Scrittori della Notte: liberi di scrivere

Posts written by Milly Sunshine

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    CITAZIONE
    Meteore... sono meteore!

    Chiedo umilmente scusa!
    E mi nascondo a esprimere un desiderio. :P :P :P
    Quello che un giorno anche altro sia contemplato, oltre all'amore romantico. ;)
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    CITAZIONE
    Che importa se non si è maturi abbastanza? Ricordo i miei primi tentativi di poesia, roba imbarazzante ma che mi fa oggi sorridere.

    Ti capisco. :D
    I miei primi tentativi li ho fatti a undici anni. E la prima in assoluto, ti dirò, tutto sommato non mi dispiace!
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    Bella dedica e soprattutto, se i versi le piacciono, bello che tu l'abbia condivisa con la diretta interessata! :wub:
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    Il titolo che hai scelto mi sembra perfetto per la poesia che hai scritto! :woot:
    Voglio dire, il modo in cui descrivi la scena è davvero fiabesco, ti faccio i miei complimenti!
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    Piccola curiosità: "La pioggia nel pineto" l'ho letta qualche tempo fa, per "celebrare" l'anniversario del mio diploma. Vista l'ampiezza del programma scolastico fui costretta a fare selezione sugli argomenti da ripassare, sulla base di cosa secondo me era più probabile che ci chiedessero. Penso di non avere nemmeno riletto D'Annunzio, privilegiando altri autori. Indovina cosa mi chiese la professoressa esterna di italiano, all'orale?

    Ti ringrazio per il tuo consiglio. In effetti una cosa che non ho mai fatto è stata leggere poesia con lo scopo di migliorare io stessa nello scrivere versi. Non mi è mai venuto spontaneo, perché di per sé la scrittura per me è sempre stata qualcosa di spontaneo e quasi mai dettata da ispirazione letteraria. Però hai ragione, dovrei provare a migliorarmi da quell'aspetto.
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    CITAZIONE
    Ma d'altronde siamo nel terzo millennio e conflitti interiori di questo genere andrebbero trattati. In passato i conflitti interiori erano diversi.

    In realtà credo che, per quanto le problematiche possano essere diverse, a seconda dell'epoca, ci sia comunque un punto comune. Il mio testo descrive un tormento interiore derivante dall'avere preso una strada forse sbagliata, dall'essersi allontanati dalla propria vera essenza solo perché non la si considerava matura abbastanza o affascinante abbastanza, salvo poi rendersi conto di essere nel mezzo tra ciò che si era e ciò che si pensava di volere diventare; dal non sentirsi appagati dall'esserci in qualche modo allontanati da un passato che poi ci si ritrova a rimpiangere.
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    Mi piace la tua interpretazione, il fatto che la stella cadente diventi il centro e non un semplice "giustificativo" per un obiettivo che è il desiderio.
    E' una riflessione interessante, su come siamo abili a rendere tutto meno poetico e più stereotipato di quanto non sia nella realtà. Spesso vediamo le cose mettendo noi stessi al centro.
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    Mi sembra che suoni bene. Anzi, suona meglio!
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    Speriamo diventino qualcosa di più che visitatori!
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    Ho notato solo ora questo commento!
    Sono contenta che ti sia piaciuta e che ti abbia suscitato qualche emozione.

    Ho avuto periodi da maiuscola a ogni verso, altri no. Sono sempre un po' combattuta, in tal senso. :D
    Grazie mille per i tuoi consigli!
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    Ti ringrazio per la spiegazione a proposito della struttura della poesia, molto interessante scoprire questi dettagli.

    Nemmeno io sono una persona da desideri. Una volta un desiderio che avevo espresso si realizzò quando ero bambina, ma era probabilmente destinato a realizzarsi ugualmente!

    Personalmente non corro, la mia autonomia sarebbe farlo per qualcosa come venti secondi al massimo! Però mi piace un sacco camminare, quando il tempo lo permette.
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    Dunque, in primo luogo ti ringrazio per l'apprezzamento e per il commento. :wub:

    Poi, questa non mi sento in difficoltà a spiegarla. Parla di conflitto interiore, il volere allontanarsi dalla propria innocenza e dalla propria ingenuità, finendo per sentirsi giudicati e condannati dal proprio lato più innocente.

    Di fatto, se l'inizio descrive la "morte" della personalità più innocente, in quella centrale essa emerge quasi come uno spirito che tormenta la personalità dominante, che a poco a poco si lascia schiacciare.

    Il finale è una sorta di morte spirituale, nella quale le due parti finiscono di nuovo per riunirsi in una persona sola, un po' come se tra loro non ci fosse più un contrasto netto tra giusto e sbagliato (ali bianche vs ali nere).
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    So che ti affascino
    Da quando ti ho detto
    Che vivere è uno stato d'animo,
    Rischi di impazzire,
    Di non volere vedere,
    Sai che finché mi ammiri
    Allora vivi, anche se non respiri.

    Poi bruci,
    Tutto è distrutto,
    Il tuo sguardo è vuoto
    Quanto ti vesti a lutto,
    Poi te ne vai,
    Mi dici: dimenticami,
    Non tornerò mai.

    Avevamo in mano le carte,
    Tra la gloria e il potere,
    Gli applausi costruiti ad arte,
    Dolceamara malinconia di vita,
    Non so più chi ha deciso
    Di truccare la partita,
    Ci credevamo determinati e accorti,
    Ma abbiamo perso tutto
    E mi hai detto: presto saremo morti.

    Non ti trattengo,
    Ma ci penso per ore,
    Non so cosa provo, se odio o amore,
    Sfuggi al mio sguardo,
    Vorrei inseguirti,
    Ormai sono in ritardo:
    Chiudi gli occhi,
    Scivoli via,
    Mi trascini nella tua follia.

    Mi dici: per me non sei più niente,
    Ma non dimenticherai,
    Tormenterò la tua mente,
    Cercherai di scappare,
    Mentre piove a dirotto
    Sentirai la mia voce
    Come un nastro rotto,
    Proverai a fuggire in volo,
    Ma nessuno di noi sarà mai solo.

    A volte ti immagino
    E ancora mi dico
    Che vivere è uno stato d'animo,
    Magari avrò torto,
    Ma non penso che respirare
    Significhi sempre non essere morto.

    In questo finale amaro
    Ancora non vedo chiaro,
    Sento la tua voce,
    Non so più se il tempo
    Scorre lento o veloce,
    Vorrei tornare a quando eravamo felici,
    Non voglio più fuggire,
    Ti ascolto mentre dici:
    Adesso stai per morire.

    Ti ho qui davanti,
    Non te ne sei mai andato,
    Ci fissiamo come gemelli
    Con il cuore spezzato,
    Sospesi tra la gloria e il potere,
    Tu con le ali bianche,
    Io con le ali nere.

    Tu inseguivi i sogni
    Che io sempre distruggo,
    Mi dici: sono qui,
    Stavolta non ti sfuggo,
    Nonostante tutto
    Ti voglio ancora bene
    E ancora non ci credo
    Che adesso siamo insieme.
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    Mi piace il modo in cui riesci a rendere vivida l'immagine che stai raccontando.
    Non sono persona da perdersi a contemplare il cielo, ma l'ho trovata una visione molto poetica. :wub:
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    CITAZIONE
    Peccato non avere più forum come una volta in cui pullulavano i confronti, ma magari se raggruppiamo anche solo 5-6 persone qui potremmo combinare qualcosa di utile nel nostro piccolo:

    Eh, magari! Speriamo che ci sia un po' di frequentazione in più nel prossimo futuro!
18174 replies since 15/1/2010
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