| Eh già, oggi è 20 settembre. E, siccome è il mio compleanno, desidero festeggiarmi facendo un regalo a voi. Un dialogo molto singolare. È arrivata la sua ora. Sono le undici di sera, le ventitrè spaccate. Fabio accende il computer, digita la password e apre quella pagina web. Ormai ripete quel gesto da alcuni mesi. Sa già chi lo aspetta. - Ciao fratello. Fabio si gira di scatto. È Averex. - Ciao, anche oggi sono passato. Che si dice? Averex si passa una mano nella nuca. - Tutto bene. Le persone sembrano apprezzare i nostri racconti, un po’ meno le poesie. Ma stiamo migliorando. - Va bene. Tanto stiamo pubblicando tutto a nome tuo, no? - Come sempre. Io creo fascino. Fabio fa una smorfia di disapprovazione. - Ma se non ti conosce nessuno! Al di fuori di Internet tu sei zero. - Sai che non è vero. In questo posto dove scriviamo tutti conoscono me, e nessuno conosce te. A parte alcuni pezzi in cui tu sei il protagonista. - Averex, vogliamo dire chi ti conosce al di fuori di Internet? Per favore! - Ti sei sempre servito di me. Tempo fa, se ti serviva un giocatore alla Play Station, chiamavi sempre me. All’inizio segnavo tanto, ma quando hai modificato la difficoltà di gioco non ho fatto più alcun gol. Sprecavo le occasioni da rete. - Questo non dimostra che sei conosciuto. Nella vita reale non sei famoso. - In quella virtuale sì, ed è questa che conta. Guarda che bel posto è questo. Quando ci siamo venuti, Fabio? Mi sembra il venticinque luglio. Poi gli utenti sono simpatici da morire. Non so se hai presente quelli che fa le battute una dopo l’altra, come si chiama? - Non fare nomi, è probabile che ci stia leggendo proprio in questo momento. - Tranquillo, demolirò questa nostra conversazione segreta non appena l’avremo finita. - E quindi su Internet stiamo dando il massimo? Averex lo corregge subito. - No, stiamo migliorando. Ma ci sono ancora alcuni difetti. - Ad esempio? - Gli utenti non l’hanno segnalato, ma secondo me bisogna cambiare l’ambientazione dei racconti e dei romanzi. Insomma, il luogo è sempre Roma. - Mmm, accolgo il suggerimento. Poi? - Per me stiamo prolungando all’estremo il nostro racconto. Intendo dire che la prima parte può essere divertente, la seconda anche, ma dalla terza in poi la gente non vede l’ora che finisce. - Poi vedo. Sei ancora sicuro che il mondo di Internet sia migliore di quello reale? - Assolutamente sì, e non cambio idea. - Ormai ti conosco da quando sei nato. E so che ci ripenserai. - No, e solo perché sono più piccolo di quattro anni non vuol dire che puoi fare il superiore. Il nome non me l’hai dato neanche tu, a pensarci bene. - Però mi domando cosa pubblichi sul forum, se non ci sono io come sceneggiatore. - Hai detto bene, SCENEGGIATORE. Perché tu non sai scrivere poesie. - Pensavo di saperle scrivere però. Poi le critiche aiutano. - Mi fanno ridere quelli che criticano sapendo che l’errore è commesso apposta. Fabio mette l’indice davanti alla bocca. - Shhh - Scusa. - Ma sai che giorno è oggi? Averex pensa un po’, poi dice: - No, che giorno è? Venti settembre. - Oggi è il mio compleanno. Averex, potresti anche farmi gli auguri e invece te ne sei proprio dimenticato. - Scusa di nuovo. Immagino le ragazze che ti avranno festeggiato. Fabio scoppia in una risata. - No, macché. Io non sono un tipo da festeggiamenti. - Quanti anni fai? - Venti, già vent’anni. - Caspita, sei vecchio. - Tu ne hai sedici, mica due. Arriverà anche il tuo turno. - Eh già. Oggi non posti niente sul forum? - No, ho un blocco dello scrittore. Proprio non ce la faccio. Informa i tuoi amici su questo fatto. - Quali? - Tutti gli utenti. Adesso ti saluto che domani mi sveglio alle sette. - Di già? Uff, non mi dedichi mai quel tempo che mi merito. - Hai ragione, ma io ho una vita sociale. - Vai all’università a vedere i tuoi amici immagino. - Solo Davide. Dai, io e te ci vediamo domani. E ti prometto che scriveremo qualcosa e la posteremo. Anche se la copriranno di critiche distruttive. - Non penso, sono persone educate e intelligenti. - Che bella frase che hai detto. Non me l’aspettavo. Averex sorride. - Infatti hai ragione. Poche volte dico queste belle cose. - Dai Arx, ci vediamo domani. - Ok, ciao. - Ciao. Fabio spegne il computer. Pensa che nessuno leggerà mai questa conversazione. |
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