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Molte battaglie m'hanno convocato senza spiraglio, piaghe dolorose recando a guisa di secco agguato per frodi orrende e astute, nebulose entro la loro vistosa sostanza di crudezza, un aspetto raggelante che m'ha turbato ma altrettanto iscritto all'agiatezza di una vispa danza: le funeste esperienze in perturbante divisa non rinnego e incedo ritto!
Qui rimiro l'azzurro lago, colto nel suo sussurro lieve e trasparente che la quïete m'instaura nel volto tanto affamato di sfoggio ruggente. E in tale incanto giaccio, nel polito e felice strato che un dolce profilo nell'intimo mi traccia: quanto brio! Divina creazione in assopito respiro e ascosto, rigoglioso asilo di meraviglie, versa un turbinio!
Il mistero perdura nelle fratte oscure e non s'avverte alcuna luce sulla sua chioma, dacché non abbatte lo studio l'ignoranza, ma produce un'antropica fiaba di certezza, pur fruttüosa in sua natura vasta. Oh, solamente nella fosca morte, quando potremo, un giorno, la fattezza palpare dell'ignoto e l'entusiasta sommità, intenderemo nostra sorte!
Sì, tu, che bieca vieni a chi di spirto vacuo, spaurirmi mai potrai: vïaggio nel verace sorrriso, quello che al mirto di celeste dipinto e stante in raggio e grazioso accompagna e alla radura emancipata: quale molle trono! Arde il mio petto di caldi desiri e speranze, emozioni ed immatura ribellione ma sempre in frastuono e benedetta da sgargianti giri.
Confessami, presenza amena! E muovi sulle mie labbra un ritmo sovrumano e munifico d'antri, che tra nuovi segreti possa impastarsi! Un vulcano spicca, solenne effigie di vigore dirompente e istintivo, alla mia vista, adesso che tramonto nel riposo di Morfeo, rannicchiato in un albore lusinghiero. Domani, un violinista verrà, dal paradiso, baldanzoso.
Edited by SoulsofBlack - 23/1/2024, 08:29
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