BRACKER

brain hacker

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    BRACKER
    Di Francesco Rizzo
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    1
    Seth ha i capelli corti ingrigiti, nonostante sia giovane,
    e sta in piedi con le braccia incrociate nel suo impermeabile grigio.
    Ha diciannove anni ed è in una relazione complicata con Annayar: una ragazza che non esiste
    con un profilo online molto credibile e ben aggiornato.
    Seth è nella “sala d’aspetto”: il garage del “Moodbender”, un club di amanti delle scossette.
    Le scossette sono stimolazioni al cuore talmente innocue da piacere un po’ a tutti.
    Professori annoiati, studenti depressi, sportivi … Un addetto alla sicurezza è davanti a Seth, che sente
    «Avanti il prossimo»
    e fa un passetto in avanti. È il primo della fila e si sente importante.
    Per essere lunedì c’è un bel po’ di gente in giro. Inizia a piovere e un giamaicano allegro dice, usando sempre la stessa nota musicale:«Ombrelli, ombrelli, tu compra gli ombrelli». Parla perfettamente inglese lui, il giamaicano, ma non lo dà a vedere.
    Ha due lauree e saprebbe recitare a memoria l’incipit di vari romanzi.
    Tutto questo per dire “ombrelli, ombrelli …”.
    Seth nota che ci sono due porte dietro alla guardia, la cui scritta animata “Security” sulla maglietta è ipnotica e lo distrae.
    Bodyguard:«Scossette o BC?». Seth:«BC».
    La guardia, appena Seth dice “B…”, lo conduce per un fianco alla porta di sinistra.
    Seth:«No, aspetta, scossette! Scossette!». Bodyguard:«Le regole sono regole, dovresti rifare la fila».
    Seth:«Ma che caxxo ma dai, ci saranno cento persone!».Bodyguard:«Avanti il prossimo».
    Seth immagina che cosa possa essere “BC”. “Sarà una polvere? Una pianta? Un liquido dal colore esotico?”.
    Attraversa una tenda nera e viene invaso da una forte luce blu.
    Da una porta in fondo alla stanza arriva una ragazza asiatica bassa, dai capelli corti biondi
    e piena di tatuaggi animati che gli dice:«Patologie mentali?». Seth:«Co…come?».
    La ragazza inclina un po’ la schiena di lato prendendo fiato e dice svelta:«Sei sano?
    Fammi scannerizzare il tuo documento». Seth allunga il braccio destro
    e lei passa un’unghia sull’orologio retrattile di lui. – bip bip – Lei fa:«Va bene, come lo vuoi? Da 100, 200 o 400?».
    Seth:«Ma almeno fa sballare?». Lei fa una smorfia con le labbra:«Be’, non fa niente che tu non voglia.
    È perfettamente sicuro e serve più che altro per… Ma scusa, non lo hai visto il sito?
    Lì è spiegato tutto. O forse ti gasa il fatto di … ma quei segni sulla gola che hai … fa’ vedere … eh sì, ti fai le scossette!
    Ma lo sai che il brainchip e le scossette non vanno bene d’accordo, vero?».
    Seth:«Guardi, io ero in fila per le scosse, ma poi mi sono distratto e…».
    Lei:«Guarda, io ho un brainchip in questo momento e sto benissimo.
    Hai mai sentito di hacker che lo hanno violato? No. Mai sentito di gente che ci è morta?
    No. E allora.. Benvenuto nel mondo dell’intelligenza aumentata.
    Serve più che altro per condividere emozioni, al posto di leggere, leggere, vedere, vedere e doversi fare un’idea.
    Vuoi sentire cosa prova JexTwo a rappare davanti a migliaia di persone che gli fanno “Oh!oh!”, così a tempo?».
    Seth si scioglie e risponde velocissimo:«JexTwo? Ma dai, sì che lo vorrei». Lui si sente eccitatissimo da lei.
    È decisamente una ragazza ipnotica, tatuaggi a parte. E lei:«E allora dai, ci vuole un minuto.
    Ah, buonasera signorina, sono subito da lei … Allora, Seth, che fai? Ti butti o tratto prima con la signorina?».
    Seth:«Ehm, va bene andiamo». Lei si gira come in un passo di danza:«Seguimi».

    Seth è su un lettino e dice:«Fatto?». Lei:«Sì. E ricorda, niente più scossette.
    Se vuoi condividiamo anche adesso, ma solo l’ultimo minuto».
    Seth è preso dall’eccitazione del momento:«Sì, come si fa?». Lei:«Comunque piacere, Tyra. Uniamo i pollici destri ed è fatta».
    Lui si vede nel corpo di lei e sente una forza, una convinzione, una concentrazione mai provate.
    E anche un po’ di noia. Pensa “Quel Seth ha sbagliato porta, che sballato. Però è carino”.
    Rivive tutta la conversazione avuta fino a quel momento e poi il sogno finisce.
    I due arrossiscono, la luce in quel momento da blu fa una transizione sul bianco e loro vedono il loro rispettivo rossore.
    Seth:«A che ora stacchi?».
    Tyra:«Dopo la signorina ci possiamo prendere un caffè, qualche sigaretta, un drink, magari una canna».
    Seth ironico:«…Sì, e poi una pasticca e per finire una bella pera di XXoina».
    Tyra prorompe in una risata di gusto e poi smette e chiede dubbiosa:«Ma non è che l’hai riciclata da qualcuno, questa battuta?».
    Seth fa spallucce:«Ti giuro che l’ho inventata ora». Insieme passano un secondo d’attesa
    e poi dicono insieme:«Dai, condividiamo». …
    Dopo un paio di secondi il sogno finisce e Tyra dice stupita:«Ma come hai fatto?
    Ho sentito la battuta crearsi sul momento come che ne so, un soffio, come un flusso. Pazzesco!».
    Tyra si fa seria:«Dai che ho clienti. Ci vediamo all’EnglishVoodo tra una mezz’ora.
    Sai, per cambiarmi e il resto». Seth:«E dov’è questo posto?».
    Tyra sorride:«Eh, cercalo su internet. Su questo libretto olografico c’è scritto tutto».
    Lei schiocca le dita e gli porge un libretto luminoso virtuale che solo Seth può vedere.
    2
    Seth è tra le luci sfocanti del bar “EnglishVoodo”.
    Prende un bicchiere d’acqua e lo trangugia chiedendone subito un altro.
    Il libretto recita in caratteri scintillanti.
    [Benvenuto Seth! Sei passato al piano superiore della tua vita.
    Da qui c’è una visuale magnifica. Vuoi essere JexTwo? Elon Musk?
    Vuoi sapere cosa prova il candidato presidente che hai intenzione di votare o di non votare?
    Basta schioccare le dita due volte nell’arco di un secondo e accedere a “Youmind”,
    dove potrai anche caricare i tuoi ricordi, le tue emozioni e addirittura musica e sogni.
    Stanco di non saper suonare? Basta immaginare e caricare. Fatto. Youmind, “Now I see, I was blind”.]
    Seth pensa:“Essere chi … essere … uhm … bah, e vada per il candidato presidente”.
    ^Beep – nessun risultato trovato^
    Seth:“E allora cerco … primo bacio. Una cosa che sicuro chiunque avrà caricato”.
    Seth è fermo, bloccato. Un ragazzo alto lo sposta come un pacco prendendo il suo posto al bar.
    Seth si ritrova in una casa ben ammobiliata che intuisce non essere sua, cioè non di chi ha caricato il ricordo.
    Arriva una ragazza di massimo quattordici anni e gli dice «Ma solo uno…».
    Seth dice aumentando sempre di più il volume della sua voce:«No! Fermi! Ferma! Pedofilia! Ma chiudi! Esci! Spegni!».
    Nel momento in cui lui dice “Esci” il ricordo va in una transizione sul nero e si chiude.
    Il barista, un tizio sulla trentina rasato, si sporge verso di lui da oltre il bancone
    e gli dice:«Guarda che pensare non è reato per nessuno.
    E poi ti consiglio, se hai una casa, di navigare coi ricordi in un posto appartato».
    Seth si riprende da quella epocale figura di mxrda tra gli sguardi fugaci e divertiti dei presenti.
    Per sua fortuna le luci sfocanti hanno fatto in parte il loro dovere.
    3
    Seth aspetta dieci minuti, poi si rompe le scatole ed esce. Per strada trova un’auto della polizia e fa un cenno con la mano.
    Dall’auto esce una poliziotta dai tratti etiopi con lunghe treccine ordinate scure.
    Lei lo squadra e chiede in tono asettico tra le gocce di pioggia appena calmatasi:«Dica pure».
    Seth:«Ehm, non c’è un poliziotto maschio con cui parlare?». Lei:«Gay o etero?». Seth:«Etero».
    Lei:«Comunque scherzavo. Se è una questione importante qui ci sono solo io. Sbrigati. Che vuoi?».
    Seth:«Ehm, ecco … ma se io vivo un ricordo che riguarda minorenni o disabili o che ne so, un razzista.
    Vale come crimine? Vi assicuro che non volevo…».
    Lei tagliato corto:«Funziona così. Se hai trovato il ricordo su piattaforme legali significa che,
    e se ho capito bene riguarda minori, il ricordo è autorizzato da chi lo ha vissuto.
    Nel suo caso la persona in questione ha poi compiuto diciotto anni e ha autorizzato.
    Lei ha vissuto un ricordo vecchio, signor Goran. Le faccio una scansione per vedere se ha avuto accesso a siti pirata». ^Beep^ «Buon proseguimento signor Goran». Lei rientra in macchina bofonchiando «Pff... pervertito».
    La portiera sbatte chiudendosi e ricomincia a piovere. Seth si alza il cappuccio e se ne va a casa, tra Ogiva street e Merlot square.
    Il suo lavoro da cuoco gli permette di avere uno schermo gigante d’ultima generazione, un bel computer quantistico potente, casse audio potenti e vari mobili in stile minimal chic. Pareti bianche, spazi ampi, tutto troppo vuoto.
    Chiude la porta dietro di sé e si stende sul letto. “Allora, vediamo … va bene, e porno sia”.
    Dopo una mezz’ora e trenta crediti spesi, si ritrova soddisfatto e inizia a sentirsi annoiato.
    Gli risuonano quelle sue parole “e magari una bella pera di …”. Così gli viene in mente un’idea.
    L’idea.
    Farsi di una qualche droga, caricare la sua esperienza su un sito pirata e fare i soldi.
    “Eh… adesso, con questa valanga di retate dell’antidroga, dove trovo qualcosa?”.
    3
    Lo zeppelin al plasma per Bogotà ci mette poco. Nemmeno il piacere di godersi il viaggio.
    Seth guarda fuori da un oblò le luci della città caotica mentre lo zeppelin si avvicina al terreno.
    Nessun ritiro bagagli. Seth esce dall’aeroporto e visualizza mentalmente una mappa delle aree più sicure della città.
    Si ritrova ore dopo in un bar fumoso dicendo a un anziano con cappello di paglia e bastone:«Allora. Yo … quiero … la coca. Sabes? Coooca».
    Il vecchio risponde gesticolando:«Tu no puedes. El brainchip».
    Arriva un tizio alle spalle di Seth e lo prende per un braccio dicendo:«Vamonos».
    Seth è spalle al muro davanti a cinque ragazzi dallo sguardo fin troppo vigile, nell’ombra.
    Uno di loro, il più giovane, un tipo basso albino, gli dice:«Tieni un poquito di conoscienzia de como le cose vanno a qui.
    Tu credi che puoi farti uno sballo e poi condividerlo col brainchip?
    Così todo el mundo puede farse lo sballo?
    E noi come vendiamo coca?».
    -----------------------------------
    [scusate, ma non si può fare qualcosa per la formattazione? Dovrò mandare a capo manualmente ogni volta che scrivo qui? su un altro sito che non cito l'impaginazione in colonna è in automatico.]
     
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