Scrittori della Notte: liberi di scrivere

Posts written by «JSTJart»

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    Grazie ragazzi per i consigli. :)
    Però sono ancora indeciso, ci penserò e vedrò cosa mi sembrerà giusto fare.
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    Ciao a tutti, è da un po' che non scrivo sul forum, un po' per mancanza di tempo, ma anche perché ho perso in parte la passione per la scrittura. :)
    Sono qui per parlarvi di un mio problema.
    Potrà anche sembrare una riflessione stupida, ma ho bisogno dei vostri pareri.
    E' da un bel po' di tempo che mi sto appassionando alle figure di personaggi che hanno combattuto la mafia, alle forze dell'ordine, ai magistrati, ecc., quindi sto cercando di informarmi il più possibile al riguardo.
    Pratico la kick boxing, sport che mi fa sentire bene e senza il quale mi sentirei completamente perso, in una palestra. Il proprietario di questa palestra qualche tempo fa è stato arrestato insieme a molti altri per appartenenza a un grande clan mafioso della mia città che imponeva il commercio del caffé e di altri alimenti, comprava voti e pestava chiunque si ribellasse.
    Però questa persona è stata rilasciata dopo nemmeno un anno dall'arresto, ma non so nulla di specifico sulla sua condanna.
    Nel mio corso non siamo seguiti da lui, ma da un maestro, una persona onesta. Io pago mensilmente per l'attività e credo che una parte dei soldi li guadagni il proprietario della palestra per l'affitto della sala.
    Il problema è che, frequentando quella palestra e pagando, mi sento un grande disonesto. Ogni giorno, da un po' di tempo, è come se i personaggi che tanto ammiro mi disprezzassero per questo.
    Quello che mi consola è pensare: "Il fatto che sia stato in carcere solo alcuni mesi mi fa pensare che non fosse un grande esponente del clan e che adesso dovrebbe essere molto controllato. Inoltre non dovrei giudicare senza sapere, magari può essere stato costretto a fare qualcosa di sbagliato sotto minaccia".
    Vorrei sapere cosa pensate e cosa fareste voi. Io senza praticare il mio sport mi sentirei perso, ma allo stesso tempo non posso avere quotidianamente questi sensi di colpa.
    Se dovessi lasciare la palestra non andrei da nessun altro, perché nella mia città gli altri maestri sono tutti dei ciarlatani. L'unica soluzione sarebbe andare in un'altra palestra seguita dal mio maestro, che però vorrebbe dire fare 15 minuti di viaggio (andata e ritorno) e non so se i miei mi manderebbero.
    Grazie in anticipo e scusate se magari non sono stato chiaro oppure ho commesso errori di ortografia, ma ho scritto di getto.
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    Buon compleanno!
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    Ciao e benvenuta. :) Da dove ci scrivi?
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    Aah, sorry. Avevo capito male. ;)
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    CITAZIONE
    Certo è che non ho più 15 anni e a quell'età le dinamiche delle relazioni sentimentali possono essere molto diverse rispetto a quanto non lo sarebbero per me al giorno d'oggi. Nel senso, avere comportamenti sopra dalle righe a 15 anni è una cosa che seppure non approvo ci può stare, da una persona della mia età o più grande no.

    No, io invece non giustifico le "ragazzate", soprattutto quando si parla di violenza fisica. Basta guardare un paio di video per rendersi conto che per un niente si può ricevere gravi danni e, nel caso peggiore, si arriva anche alla morte.
    Click1 e Click2
    E girando ancora sul web si possono vedere video di altre risse reali con persino ragazzi della mia età: ko assurdi e cattiveria oltre l'immaginabile. :wacko: E nella foga di uno scontro non ci vuole molto a regredire verso il lato animalesco.
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    Forse hai ragione, e spero sia così, soprattutto per loro.
    Per quanto riguarda il fatto delle relazioni, a quanto ho capito avrebbero reazioni violente anche se solo facessero la corte alla loro ragazza. Forse per dimostrare di poterlà "difendere". Ma io una ragazza che si aspetta che mi faccia valere con la forza, sinceramente, non la vorrei. :)
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    Sono felice che tu condivida il mio pensiero. Leggerò appena possibile questo libro: mi hai incuriosito. :)
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    Stasera, con dei miei amici, stavamo a sentire parlare un nostro compagno che è fidanzato. Ci ha detto che, se qualcuno ci provasse insistentemente con la sua ragazza e magari riuscisse a portargliela via, lui arriverebbe ad alzargli le mani. Anche un altro ragazzo del nostro gruppo ha condiviso la sua idea. In sintesi il loro ragionamento è questo: "non voglio passare per il coglione a cui hanno fregato la ragazza e che non ha fatto niente" e "motivazioni" simili (come "sai, tu hai ragione, ma io in quel momento agirei di istinto" :blink: ) che, a mio avviso, sono del tutto insensate.
    Ora vi chiedo: anche voi da ragazzi avete avuto dei pensieri del genere? Sinceramente a me non passa nemmeno per l'anticamera del cervello fare a botte se non per difendermi da un'aggressione fisica. Pensare che solo con un cazzotto ben assestato chiunque può uccidere chiunque credo che mi farebbe trattenere dal reagire d'istinto. Un conto è darsele su un ring, ad esempio, con un regolamento e dovute precauzioni, tutt'altra cosa è agire violentemente per strada, dove non esistono colpi proibiti che potrebbero rendere invalidi e/o portare fino alla morte.
    Io sinceramente rimango sconcertato quando sento questi ragionamenti da miei coetanei (quindicenni): magari anche io da più piccolo avrò pensato cose del genere, ma crescendo si deve cambiare. Non siamo animali, ma uomini. Che ne dite?
    Gli ho parlato esprimendo queste opinioni, restando più calmo possibile, ma le uniche parole che avrei voluto dire sono: "andatevene a cagare". :angry:
    E, in ogni caso, picchiare chi ti ha fregato la ragazza non cambierà la situazione. E' che forse anche da questa età ci si abitua a comunicare con la violenza e non amare una persona, ma a cercare di possederla.
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    Grazie, sono contento dei vostri apprezzamenti e delle vostre critiche! :)
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    Ok, ho capito.
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    Sì, sei stata chiara, ma ho ancora un dubbio: quando i luoghi sono inventati, tendi comunque ad assegnare loro un nome (anche di fantasia)?
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    Forse potrà sembrare una domanda sciocca, però ho questo dubbio da un po'. Faccio un esempio: in un romanzo di avventura dei giorni nostri, ambientato in un paesino, è così importante dare un nome a quel paesino? E' essenziale che sia un paese esistito realmente? Voi come vi comportate di solito? E' possibile non menzionare alcun nome per la città/il luogo dove la storia è ambientata, oppure potrebbe sembrare inverosimile?
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    Anche a me è piaciuto: breve , accompagnato da uno stile scorrevole!
    CITAZIONE
    Non sono pronta, perché oggi è non è un giorno come tutti gli altri.

    C'è una "è" di troppo.
    CITAZIONE
    È in questo momento che sarà condannata per tutta la vita.

    *Sarò?
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    La scena del pub mi serve solo per mostrare la natura violenta del protagonista ed è in contrasto, quindi non collegata, con la parte del senzatetto, che è invece il classico "buono" che riesce a dare pace al mio personaggio. Le monete servono anche a collegare il bambino col protagonista: è il bimbo, in teoria,che dá al senza tetto le monete, ma alla fine il protagonista non trova le proprie in tasca.
    Spero di essere stato chiaro, comunque grazie del commento!
954 replies since 2/12/2011
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