Coronavirus

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    La birra aveva il sapore delle migliori. Le bollicine all'interno erano vivaci quanto il Covid. Il Covid-19 aveva fottuto tutti quanti. Aveva piegato la civiltà verso uno stato brado e primitivo. Facevano tutti finta che la pandemia non aveva cambiato i loro cervelli, ma invece...
    L'ennesima birra a casa significava che bere da soli era ormai abbastanza lapalissiano. Nessuno sapeva come si sarebbe evoluta la questione, si sperava solo in un futuro che forse non sarebbe stato più come il passato. Tutti avevano paura, chi più, chi meno. La solitudine si combatteva come si poteva, ma era sempre presente, era presente anche quando si era in compagnia. I negazionisti preferivano non crederci per il loro bene, era una realtà troppo squallida da accettare. Mettersi a rimpiangere gli anni duemila e gli anni dieci era qualcosa che nessuno si aspettava, ma proprio per niente. Se le cose fanno più schifo andando avanti è normale rivalutare il passato per quanto brutto, eppure era davvero meglio prima, lo era, cazzo. I migliori anni della tua vita sono quelli in cui non ci pensi, in cui lasci scorrere i giorni come vino in un bicchiere, non quelli in cui ogni giorno è un cazzo di macigno, una coltellata dietro la schiena. I gatti erano liberi da tutto ciò, correvano nei prati e si divertivano, o comunque non pensavano al Covid, beati loro. Ogni cosa a questo mondo è destinata a morire e questo spaventava più di tutto, perché alla fine della giornata quello che resta è il buio. Sperare in un miracolo sembrava l'unica prospettiva.
    La speranza rimaneva sempre, serviva agli uomini per sopravvivere, anche se sembrava e forse era stupida, ma tant'è...
    La distanza ci faceva sentire al sicuro ma solo in apparenza, in realtà eravamo protetti da una bolla di sapone, dove il freddo sostituisce il calore del contatto, quel contatto di cui si ha realmente bisogno nella natura umana delle relazioni.
    Il Natale aveva un sapore diverso, ma aveva quell'ingenuità di cui non si può fare a meno in questi casi. Chi muore prima non sa cosa diventa il futuro, una roba totalmente imprevista che era meglio non conoscere. Il mantra era rimanere forti, eppure questa forza da dove la tiri fuori? Basta non arrendersi mai? Se esiste un dio è un sadico che vuole liberarsi di un po' di zavorra, se non esiste, beh, si spiega tutto.
    Cosa ci resterà di tutto questo? Cristo, forse solo qualche storia horror da raccontare ai nipoti o a chi per fortuna se l'è risparmiata.
    Ogni epoca ha le sue cagate, ma questa è un opera di Piero Manzoni...
     
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    Mi piace questo genere, un po' rimpianto da bar e un po' flusso di coscienza!

    Vedo un "1." è una storia che prosegue? O rimarrà così, autoconclusiva? Onestamente già così mi sembra che abbia un senso compiuto.


    Mi sto intanto già leggendo altri tuoi scritti, ma credo di aver capito il tuo stile. Mi piace, molto diretto.
     
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    Grazie ^_^

    Sì, ho scritto altri pezzi su questa linea, ecco perché il numero. Volevo iniziare a scrivere un libro ma ero più preso dalle riflessioni personali che questo periodo mi suscitava. Quando ho tempo posterò il seguito. Tra l'altro questi li ho scritti sulla macchina da scrivere per vedere che effetto faceva e se la scrittura veniva diversa, in effetti rispetto al computer è più lenta, però ha un che di romantico e retrò, suppongo.
     
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2 replies since 29/11/2020, 13:18   78 views
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