descrizioni, scenari, ambientazioni

descrizioni

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    32
    Scrittore
    0
    Location
    Italy

    Status
    Offline
    Ciao,
    ho da poco concluso la stesura della prima versione di un piccolo libro di genere realismo magico che parla d'arte, storia, mitologia, magia e contiene soprattutto molti dialoghi tra i personaggi. Non mi sono dilungato nella descrizione accurata degli scenari in cui si svolgono le vicende, non li ho descritti nel dettaglio, perché non si tratta di un romanzo tout court e i dialoghi costituiscono, per l'appunto, il corpo principale del discorso.
    Ora, avendo in mente un'altra storia, che potrebbe essere del tutto distinta oppure un proseguimento della vicenda di quel libro, e volendo ambientarla nei fondali marini, popolandola di un habitat di creature non umane, ossia comuni animali ma anche... qualcos'altro, mi sono posto il problema della descrizione accurata degli scenari, trovando che sia davvero arduo raccontare con le parole qualcosa di ineffabile come la meraviglia che quei luoghi suscitano negli umani. Mi sto avvicinando a piccoli passi, lentamente, a questa avventura narrativa, ma per il momento il traguardo letterario mi pare ancora assai lontano, non avendo, personalmente, alcuna esperienza o conoscenza specifica sull'argomento marino. Mi sembra molto più facile creare dialoghi tra personaggi, ma la descrizione di cui ho parlato poc'anzi mi pare un ostacolo narrativo che vorrei provare a superare.
    Qualcuno vorrebbe provare a cimentarsi con l'argomento e propormi qualche breve passo, proprio o scritto da altri scrittori, che mi possa essere utile come modello di riferimento? Io penso che descrivere un fondale marino e le creature che lo popolano sia più difficile, che so, che descrivere il contenuto di un'opera d'arte.
    Ogni suggerimento è benvenuto; io comunque penso di fare qualche tentativo personale su questo argomento.
    Grazie e ciao.
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,943
    Scrittore
    +1,079

    Status
    Anonymous
    Premesso che le mie conoscenze in materia di fondali marini sono pressoché nulle e che non saprei indirizzarti verso testi di fantasia che contengano descrizioni di questo tipo, il suggerimento che mi sento di darti è uno solo: se non conosci ciò che vuoi descrivere, informati su quello che vuoi descrivere, documentati in modo da saperne di più su piante o animali marini.
    Per esempio leggi qualcosa di scientifico sui fondali marini, oppure guarda dei documentari sui fondali marini, credo che questo sia il modo migliore per venire a conoscenza dell'argomento di cui si vuole parlare...
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    81
    Scrittore
    +2

    Status
    Offline
    Guarda che Milly ha ragione da vendere! Anche io ho fatto, facco e farò riceche sulle cose di cui scrivo. Ad esempio su rigel mi sono documentata a fondo dirante la stesura di "In Somnio Veritas" non era e non è un dettaglio i poco conto fidati! Volevo assolutamente rigel al suo massimo splendore la notte del rapimento, potresti chiedermi perché proprio Rigel se dovendo fare ricerche su di essa significa che non la conoscevo già da prima completamente a menadito...ti rispondo che sono rimasta affascinata da Rigel grazie a "Il vecchio e il mare" percò quando ho fortemente voluto e potuto mettere una stella in particolare in un mio racconto..era ovvio che avrei scelto rigel....a dirla tutta me ne ero già documentata un o' quano mi affascinò ma c'è molta differenza tra saperne un po' e saperne proprio tutto. Due esempi al volo ti faccio:

    1)Sapevi che Rigel è in realtà la stella più luminosa della sua costellazione, cioè Orione, e dovrbbe essere classificata quindi Alpha Orionis e non Beta Orionis?Tra l'alto è tra le sedici stelle più brillanti del cosmo.....(Se te lo stessi chieendo: La stella più luminosa in assoluto è Sirio, cioè l'Alpha Canis Major, solo che....non è sempe stato così e non sarà sempre così....un tempo, qui ti parlo di millenni fa, la stella più luminosa era Vega)

    2)Sapevi che Rigel è una delle pochissime stelle visibili tutto l'anno sia nell'emisfero australe che boreale? Va da sè peò che anche rigel, come ogni altra stella, ha il suo periodo di massimo splendoe asoluto nel cielo....perché credi che io avessi iniziato la mia storia in una giornata di Primavera e poi l'abbia dovuta e voluta retrodatare ad una comunque abbastanza calda nonostante tutto....giornata d'Inverno?Perchè Rigel è al suo massimo nel nostro emisfero solo in due notti in due pecisi momenti ossia: a) La mezzanotte del 12 Dicembre. b)Le nove di sera del 24 Gnnaio.

    Quindi fai come ti ha detto Milly e come sottolineo fortemente anch'io: di qualunque cosa tu voglia scivere che non conosci già abbastanza a fondo.....informati!Informati!Informati!Informati1 L'ho ripetuto ben quattro volte....ti basterà come rafforzativo assoluto, spero. Tra l'altro io amo i documentari naturalistici ^_^ tu no?

    Post scriptum: Noi italiani Rigel lo pronunciamo pronunciamo "Righel" (coa c'enti poi una stella con una ponuncia che sembra accomunarla ad un righello meh...io quasi preferirei pronunciarla Rigel nomalmente.....) mentre gli inglesi pronunciano "raiguhl" ovvero sia, giusto per essere chiara al di là di ogni possibile dubbio tuo o di altri, ti scandsco la pronuncia inglese pezzo per pezzo....pronuncano la r di Rigel come se fosse la r della parola rat, la devi fare uguale proprio...solo la r non tutto il ratto XD, poi pronunciano ye esattamente come si pronuncia nella parola bye (bye si dice bai se non lo sai) infine pronunciano una uh come nella parola up ed una l come nella parola let (hai presente "let it go"?se ti chiedi come la conosco be'.....è diventata un tormentone!Almeno dalle mie parti, non so le tue....) Finito ^_^

    Note finali: (p.s. numero due) Se te lo stessi chiedendo...No!Rigel non è sulla cintura di Orione!(quelle sono tre stelle perfettamente identiche e perfettamente allineate...non confondiamo). Rigle è il piede sinistro di Orione. Da ultimo sappi che alcuni la parola bye la ponunciano sì bai ma con una i un po' trascinata/strascicata, alti invece no..vai a capire la pronuncia più giusta.....ma c'è una coa comune a tutti.....l'accento deve cacere sulla a e più precisamente sull'insieme 2va" nel pronunciare la parola bye.

    Edited by Ruthainak - 22/7/2020, 11:36
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    32
    Scrittore
    0
    Location
    Italy

    Status
    Offline
    Sì, penso anch'io che sia opportuno documentarsi, ma nel caso di qualcosa come la creazione di un ambiente letterario, come ad esempio il fondale marino, mi pare che si debba non solo documentarsi su ciò che realmente lo costituisce, ossia coralli, anemoni e altra fauna, per così dire, "ambientale", ma anche sforzarsi di descriverla in modo da dare l'impressione, al lettore, di trovarsi in quello specifico "mondo" subacqueo, naturale ed alieno al contempo. Io penso che sia una prova letteraria importante, perché in uno scritto di questo genere è in realtà l'ambiente, l'ecosistema ad essere il vero protagonista del racconto, ancor più di ciò che vi accade. E per far ciò, per riuscire in questa prova - e non ho pensato alla narrativa fantastica nello specifico, perché ogni fantasia trae spunto e incorpora elementi del mondo reale - mi è venuto in mente che si debba far ricorso alla metafora, a forme di descrizione poetica. Del resto, ai poeti spetta l'ambito del fantastico, dell'immaginazione, non certo ai cronisti; anche chi abbia una vasta esperienza e perfino conoscenza scientifica di tali materie, avrebbe difficoltà a farne assaporare la bellezza, la meraviglia, che è invece, la capacità, il compito che si prefigge un narratore, un poeta. Insomma, la metafora potrebbe essere la via per creare le immagini di un mondo situato a mezza strada tra la realtà e la fantasia, e le parole, i periodi, le frasi, sono anch'esse immagini, veicolano un significato, una semantica produttiva, nella mente di ciascuno, e generatrice di visioni. E' la visione, che bisogna riuscire a rendere al lettore, non i dati tecnici o scientifici. Quelli servono, certamente, ma vengono in secondo piano.
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    81
    Scrittore
    +2

    Status
    Offline
    Perché scusa io non ti ho dato comunque la pefetta visione i Rigel in tutto il suo splendore, tra le molte cose che dovrei averti dato in quel racconto, documentanomi e scrivendo di Rigel in "In Somnio veritas"?Tanto più che come ti ho detto Rgel per me ha un significato molto particolare, è importante. Mi ha ffascinata fin dai tempi de "il vecchio e il mare" mi sa che questa pate l'avevi saltata......comunque sì siamo un po' poeti anche noi scittori di racconti in un certo senso 8Femo restando che io non riuscirò mai e poi mai, eh purtroppo lo so bene, a scrivere una bella poesia o un romanzo......ma scrvo racconti che sono vere perle ^_^, dei capolavori.....non credi anche tu?Perchè sai presumo che ormai tutti qui dentro li abbiate letti essendo il top. I miei racconti li ritengo vere e proprie opere d'arte se non si fosse capito. )
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    32
    Scrittore
    0
    Location
    Italy

    Status
    Offline
    Io no, ma scrivo dignitosamente e qualcosa c'è, di una qualche importanza o che potrebbe interessare a qualcuno, nel mio libro inedito. Se gli argomenti, la trama e i dialoghi piacciono a me, che ritengo di non avere gusti di m..., allora probabilmente possono piacere a molti altri. Col tempo... tanto non penso di scriverne un altro, di averne motivo.
     
    Top
    .
5 replies since 20/7/2020, 16:32   92 views
  Share  
.