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Cercatemi laddove la frescura
si fonde nel groviglio dell'alternanza
spiritüale di colori ed erbe
copiose, di germogli nel trambusto
della nascita, in alto alle lucenti
inflorescenze dei richiami, accesi,
di una preghiera alla natura e al seno
fragrante suo che avvolge i desideri.
Trasvolerò finché il profluvio lieto
delle foglie e dei boschi un'armonia
verseranno in udito, con il suono
dall'uomo non descritto, ma dal canto
del corbezzolo casto e di una lepre
silenziosa, perché mi possa agiare.
Oh, con l'orma sognante vagherò
per questa stesa di giade e di fiele,
visitando fangosi domi, venti
possenti quanto il tumulto di piazze
stanche dei vili su poltrone sozze.
Accordami un lamento, tu, orgoglioso
lupo, inviso ai peggiori manigoldi,
ma premuroso gioiello e selvaggio,
di te stesso sovrano e redentore.
Tu, sì, che soprassiedi la prigione,
di spandimenti in cerca o di effusioni,
concedimi l'assaggio dei tuoi sensi,
di indossare il tuo pelo rigoglioso
e, da qui, un uso recherò di garbo.
Edited by SoulsofBlack - 10/12/2023, 20:52. -
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Buonasera! Ritorno su Scrittori della Notte dopo un po' di assenza e subito trovo questa tua poesia! Ottimo lavoro, a mio parere, in cui al fascino della natura si unisce quella delle creature che la popolano.
Me la sono proprio immaginata la lepre che si muove in silenzio, come tante se ne vedono non solo nei boschi, ma anche lungo le strade di campagna. Più difficile con il lupo e il suo pelo, non perché non sia reso altrettanto bene, ma perché non ne ho mai visto uno dal vivo!. -
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Praticamente ho descritto come mi sento io nell'animo: selvaggio, nelle sue varie sfaccettature. Ho scelto il lupo nella scena finale perché rappresenta qualcosa di selvaggio per eccellenza, ma in realtà è un animale amorevole con i suoi cuccioli. Per questo dico che mi porterà ad essere "garbo". Non è feroce come si crede. Cioè, se ha fame è ovvio che farà di tutto per mangiare, ma di per sé è un animale amorevole con i suoi cuccioli come noi umani spesso non lo siamo. Neppure io ho mai visto un lupo dal vivo, però tranquilla, esiste un Salgari che ha descritto paesi esotici senza esserci mai stato!
La strutturra è in endecasillabi sciolti (senza rime) divisi su due strofe da 14 versi. Si trattta di una delle svariate forme che utilizzo. Dipende anche da quanto lunga dev'essere la poesia. Quelle più lunghe di solito le faccio in endecasillabi sciolti. Questa l'ho scritta appena mi sono svegliato, senza neanche immaginare che mi sarebbe venuta l'ispirazione, ahaha!. -
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Grazie per le spiegazioni.
Per essere nata per caso, mi sembra venuta molto bene!.