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Sui tuoi mari d'argento torneranno, da decenni l'evento tanto atteso, di molti il sogno compiendo con boria, la stessa che indirizza a vani scontri. Tu, che dall'alto silente ci osservi, ma ai gentili d'essenza il verbo spiri, le tue lacrime emetti per violenze crude e fredde cosparse di ovazioni. Oh, quanta vanteria! Se al premuroso tuo volto lentamente avvicinarmi potessi, e se un abbraccio tu a me vate di nessuno porgessi, la mia lira fulgenti melodie diffonderebbe, e in un bagno di fasti emozionante ci perderemmo, e poi con tenue gusto ti volgerei parole che mai udisti appresso. Loro, ahimè, le tue leggere grazie desiano con stupro guastare.
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Buonasera! Mi è piaciuto il contrasto che hai saputo creare tra la luna come ispirazione poetica e la luna come oggetto di scontro in ambito di conquista spaziale (seppure personalmente trovo suggestiva la scoperta dello spazio, pur non apprezzandone il "contorno" e le motivazioni, che spesso sono state ben lontane dalla volontà di conoscenza e di progresso scientifico).
Ottimo lavoro! Un saluto.
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Sono cresciuto con libri di astronomia, enciclopedia Encarta e Star Trek. Quindi anche a me l'esplorazione dello spazio attira. Purtroppo sappiamo bene che le motivazioni sono ben altre. Non saremmo andati sulla Luna se non ci fosse stata la guerra fredda e infatti poco dopo, a primato raggiunto, le missioni lunari sono cessate. Così come oggi non vogliamo tornare con l'umiltà di chi vuole conoscere e scoprire, ma per colonizzare ed eventualmente sfruttare. La cosa mi manda così in bestia che per la prima volta ho usato una parola durissima come "stupro". Di solito anche le invettive più dure le faccio a modo. Stavolta (la poesia comunque risale a tempo fa, ormai ne ho scritte più di 70 nella mia raccolta) mi è uscito spontaneo il termine.
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2 replies since 28/12/2023, 19:08 24 views
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