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~ Taiga ~.
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Mi pare che la domanda sia stata già fatta, ma 4 anni fa. Quindi ci provo con dettagli sulle mie esigenze.
Quello che scrivo io sarebbe un urban fantasy. Ora, ho cercato sempre di rimanere nel vago per quanto riguarda l'ambientazione, ma qual è la vera regola di questo sottogenere?
Parlo, ovviamente, dei tempi nostri, del nostro modo di vivere e della nostra società. È giusto quindi inventarsi completamente una collocazione geografica?. -
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Se non ho capito male, vorresti ambientare un fantasy contemporaneo nella nostra realtà, quindi in una città italiana? In questo caso la mia risposta è: inventarsi di punto in bianco una grande città no, ma nulla ti impedisce di ambientare la tua storia in un paese più piccolo, magari inventato, che collochi geograficamente vicino a una grande città esistente oppure in una specifica regione. . -
~ Taiga ~.
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Scusa, ho sbagliato: con nostra società intendendo "pianeta terra" ahah per distinguere dal mondo fantasy abitato da elfi, nani ecc.
Sfortunatamente, prediligo nomi stranieri quindi l'ambiente non è italiano, anche se niente lo esclude. Mi limito a descrivere il posto come l'ho immaginato, anche se con "usanze che conosco", quindi non so se siano riconducibili all'Italia. Molte volte questo stare vaga mi mette in difficoltà e mi pesa.
Mi chiedo se si possa inventare comunque una località. Se dovessi per forza collocare la mia storia in una località esistente, sicuramente farei degli strafalcioni!. -
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Personalmente l'ho fatto. Mi sono inventata località, in passato, per diversi miei racconti. . -
~ Taiga ~.
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Allora è il caso che lo faccia! Grazie . -
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Prego. .