-
| .
|
|
|
Navighiamo per mari illimitati, oltre la sfera del mondo! Sediamo su quartieri immortali e pastellati,
fatti di un'aura portentosa, e uniamo le vedette notturne in fili bianchi, come un ritratto incorrotto, un ricamo
iridescente di magia che i fianchi dell'esistenza circondi con calda insania, uno smarrirsi che mai stanchi.
Oh, non conosco onori, ma mi sfalda questo racconto di misteri e torce affascinanti, di gioia spavalda,
di sostanza incorporea che contorce e mi sottrae alle ragioni spilorce!
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
Buonasera! Arrivo dopo una settimana, ma meglio tardi che mai! Ho apprezzato molto la poesia e penso che il titolo sia di per sé molto rappresentativo. Credo che tu abbia descritto bene lo spaziare della mente e come, dentro di essa, tutto possa apparire reale o addirittura diventarlo.
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
Questa mi sembra chiara nel messaggio. Un invito a usare immaginazione e creatività, qualcosa che oggigiorno credo manchi con tutte queste comodità materiali. Siamo diventati troppo freddi e automi. Il mio è invece un invito a non fermarsi al mero materialismo, che ho definito come "ragioni spilorce" per, ehm, fare in pratica un insulto garbato
Non pensavo che le terzine dantesche avrebbero funzionato, ma per fortuna hanno funzionato e la poesia è piaciuta anche ad altre persone che l'hanno letta. Terzine dantesche sempre con il distico finale per arrivare a 14 versi. Scopiazzatura da Ode to the West WInd di Shelley che voleva omaggiare sia le terzine dantesche sia il sonetto. Il distico finale ha ovviamente la stessa rima del quart'ultimo verso: non ci sarebbe altra opzione per formare delle terzine dantesche con 14 versi. Non avevo ancora spiegato questa struttura particolare.
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
Mi sembra un ottimo invito, il tuo. E indubbiamente ci sai fare con i versi, come dimostra l'utilizzo di tante strutture diverse, ma tutte usate magistralmente.
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
Al netto del fatto che varie volte mi sono fermato per anni, ce n'è voluto prima di arrivare a padroneggiare così il verso e le strutture. Ci vuole tanto esercizio prima di poter dire di aver prodotto qualcosa di decente. E una volta che ci riesci non è mai finita, perché devi rimetterti in gioco sempre.
|
|
| .
|
4 replies since 8/12/2023, 11:14 43 views
.