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Vedo uno stagno Nella nebbia Una betulla ed un cipresso Stanno su sponde opposte L'edera assale ogni cosa Come un filo che unisce il tutto Come l'energia che scorre Vedo una bambina Vicino alla betulla Che si specchia nell'acqua putrida Ha due lunghe trecce nere Si gira e mi fissa Con i suoi grandi occhi scuri E mi fa cenno di avvicinarmi Mi accosto alla battigia Il liquido è denso e melmoso Così che si muove Senza fare rumore La bambina continua a guardarmi Ma ora indica la superficie dello stagno Così opaca da assorbire la luce Mi sporgo un poco Per cercare di capire E da lì fuoriesce un demone acquatico Spalanca la bocca e mi divora.
Per chi fosse curioso della simbologia usata👇🏻
Gli alberi rappresentano gli opposti,separati dallo stagno, ma comunque uniti dall'edera che avvolge tutto. Ecco l'edera è molto ambivalente. Avvolge sì tutto, collegandolo, ma l'edera è anche un parassita quindi potrebbe rappresentare la malattia o qualsiasi cosa che ci occupi la mente rendendoci di fatto in una condizione di abulia o simili. La nebbia rappresenta più cose. È sì l'illusione, ma anche il mistero e l'apatia. Lo stagno dovrebbe essere un bel segno, perché l'acqua è fonte di vita ed è un elemento catartico. Ma lo stagno è putrido. Come se queste caratteristiche fossero morte, marciulente. La bambina è una nativa americana e mi rappresenta nella mia parte profonda, infantile e istintuale. Quindi, in sostanza, ci sono due me stesse. Ci sono io che parlo a me stessa. Il demone può essere tante cose. I miei demoni interiori, le mie ossessioni, le mie paure, i miei sogni, le mie disillusioni... che mi assalgono e mi cadono addosso e mi divorano.
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Evoca immagini molto paricolari e dettagliate che mi hanno affascinata. L'ambiente naturale, un po' inquietante e carico di simboli, mi ricorda sia Coleridge che Baudelaire. Ho trovato il finale del tutto inaspettato e l'ho immaginato svolgersi nel totale silenzio.
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Sono contenta ti sia piaciuto^.^ Oh mamma mia, che onore essere paragonata a Coleridge, ma soprattutto a Baudelaire 😍 da brava esteta lo venero tipo dio😂 Se posso chiederti, perché lo hai immaginato in silenzio? Comunque, hai immaginato bene u.u
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CITAZIONE Se posso chiederti, perché lo hai immaginato in silenzio? Un po' per il modo in cui è narrato, con freddezza e distacco. Un po' perchè l'intera poesia trasmette immobilità, dalla nebbia, all'edera e soprattutto all'acqua putrida, incapace di scorrere. E infine c'è la bambina indiana, che non proferisce parola.
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Ho immaginato la scena in modo piuttosto vivido e il finale mi ha lasciata spiazzata. Mi è piaciuta l'esposizione della tua interpretazione e mi ha permesso di rendermi conto che, ancora una volta, ciascuno può vederla con sfaccettature diverse. Probabilmente ciascuna delle persone che leggerà, ci vedrà qualcosa di diverso da tutti gli altri lettori.
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Perché sei rimasta spiazzata?
QUOTE mi ha permesso di rendermi conto che, ancora una volta, ciascuno può vederla con sfaccettature diverse. Probabilmente ciascuna delle persone che leggerà, ci vedrà qualcosa di diverso da tutti gli altri lettori. Ora sono curiosa di sapere cosa tu ci hai visto, se si può sapere 🙈
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Sono rimasta spiazzata perché mi è apparso come un colpo di scena. Per quanto sia una rappresentazione allegorica, tende a "spezzare" l'armonia della scena descritta fino a quel momento, che a mio parere appare come calma, quasi statica.
Per quanto riguarda la mia interpretazione, non vedevo la voce narrante e la bambina come la stessa persona o come due lati della stessa personalità. E' un collegamento che non avevo fatto.
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Ah, beh sì, il collegamento tra me e la bambina è molto personale; infatti mi sento molto legata alla storia dei nativi. Penso quindi che, per qualcun altro, ci sia un'altra figura al posto della bambina
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Hai saputo sfruttare bene le parole così da evocare immagini.
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8 replies since 16/4/2018, 16:19 81 views
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