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VITA
Mi chiamo Matilde, sono nata nel 1998 in una piccola città sulle sponde del Lago Maggiore e da lì non mi sono mai allontanata molto.
Credo che tutti i miei hobby, dalla lettura ai videogiochi, provengano da un'unica grande passione, quella per le storie: ho sempre amato i racconti, soprattutto quelli ambientati in mondi fantastici e abitati da personaggi peculiariarissimi. Amo leggerli, immedesimarmici e soprattutto inventarli.
Inutile dire, quindi, che provo a mettere le mie storie per iscritto da quando ho memoria.
Nonostante ciò decisi di iscrivermi al liceo artistico perchè, adesso mi imbarazza un po' confessarlo, alle medie avrei voluto fare la mangaka. Durante gli anni del liceo realizzai che non ne avevo le capacità, ma non definirei la scrittura come un ripiego: se da un lato trovo che i fumetti siano un'espressione artistica incredibile, grazie alla loro propria caratteristica di unire la scrittura all'arte visiva, credo che i libri non siano affatto da meno. Perchè? Perchè coinvolgono il lettore in una maniera più profonda, costringendolo a partecipare alla finzione con la sua stessa immaginazione; mille persone possono leggere lo stesso libro, ma alla fine avranno letto mille storie diverse.
Detto questo, anche se avevo deciso che avrei voluto essere una scrittrice, provai comunque ad iscrivermi all'accademia di belle arti di Brera, per il semplice fatto che volevo una laurea e continuare il percorso già iniziato mi sembrò la decisione più semplice.
Qui entra in scena quello che, se la mia vita fosse un libro, probabilmente sarebbe il mio personaggio preferito: Revelli, professore di italiano e storia. Per aiutarvi a inquadrarlo dovete sapere un paio di cose. Ad esempio che una volta sfondò il muro di cartongesso con un pugno (lo stava prendendo a pugni perchè la classe accanto faceva casino), o che la prima cosa che fece appena andato in pensione fu partire per l'Ungheria con il suo motorino, catorcio leggendario. E riuscì anche a tornare.
Quell'uomo mi ha detto due frasi che si sono stampate a fuoco nella mia mente.
La prima è "saresti così intelligente, se solo non fossi un idiota". La uso spesso per presentarmi.
La seconda, proferita ad una pizzata di classe dopo che gli ebbi raccontato di volermi iscrivere a Brera, è "Se ti piace la pizza, e magari vorresti conoscere altra gente a cui piace la pizza, perchè dovresti andare in una gelateria?".
E ora eccomi qui, iscritta a Lettere Moderne alla statale di Milano; oscillo tra la gratitudine e il risentimento, verso quell'uomo, per avermi spinta a fare questa scelta.
OPERE sarebbe un parolone
A volte provo a cimentarmi con le poesie, ma quello è solo un passatempo. O uno sfogo.
La mia vera passione sono i romanzi fantasy. Detto questo, non sono mai riuscita a finirne uno perchè finisco sempre per avere nuove idee, idee che mi sembrano migliori, e lasciare inconclusi i lavori in corso. Ma stavolta no! Ho deciso di non iniziare altri libri finchè non avrò concluso "Il Principe Nascosto", che potete trovare nella sezione "I nostri romanzi". ...è in corso dal 2017 
A parte questo, mi sono stati pubblicati due racconti brevi, per la prima e la seconda edizione di "Racconti Sportivi", a cura di Historica edizioni. Entro fine anno me ne pubblicheranno uno sulla raccolta "Racconti da sogno", sempre di Historica.
IL PRINCIPE NASCOSTO (romanzo, ongoing)
Un ragazzo che vive nel deserto, e che sembra avere misteriosi poteri, viene condotto a palazzo per curare la malattia del principe nascosto, l'erede al trono che nessuno ha mai visto. Un medieval fantasy dall'ambientazione arabeggiante. Nei miei precedenti tentativi di scrivere un romanzo mi capitava spesso di essere troppo affrettata, voler subito arrivare ai punti salienti. La narrazione ne risultava sbrigativa. Stavolta, quindi, ho cercato una narrazione più lenta e rilassata, incentrata più sui dialoghi e i pensieri del protagonista, che non sulle scene d'azione.
CURIOSITA' NON RICHIESTE
Il mio nickname proviene da un racconto che avevo inventato insieme a due cari amici e che spero di mettermi scrivere, un giorno. Parlerà delle magiche avventure di una sirena, un vampiro e una ragazzina giapponese. Ah, non magiche, volevo dire macabre.
I miei soggetti preferiti sono re e regine, eroi e giullari, demoni, fate e divinità. Quindi, se in futuro riuscirò a postare altri lavori, mettete in conto di trovarne a volontà. Inoltre, quasi ogni mio racconto è ispirato ad una fiaba.
Sono una sadica senza speranza di redenzione, per questo motivo ai miei personaggi capitano sempre le peggio cose 
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CITAZIONESono una sadica senza speranza di redenzione, per questo motivo ai miei personaggi capitano sempre le peggio cose
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