STRUTTURA - L'attacco

Come e quando avviene

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    Se l'incipit è la parte più importante della struttura, allora l'attacco è l'avvio dinamico che scatena gli eventi.

    Le due parti - in questione - della struttura narrativa sono strettamente legate: l'incipit invita, ammicca; l'attacco genera l'avvio delle situazioni/condizioni in cui il personaggio principale andrà a trovarsi.

    Kafka, ne La metamorfosi ha fatto scuola col cosiddetto: attacco fulminante. Gregor, il protagonista, si sveglia e scopre di esser diventato un insetto ripugnante.
    L'attacco consiste nei cambiamenti che avvengono dopo che abbiamo descritto la routine, ovvero quel che lo scrittore può mettere nell'incipit, o ciò che rappresenta la vita normale di tutti i giorni. Nel caso del tizio che si sveglia trasformato, la routine viene data già per scontato poiché "gli insetti, di norma, non parlano". Chi parla è dunque un ex umano che, tuttavia, pensa solo al "come recarsi al lavoro". Peccato che i veri problemi - e guai - di Gregor inizino proprio nel momento in cui i parenti lo vedono uscire dalla stanza, e rabbrividiscono. Uno di loro lo ricaccia dentro con un bastone, e sua madre sviene senza proferir verbo.

    L'attacco è, dunque, ciò che dà inizio alla dinamica vera e propria, il punto in cui la narrazione innesca il movimento (mentale o fisico) e gli interrogativi che vanno a stimolare l'intelligenza del lettore. Più descrizioni avremo nell'attacco, è più l'attacco sarà debole, insignificante, fuorviante, talvolta "offensivo".

    L'attacco potrà essere lento, graduale, alternato... ma non dovrà mancare, né tardare, poiché il lettore lo attende, lo agogna.

    Come di consueto, ecco un esempio inedito:
    Incipit:
    La vita del pescatore somiglia a quella del commerciante: non si sa mai se a fine giornata avremo guadagnato oppure perso qualcosa. Marco lo diceva sempre, ogni giorno, e non sapeva ciò che quel lunedì avrebbe preso, o dato, alla sua vita.


    Attacco:
    Dopo aver fatto ammenda sull'incauto comportamento della sera prima, realizzò che un'altra sbronza era l'ultima cosa che avrebbe dovuto collezionare. Col mal di testa che picchiava come un creditore alla porta, Marco prese un'aspirina e se la cacciò in gola; bevve in fretta e gli andò tutto di traverso. Si trattenne, perché voleva dedicare la prima bestemmia del giorno a Sergio, l'uomo che gli aveva rovinato l'esistenza.
    Lo incontrò per le scale e, ancor prima che dicesse: Sei in ritardo !, Marco gli sferrò un pugno sul naso, e si sentì subito meglio.
    L'altro imprecò; lui rise e, fischiettando, si avviò per affrontare l'inizio della settimana.


    L'attacco è avvenuto; ora il lettore s'aspetta qualunque tipo di evento o scenario. In sostanza: gli abbiamo dato la possibilità di lanciare ipotesi sul quel che avverrà in seguito, durante l'esperienza (altro tratto della struttura). Abbiamo stimolato la sua immaginazione, le sue aspettative.
    A quel punto... il lettore è nelle nostre mani.

    Edited by Axum - 24/12/2011, 14:13
     
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  2. Storm Eden
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    Davvero utile Axum! :) Come al solito del resto!
     
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    Grazie Storm ! Il piacere è tutto mio.

    Poi (appena potrò) posterò:
    - l'esperienza
    - l'intreccio
    - l'apice
    - il finale

    AxumStrutturato :LOL:

    Edited by Axum - 24/12/2011, 14:15
     
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  4. Deitra
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    Grazie Axum ^_^
    Mi hai illuminato come sempre!
    Mi sono resa conto che io l'attacco l'ho messo :-)
    CITAZIONE
    Più descrizioni avremo nell'attacco, è più l'attacco sarà debole, insignificante, fuorviante, talvolta "offensivo".

    Perchè secondo te sono meglio poche descrizioni nell'attacco?
    E se fosse fuorviante di proposito?


    DeitraIncuriosita^_^
     
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    Tenterò con una metafora: sarebbe come affrontare una corsa mentre ci si pettina o ci si lava la dentatura; le due cose sono diametralmente opposte, incompatibili, se esercitate in contemporanea. La corsa richiede concentrazione e andatura spedita; le altre cose necessitano di calma (quella calma che talvolta riduce le descrizioni in tratti tediosi (specialmente quando le descrizioni vengono esposte a mo' di catalogo-moda = noBbbuono). ;) Vero: le parole sono importanti: per fuorvianti intendevo: digressivi. Sarà meglio che io cambi quella parola perché non rende l'esatta giustizia al concetto.
     
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  6. Hilvia!
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    Hum... Non so se ho capito...
    L'incipit fa un po' da "riassunto" della vita di tutti i giorni, insegna al lettore quello che normalmente accade o succede.
    L'attacco fa da barriera a quello che c'era e che, per qualche motivo, non potrà tornare, e la storia vera e propria.
    Credo di aver detto una stupidaggine, vero?
     
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  7. Deitra
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    Grazie Axum, adessi mi è più chiaro.
    Sì, quel fuorvianti mi aveva un pelino fuorviata, e preoccupataXD
    CITAZIONE
    L'attacco potrà essere lento, graduale, alternato... ma non dovrà mancare, né tardare, poiché il lettore lo attende, lo agogna.

    Altra curiosità : sono possibili diversi attacchi o l'attacco deve essere per forza uno?
    Grazie per la pazienza^^
     
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    CITAZIONE (Hilvia! @ 17/12/2010, 15:32) 
    Hum... Non so se ho capito...

    L'incipit può contenere la routine, ma anche no. :lol:
    Primo esempio (la contiene):
    Fare il pescatore è come essere un commerciante. Marco lo diceva sempre. Se la passava bene in estate e malissimo in inverno, ma talvolta le due stagioni si verificavano all'interno della stessa settimana. Una vita vivibile, tutto sommato; da una parte prendeva e dall'altra dava. Così, finché non conobbe Sergio.
    Contiene la routine perché abbiamo espresso che Marco, tutto sommato, si accontenta della vita che conduce.

    Secondo esempio (non la contiene):
    Pescatori e commercianti hanno parecchio in comune: non si sa mai se la rete conterrà qualcosa di buono, o se rimarrà vuota. Marco lo diceva sempre. Un giorno la sua vita prese una piega storta: quella piega-piaga era Sergio.
    Non contiene la routine perché di Marco abbiamo espresso soltanto un fatto: è un commerciante che si paragona ai pescatori.

    Non è detto che l'attacco sia un divisorio tra ciò che c'era e ciò non tornerà più. L'attacco scatena uno o più eventi, dando "lo start" all'intera storia che, come nelle migliori famiglie, può avere un finale che riporta esattamente alle condizioni routinarie iniziali. Ma anche no. :lol:

    CITAZIONE (Deitra @ 17/12/2010, 15:54) 
    Altra curiosità : sono possibili diversi attacchi o l'attacco deve essere per forza uno?

    Certo che sì. Quando scriverò sull'Esperienza (il tratto che contiene l'Intreccio, L'Apice, e che va fino al Finale) dirò che l'esperienza può avere uno o più Apici (momenti in cui la tensione e la suspence si alzano). Nel momento che precede un apice si verifica, a tutti gli effetti, un nuovo attacco. Può verificarsi, come prima: sia lentamente che all'improvviso.
    La scrittura ha molte cose in comune con la composizione musicale; difatti sono due forme d'arte (e Axum scoprì l'acqua calda). :D

    AxumCrozzaCheImitaVeltroniMaAncheNo :woot:
     
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    CITAZIONE (Axum @ 17/12/2010, 13:05) 
    Grazie Storm ! Il piacere è tutto mio.

    Poi (appena potrò) posterò:
    - l'esperienza
    - l'intreccio
    - l'apice
    - il finale

    AxumStrutturato :lol:

    Egregio Axum, lo so che sono passati 6-7 mesi, ma io spero ancora che un giorno posterai il resto della "struttura". Anche se so già in cosa consistono questi elementi, ho comunque un grande interesse a sapere che tipo di spiegazione ne daresti tu. Io ci credo! :D
     
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8 replies since 17/12/2010, 07:56   288 views
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