notato che il trafiletto riguardava la sua partecipazione al terzo episodio.
    Morale: errare è tipico dell'umano.
    Grazie Girlightblue !
    Vado a correggere, prima che se ne accorga qualcun altro. :zingarelli: :offt:

    ;)
     
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    Ciao PriNceSs oF NiGhT,

    sono, in parte, con Deitra quando parla dei call center. La verità è che i centralini (così si chiamavano quando tutti parlavamo senza usare gli anglicismi) avrebbero potuto chiamarsi così, tra gli anglofoni, anche allora, poiché si trattava, così come oggi, sempre di un luogo in cui c'erano decine di persone, in una o più stanze, che rispondevano al telefono.
    I centralini erano anche sede d'uso per coloro (moltissimi) che non avevano il telefono in casa.
    Farei una ricerca minuziosa poiché i nomi che hai usato per i personaggi sembrano, appunto, di lingua inglese, forse americani, se non australiani.
    Tuttavia, centralinista, con call center, genera pur sempre un pleonasmo (il cantante che canta una canzone, la ballerina che balla il balletto, la luce che illumina... ecc). Risolverei l'impegno così: "Lavorava come centralinista, ma dal..."

    Mi colpisce un altro dettaglio: nel 1909, le auto correvano alla folle velocità di venti/venticinque chilometri orari. Voglio dire che, a quell'epoca, le persone appiedate, alla vista di un'auto, fuggivano per paura di quei "mostri" senza cavalli.
    Dove voglio arrivare? Te lo dico: se le auto erano pochissime, e viaggiavano lentissime, dovresti descrivere nel racconto i minimi dettagli dell'improbabile incidente mortale. Lo dico perché hai scritto che la colpa non era nemmeno sua. A quei tempi, per perire in un incidente d'auto, penso che sarebbe occorsa un'auto che cade da un dirupo, direttamente addosso allo sventurato. Se ti dico che non sto ironizzando, devi credermi sulla parola.
    Tuttavia, se tu lo facessi (descrivere la scena dell'incidente), aggiungeresti ancor più gramo alla vita già, fin troppo, sf...* di quella ragazza. ;) Potrebbe essere un bene, così come un'esagerazione, anche se sappiamo quanto crudele possa mostrarsi il cosiddetto destino.
    *Licenza poetico-metropolitana :D

    A tutti i presenti: questa è una delle tante dimostrazioni di quanto sia oneroso avventurarsi nei fatti del passato. Non è facile ma, se usiamo cura, può darci soddisfazioni inimmaginabili.

    Aggiungo e concludo: salvo le date, nessun altro numero dovrebbe mai comparire se non scritto in lettere (sedici, ventisette, quarantasette).

    Edited by Axum - 3/11/2010, 17:55
     
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  11. "MooNLight"
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    grazie axum! non sai come mi aiuti ^^
     
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  12. Girlightblue
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    No problem Axum XDDDD
     
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  13. PriNceSs oF NiGhT
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    Ciao a tutti... Come avrete notato ultimamente entro pochissimo nel forum... ho sempre pochissimo tempo... credo comunque che la prima cosa che correggerò nel libro sarà proprio la data. Ho deciso che sarà più moderno, siccome non mi va di modificare in alcun modo la trama che è già tutta pronta nella mia testa xD...
    Grazie mille Axum, sempre molto utile!! =)
     
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12 replies since 29/10/2010, 10:17   400 views
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