L'Impero di Luce: Background

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  1. LordSidious
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    Allora, premetto che tutto quello che troverete fa' parte di una specie di appendice e che con la trama del romanzo ha solo alcuni collegamenti. Ovviamente, c'è la possibilità che alcuni aspetti possano risultare in contraddizione con la trama.
    Consiglio comunque di leggerlo solo dopo aver almeno letto qualche capitolo (ma naturalmente ognuno può fare come meglio crede ^_^ )
    Io spero che non annoi o sembri esagerato, ma ho sempre amato i background ben sviluppati e per me è sembrato una specie di imperativo farlo.
    Ad ogni modo, piano piano, mentre lo aggiorno, aggiungerò qualche altra informazione qui nel background. Spero che non vi annoi e vi piaccia ^_^

    Indice:


    Mappa
    *Posto anche qui la mappa così da poter essere tutto più semplice ^_^

    Impero di Luce:

    Nato più di 600 anni prima, l’Impero è il regno più vasto del continente. Prima della sua formazione, il continente era diviso in vari regni, città-stato e villaggi. Tre erano i regni più importanti: il regno di Otsu, che controllava la zona vicino al deserto di Sadarac e parte della costa fino alla Foresta del Sud, l’Impero di Ete, che controllava grande parte della zona nord-est del continente, e infine il regno di Bavarie, che controllava gran parte delle coste a sud-est e parte dell’entroterra, quasi fino al luogo dove in seguito sarebbe sorta Lucem.
    Il resto del continente era gestito da città-stato che si facevano la guerra periodicamente. Le campagne erano preda di ogni genere di brigantaggio. Facevano eccezione le terre dove in futuro venne stabilita la Satrapia del Nord e dove in quel periodo sorgevano vari villaggi di Barbari giunti dalle Terre del Nord1.
    In quel periodo la magia era poco utilizzata e il controllo dei diversi governanti era molto limitato. E’ per questo che sporadici “eventi” magici riuscivano a portare grossi disordini.
    In un mondo così diviso e spaccato, nacque Evansburg che dopo essere salito al trono di Bavarie, in poco più di vent’anni riuscì a conquistare quasi tutto il continente2. Per un certo periodo di tempo riuscì anche a tenere sotto controllo l’isola di Zhelt ma alla fine decise di abbandonarla3.
    Evansburg morì il 4 TE4. Fu suo figlio, Evansburg II che consolidò il potere del padre ed iniziò a creare una parvenza di organizzazione amministrativa e militare ai nuovi territori5. Ci spese tutta la vita e alla fine riuscì nell’impresa non solo di creare una macchina militare, amministrativa e burocratica abbastanza efficiente ma inoltre consolidò6 il potere degli Evansburg sulla corona.
    L’Impero di Luce attuale è molto diverso. Non solo perché ormai si è affermato come una potenza indiscussa7, ma anche perché il potere dell’imperatore è molto limitato.
    Oltre alla figura dell’imperatore, infatti, esiste un altro organo di governo all’interno dell’Impero che fu istituito nel 412 TE: il Gran Consiglio. La nascita di quest’assemblea di aristocratici si andò a formare quando l’Imperatore Irse tentò di aumentare a dismisura le imposte, sia sulle classi più povere che su quelle più ricche. L’intransigenza di questo sovrano, sommato alla sua smisurata sregolatezza e dissipazione delle ricchezze dell’Impero8 portò in poco tempo gran parte dell’aristocrazia a tentare un colpo di stato. Tale colpo di stato, però, non avvenne mai: l’imperatore morì pochi mesi prima dell’attentato per una malattia sconosciuta che aveva contratto in una delle sue visite in un acquitrino che voleva bonificare e poi farvi sorgere una nuova capitale9. La morte di Irse e la tenera età di suo figlio diedero all’aristocrazia un’opportunità rarissima. Fu così che nacque il Gran Consiglio, che all’inizio aveva poteri molto limitati. Unico suo diritto era un certo controllo sul potere incontrastato dell’Imperatore in materia di tasse. In quello stesso frangente, però, sorse anche una spinosa faccenda: l’educazione del nuovo imperatore, ancora infante. In precedenza l’educazione era affidata alla madre o, in caso della morte di quest’ultima o della sua assenza, ad una persona fidata del padre. Purtroppo, la madre di Siu era morta con il parto di quest’ultimo ed Irse non aveva mai cercato una nuova compagna e ciò significava che l’educazione del bambino andava assegnata a qualcuno. Sapendo che una situazione del genere poteva provocare non pochi problemi, il Gran Consiglio si riunì e decise di affidare ad una persona scelta tra i Consiglieri stessi, lo Yiuder, che avrebbe affiancato l’Imperatore e, in caso di necessità, lo avrebbe educato. Subito dopo aver raggiunto la maggiore età, l’Imperatore Siu decise di stabilizzare e ufficializzare il Gran Consiglio.
    La terza carica, diventata molto rilevante con il passare del tempo, fu quella del Sommo della Federazione. Inizialmente guidata da un’assemblea di cinque maghi anziani, poi divenuti quindici, il peso militare, politico e anche sociale della Federazione crebbe considerevolmente con il tempo. Dopo duecento anni dalla nascita della Federazione, si decise di affidare al più influente e potente dei maghi una carica10 per poter dare ai maghi la possibilità di avere un uomo che potesse rappresentarli davanti all’Imperatore e al popolo11. Con un accordo tra l’Assemblea dei Master e l’Imperatore, la carica di Sommo venne ufficializzata. In poco tempo, quella che doveva essere solo una carica simbolica, divenne un titolo di grande potere e prestigio. Sia all’estero che nell’Impero, il Sommo era rispettato come un capo di stato e i suoi consigli venivano sempre tenuti in considerazione dai Figli del Dio Sole. L’equilibrio sembrò spezzarsi con la nascita del Gran Consiglio, ma in poco tempo si raggiunse un nuovo equilibrio tra i tre organi di potere.
    Nell’epoca di Sefer e di Amer, tale equilibrio è spezzato da tempo. Il potere dei Consiglieri è cresciuto enormemente, creando un clima di tensione che, benché si tenti di minimizzare, porta alla nascita di dissidi interni molto problematici per l’Impero. Per questo motivo, questo periodo, quello in cui i Consiglieri detengono realmente il potere, è considerato come l’inizio di un’epoca di decadenza che sembra non arrestarsi.


    La società dell’Impero, così come la sua ricchezza e la sua economia, si basa sull’agricoltura. Grande parte della popolazione dell’Impero abita, infatti nelle campagne, tuttavia ci sono delle differenze a seconda della Satrapia:
    • nella Satrapia del Nord la maggior parte della popolazione vive nei villaggi o nelle città; i campi coltivati solitamente si trovano nelle vicinanze di questi centri. Le campagne, infatti, sono molto spesso possedute dagli aristocratici. Nella Satrapia del Nord vivono molti piccoli agricoltori che riescono a sopravvivere e a mantenere un certo controllo sul loro piccolo appezzamento di terra grazie all’aiuto finanziario che possono ricevere dai pochi nobili che vivono nelle città o nei villaggi o nelle campagne. I piccoli agricoltori, infatti, devono garantire che parte del loro raccolto vada al nobile che li sostiene economicamente;
    • nella Satrapia dell’Est abbiamo una situazione differente: solo nella parte sud-est e lievemente nella zona ovest i piccoli coltivatori sono presenti. Nella zona sud-est, lontano dai Monti dell’Est ci sono centinaia di piccoli e medi agricoltori che riescono a pagare i tributi grazie al commercio fluviale dei loro prodotti. Nella zona ad ovest, invece, il latifondo, la proprietà terriera dei nobili, è l’unica esistente;
    • nella Satrapia dell’Ovest il terreno coltivabile è molto ridotto sia a causa del deserto, sia a causa della Foresta del Deserto12. Qui il latifondo è l’unica proprietà terriera presente;
    • nella Satrapia del Deserto la situazione è molto simile a quella dell’Ovest, tuttavia lungo il corso del Fiume della Salvezza o di Saferas e alla sua foce, e nella zona ovest si possono trovare piccoli e medi appezzamenti di terra; unica zona particolare è quella del porto di Trofer dove centinaia di piccoli agricoltori riescono a sopravvivere grazie al commercio dei loro prodotti;
    • nella Satrapia del Sud il latifondo e le medie e piccole proprietà terriere convivono, sia nelle campagne che vicino alle città e ai villaggi; qui, però, alcuni piccoli agricoltori per poter pagare i tributi all’Impero cercano aiuto in ricchi e potenti mercanti, molto presenti e molto ricchi nella Satrapia del Sud;
    • nel Territorio dell’Imperatore il terreno è coltivato da vari agricoltori e servi ai comandi dell’Imperatore stesso. Le rendite di questa terra, come anche le risorse ottenute attraverso la loro vendita, vengono sfruttate dall’Imperatore e dalla sua corte; una minima parte, quella per il loro sostentamento, va agli agricoltori e ai servi.
    Dopo diversi secoli dalla sua nascita, l’Impero è riuscito a raggiungere anche un certo grado di sviluppo nei commerci marittimi e terrestri. Lentamente si è andata a formare una ricca e potente fascia di mercanti, ma anche una fascia, molto più vasta, di piccoli commercianti. Anche parte dei nobili si sono adattati a questa crescente forma di ricchezza.
    Lo sviluppo del commercio, però, non è omogeneo: nelle Satrapie del Nord e dell’Ovest, infatti, persiste il baratto, mentre nella Satrapia del Sud e dell’Est, grazie alla più ampia circolazione della moneta e al suo diffuso utilizzo, il commercio si è sviluppato sempre di più; nella Satrapia del Deserto la situazione è abbastanza differente in quanto il commercio interno e anche quello esterno sono poco evoluti e spesso basati sul baratto.
    Verso l’esterno l’Impero commercializza quasi tutti i tipi di prodotti, da quelli alimentari alle armi. Le autorità imperiali, infatti, tendono a lasciare libero il commercio con gli altri popoli, a meno che, naturalmente, l’Impero non ci sia in guerra. Altra limitazione riguarda la vendita di argento che viene molto contenuta e ostacolata.

    Dettagli:
    Nell’Impero il concetto di proprietà è molto diverso da quello di proprietà privata. Ogni appezzamento di terra, secondo la tradizione e la legge imperiale, viene ceduto per volontà dell’Imperatore, considerato unico reale possessore di tutte le terre imperiali. Il Consiglio ha cercato varie volte di limitare il potere degli Imperatori di gestire, e quindi anche di sottrarre o confiscare, le terre, senza, però, raggiungere un qualche tipo successo.
    Il Lux è la moneta utilizzata nelle terre imperiali; è una moneta d’argento13, tuttavia a causa dei grandi flussi di questo metallo verso l’esterno, negli ultimi cinquantenni, l’Impero ha limitato fortemente la sua vendita.
    Il sistema fiscale dell’Impero è ben organizzato. Anche se inizialmente e per lungo tempo, l’evasione dei tributi è rimasto un fenomeno molto diffuso, negli ultimi cento cinquant’anni, il perfezionamento dell’apparato tributario e dei suoi funzionari ha permesso all’Impero di impedire questo fenomeno in quasi tutti i suoi territori. Le imposte vengono prelevate, come già detto, da funzionari scelti direttamente dall’Imperatore14 e il denaro viene poi spedito direttamente alla capitale e da lì poi, sotto le direttive dell’Imperatore, dei Consiglieri e di vari altri funzionari, viene, in parte, utilizzato per mantenere innanzitutto l’esercito, poi quel poco di istruzione pubblica che viene concessa, la Federazione e i suoi maghi e altri servizi che l’Impero distribuisce. Bisogna aggiungere che parte del denaro ricavato dalle imposte da quando è nato il Consiglio viene preso e gestito dalla famiglia imperiale per poter così garantire una loro dipendenza economica15.
    Il fenomeno dell’Eslange16, ovvero il permesso di chiedere un aiuto economico da parte dei nobili in cambio di una certa quantità di derrate alimentari o di altri beni, è abbastanza tollerato.
    I funzionari scelti dall’Imperatore come “esattori” hanno uno speciale addestramento e la loro lealtà viene spesso messa alla prova. Come ulteriore deterrente per eventuali casi di corruzione, da diverso tempo la legge imperiale condanna i funzionari corrotti, e qualunque altra persona direttamente o indirettamente coinvolta, alla morte per decapitazione.
    L’allevamento è un’altra pratica largamente praticata, tuttavia, ha caratteristiche così varie da essere difficile da descrivere: è ovvio, però, che tanto la ricchezza dell’allevatore interessato sia grande tanti più capi di bestiame avrà.


    Nell’Impero di Luce non vi è presente una vera e propria religione che riunisca tutti i popoli riuniti sotto il vessillo imperiale. L’unico culto accettato ufficialmente è quello dell’Imperatore, considerato come la reincarnazione, o il prescelto, del Dio Sole. Il Dio Sole nell’Impero è l’unica divinità adorata, anche se, nelle diverse Satrapie e tra le diverse popolazioni si può chiamare in altri modi o persino scindere in più dei, o divinità minori17.
    La cosa molto particolare è che il Culto dell’Imperatore e le varie religioni legate al Dio Sole diffusesi e affermatesi tra tutti popoli imperiali non hanno portato ad alcuna casta sacerdotale nelle terre imperiali. Questa peculiarità unica dell’Impero può essere facilmente spiegata dalla decisione di Evansburg di limitare, e in un certo senso sopprimere sul nascere, qualunque nuova casta sacerdotale che si sarebbe potuta affermare con la nascita del Suo Impero.

    Dettagli:
    I diversi culti locali si sono lentamente assimilati a quello del Dio Sole, deformandolo, grazie all’apparente invincibilità che l’esercito imperiale sembrava, e sembra tuttora, avere. Inoltre la nascita della Federazione è stata vista dalla maggior parte della popolazione come la prova che persino la magia e i maghi si sarebbero sottomessi alla volontà dell’Imperatore. Tutto ciò ha portato all’affermazione di questo culto.
    Quando Evansburg emanò l’editto imperiale “Jar Saintum Lucs-Lar”18, lo fece sebbene lui stesso fosse un fedele del Dio Jakrax19 e con l’appoggio di tutte le più importanti famiglie nobiliari, benché anche tra di esse vi fossero fedeli di diverse divinità. Pur quindi assente un ceto religioso, durante le cerimonie o le celebrazioni sono degli specifici funzionari imperiali, gli Iviliuten20 a riprendere “in mano” le antiche tradizioni.
    Il sistema fiscale è in parte legato al culto del Dio Sole. Essendo l’Imperatore un prescelto del Dio Sole, la terra stessa viene considerata come di Sua Proprietà. Questa idea porta quindi alla concezione che la massima autorità imperiale debba essere pagata per la terra che concede a tutti i popoli che vivono sotto la protezione imperiale.


    La società di Bavarie era una società con tradizioni spiccatamente militari, con una famiglia fortemente patriarcale e profondamente legata ai legami di sangue e di parentela. Questa caratteristica si è trasmessa nell’Impero, estendendosi lentamente anche alle altre Satrapie, dove le famiglie nobili del Regno di Bavarie cominciarono a spostarsi, a causa delle terre che ricevevano in concessione dall’Imperatore.
    Il tempo ha ovviamente mutato la società imperiale, aggregando particolarità dalle varie Satrapie e dal lento mutare della situazione: pur non perdendo totalmente i suoi tratti militari, l’aristocrazia ha, infatti, cominciato a lasciarsi ad un lusso che sarebbe stato ritenuto in tempi più antichi poco consono, persino imbarazzante. Bisogna anche considerare la recente lotta nata tra le “famiglie mercantili” e le famiglie nobili che ha portato ad una chiusura forzata dell’aristocrazia nei confronti del resto della società.
    Altra peculiarità della società reale prima e imperiale dopo è la totale assenza di schiavitù, ritenuta difatti una pratica barbara, rozza e incivile. Con la lunga conquista di Evansburg e con la riorganizzazione del figlio la schiavitù fu abolita ovunque nel continente. La Garatia21 è, invece, quella che può essere definita come servitù: è un’usanza attuabile solo dai sudditi imperiali e che pone un certo numero di persone, senza alcuna coercizione, alle dipendenze di un nobile e della sua famiglia, ricevendo in cambio un posto in cui dormire e mangiare. Naturalmente, sebbene ipocritamente si tende a non notarlo, alcune volte tale pratica può sfociare in un’informale schiavitù.
    Per quanto concerne la donna, nella società imperiale il sesso femminile ha mantenuto sempre un ruolo quasi del tutto subalterno: è rarissimo trovare, sia nella nobiltà che nel volgo, donne autonome; una vedova22 ha solo due scelte, risposarsi oppure, lentamente ed inevitabilmente, morire. Secondo un’antica legge reale, mantenuta nella legislazione imperiale, una donna non può in alcun modo avere in eredità qualunque bene, che deve essere gestito da una figura maschile. Fino a centocinquant’anni prima della nostra Storia le donne non potevano nemmeno entrare nella Federazione e venire istruite come Master. Solo dall’entrata delle donne nella corporazione magica, la condizione femminile ha iniziato a cambiare: pur scontrandosi con le leggi e le tradizioni imperiali, e senza alcuna coscienza della loro lotta, hanno cominciato ad erodere la supremazia maschile nelle cariche federali.
    Nella tradizione reale tre erano le festività più importanti: lo Iun-Alaar23, una ricorrenza legata al Dio-bambino Alaarta24 e festeggiata negli ultimi tre giorni del Dodicesimo mese, Tabario25, che comportava una tregua26 immediata con qualunque altro regno; il Narscat au Hulat27, una celebrazione collegata alla morte e alla nascita di Dausburg, il padre del pantheon bavarieno, durante il suo ultimo combattimento con Grausk, il Dio del Caos e della Pena Eterna, festeggiata nel quinto giorno del Terzo Mese, Piuliat28, lo stesso giorno in cui secondo la leggenda è stata fondata la dinastia reale e che comportava una solenne e immensa cerimonia nello sconfinato Tempio di Dausburg; infine, il Vulan29 , una festività legata a Visfris, il Dio della Pace30, celebrata al settimo giorno del Quarto Mse, Vilis31, lo stesso giorno in cui, sempre secondo le leggende, si suppone sia avvenuta la sottomissione ufficiale della Dodici Famiglie alla casata reale e durante la quale qualunque faida tra famiglie, nobili o meno, era bandita e si preparavano ampi e lauti banchetti per le strade delle città.
    Nella società imperiale tutte e tre queste feste sono state mantenute, sebbene leggermente rivisitate32 e ne sono state aggiunte altre due: il Vausbarg33, una festività legata alla conquista delle terre dell’odierna Satrapia del Nord e, quindi, alla successiva unificazione, celebrata durante il secondo giorno dell’Undicesimo Mese, Viarius34, durante la quale ci sono grandi festeggiamenti e riti sacrificali in tutto l’Impero e l’Aulant35, una celebrazione legata esclusivamente per onorare il Dio Sole, festeggiata durante il sesto giorno del Quinto Mese.

    Dettagli:
    La compravendita di un titolo nobiliare è una procedura lenta e molto, molto costosa. Completata l’investitura, la neo-famiglia nobiliare ha due scelte: tentare un approccio indipendentista con la corte imperiale e con il resto dell’aristocrazia oppure porsi sotto l’ala protettiva di una delle Dodici Famiglie, diventando una casata cadetta.
    I prigionieri di guerra dell’Impero possono avere tre destini diversi: la morte nel campo di battaglia, la cattura e la richiesta di un compenso in denaro per la liberazione dei prigionieri o la grazia. In alcuni casi i detenuti vengono torturati per ottenere informazioni.
    La situazione totalmente atipica di Jemy è dovuta ad un piccolo espediente legislativo: nella legge che permette di cedere, momentaneamente o definitivamente, la carica di Consigliere, e tutte le responsabilità e i privilegi annessi, non c’è alcun riferimento ad un ipotetico divieto per una donna36. Ovviamente la Conssiu37 prevede un controllo della persona che avvale di tale pratica. Al momento Jemy ha una Conssiu solo momentanea, della durata effettiva di un anno.
    Gran parte delle festività imperiale richiedono il sacrificio dell’animale sacro al Dio Sole: la Natalia, o volgarmente detta Vellmstrat, un rapace che vive nelle cime dei Monti Tempestosi e dei Monti dell’Est38 dal piumaggio che varia dal marrone al nero, letale quanto un’aquila reale, ma tre volte più maestosa e capace di raggiungere altezze incredibili. Tale offerte sacrificali, definite come”Giuramento di Sangue”, richiedono la morte dell’animale; in qualunque altro caso, l’uccisione comporta la “Tortura Pubblica”.
    Il “Calendario” Imperiale è un calendario lunisolare, quindi alterna un anno da 12 mesi e un anno da 13 mesi39; l’elaborazione dell’almanacco è avvenuta durante il Regno di Bavarie e continua ad essere mantenuto dall’Impero. La disposizione dei mesi è la seguente:
    Primo Mese: Illiniut, – “Creazione” – 30 giorni;
    Secondo Mese: Otolete Ruiss, – “Luna Rossa” – 29 giorni;
    Terzo Mese: Piuliat, 30 giorni;
    Quarto Mese: Vilis, 29 giorni;
    Quinto Mese: Isna, – “Nascita” – 30 giorni;
    Sesto Mese: Ishirna-salaes, – “Fiori Celesti” – 29 giorni;
    Settimo Mese: Sullustra-vas, – “Prescelto” – 30 giorni;
    Ottavo Mese: Valaria, – “Scomparsa” – 29 giorni;
    Nono Mese: Galpiern, – “Consacrazione” – 30 giorni;
    Decimo Mese: Elefas-vas40 – questo è il mese nel quale è nato l’Imperatore Elefas e in suo onore è nominato in tal modo; questa pratica è compiuta per ogni Imperatore; il nome originale del mese è Lusra, “Sottomissione” – 30 giorni;
    Undicesimo Mese: Viarius; – precedentemente nominato come Lavarato – 30 giorni;
    Dodicesimo Mese: Tabario, 29 giorni;
    Tredicesimo Mese/Mese Intercalare: Eltiere, – “ Adempimento” – 30 giorni.
    Le varie festività elencate sono solo quelle principali e che coinvolgono tutta la popolazione imperiale.

    1. Gli abitanti che vivono nella Satrapia del Nord discendono in molti casi dai Barbari; tale fatto però è poco conosciuto, se non addirittura nascosto dal governo centrale dell’Impero.
    2. Il regno di Otsu fu l’ultimo a cadere.
    3. La resistenza delle popolazioni e una grave malattia che lo stava affaticando molto lo convinsero alla fine a desistere dalla dominazione completa dell’isola.
    4. “Tras Evansburg”, dopo Evansburg.
    5. E anche a quelli originali del regno di Bavarie.
    6. E lo fece in modo definito in un certo senso.
    7. Anche e soprattutto grazie all’istituzione della Federazione nel 127 TE e al controllo serrato sulla magia da parte dell’Impero.
    8. Alcune delle quali accumulate con le stesse tasse che aveva deciso di imporre o di aumentare.
    9. Quella che l’Imperatore Irse definiva “la Sua capitale”.
    10. Teoricamente solo simbolica.
    11. In realtà si cercava di avvicinare la gente comune alla magia, tentando di dissipare le paure e i pregiudizi che, anche dopo ben quasi duecento anni, ancora persistevano nella popolazione.
    12. Trovandosi troppo vicino al confine e al deserto non è stata abbattuta per le coltivazioni.
    13. L’oro nelle terre dell’Impero è sempre stato molto raro e quindi è stato usato solo due volte per coniare monete e solo per brevissimi periodi.
    14. Prima venivano scelti dai governatori delle Satrapie.
    15. All’epoca della nascita del Consiglio questa fu una delle clausole scelte dagli stessi Consiglieri.
    16. Eslange nella lingua della Satrapia del Nord vuol dire “scambio o scambio di favori”.
    17. Prima della formazione e dell’affermazione dell’Impero la situazione era ben diversa ed erano presenti culti locali e religioni molto differenti.
    18. “Contro ogni Casta Sacerdotale”.
    19. Il Dio della Guerra nel Regno di Bavarie.
    20. “Amministratori del Cielo”.
    21. “Sudditanza”.
    22. Per la nobiltà il discorso può essere più semplice dato che la possibilità di morire vedove è molto più remota.
    23. “Nuovo Avvenire”.
    24. “Avvento”.
    25. “Compimento”.
    26. Nel caso si fosse sotto attacco si cercava per via diplomatica una temporanea cessazione delle ostilità.
    27. “Morte e Rinascita”.
    28. “Giubilo”.
    29. “Armonia”.
    30. La divinità meno venerata da tutto il popolo bavarieno, ma omaggiata comunque con questa festività per placare la sua eventuale ira.
    31. “Serenità”.
    32. Il Narscat au Hulat non si collega semplicemente alla battaglia tra Dausburg e Grausk, ma, soprattutto, alla nascita del figlio prediletto del padre degli dei, il Dio Sole.
    33. “Vittoria”.
    34. “Dominio”, precedentemente chiamato con il nome di Lavarato, “Declino”.
    35. “Fulgore”.
    36. Dovuta essenzialmente al fatto che nessun Consigliere aveva mai pensato di incappare in un simile caso.
    37. “Concessione”.
    38. Secondo alcuni avvistamenti forse anche sulle cime dei Monti Wismar.
    39. Il mese embolistico, o se vogliamo intercalare, è inserito subito dopo Tabario.
    40. Il termine “vas” significa mese.


    Nato più di 600 anni prima, l’Impero è il regno più vasto del continente. Prima della sua formazione, il continente era diviso in vari regni, città-stato e villaggi. Tre erano i regni più importanti: il regno di Otsu, che controllava la zona vicino al deserto di Sadarac e parte della costa fino alla Foresta del Sud, l’Impero di Ete, che controllava grande parte della zona nord-est del continente, e infine il regno di Bavarie, che controllava gran parte delle coste a sud-est e parte dell’entroterra. – quasi fino al luogo dove sorgerà Lucem – Il resto del continente era gestito da città-stato che si facevano la guerra periodicamente. Le campagne erano preda di ogni genere di brigantaggio. Facevano eccezione le terre dove in futuro venne stabilita la Satrapia del Nord e dove in quel periodo sorgevano vari villaggi di Barbari giunti dalle Terre del Nord. – gli abitanti che vivono nella Satrapia del Nord discendono in molti casi dai Barbari; tale fatto però è poco conosciuto, se non addirittura nascosto dal governo centrale dell’Impero –
    In quel periodo la magia era poco utilizzata e il controllo dei diversi governanti era molto limitato. E’ per questo che sporadici “eventi” magici riuscivano a portare grossi disordini.
    In un mondo così diviso e spaccato, nacque Evansburg che dopo essere salito al trono di Bavarie, in poco più di vent’anni riuscì a conquistare quasi tutto il continente. – il regno di Otsu fu l’ultimo a cadere – Per un certo periodo di tempo riuscì anche a tenere sotto controllo l’isola di Zhelt ma alla fine decise di abbandonarla. – la resistenza delle popolazioni e una grave malattia che lo stava affaticando molto lo convinsero alla fine –Evansburg morì il 4 TE. – “Tras Evansburg”, dopo Evansburg – Fu suo figlio, Evansburg II che consolidò il potere del padre ed iniziò a creare una parvenza di organizzazione amministrativa e militare ai nuovi territori. – e anche a quelli originali del regno di Bavarie – Ci spese tutta la vita e alla fine riuscì nell’impresa non solo di creare una macchina militare, amministrativa e burocratica abbastanza efficiente ma inoltre consolidò – e lo fece in modo definito in un certo senso – il potere degli Evansburg sulla corona.
    L’Impero di Luce attuale è molto diverso. Non solo perché ormai si è affermato come una potenza indiscussa, – anche e soprattutto grazie all’istituzione della Federazione nel 127 TE e al controllo serrato sulla magia da parte dell’Impero – ma anche perché il potere dell’imperatore è molto limitato.
    Oltre alla figura dell’imperatore, infatti, esiste un altro organo di governo all’interno dell’Impero che fu istituito nel 412 TE: il Gran Consiglio. La nascita di quest’assemblea di aristocratici si andò a formare quando l’Imperatore Irse tentò di aumentare a dismisura le imposte, sia sulle classi più povere che su quelle più ricche. L’intransigenza di questo sovrano sommato alla sua smisurata sregolatezza e dissipazione delle ricchezze dell’Impero – alcune delle quali accumulate con le stesse tasse che aveva deciso di imporre o di aumentare – portò in poco tempo gran parte dell’aristocrazia a tentare un colpo di stato. Tale colpo di stato, però, non avvenne mai: l’imperatore morì pochi mesi prima dell’attentato per una malattia sconosciuta che aveva contratto in una delle sue visite in un acquitrino che voleva bonificare e poi farvi sorgere una nuova capitale. – quella che lui definiva “la Sua capitale” – La morte di Irse e la tenera età di suo figlio diedero all’aristocrazia un’opportunità rarissima. Fu così che nacque il Gran Consiglio, che all’inizio aveva poteri molto limitati. Unico suo diritto era un certo controllo sul potere incontrastato dell’Imperatore in materia di tasse. In quello stesso frangente, però, sorse anche una spinosa faccenda: l’educazione del nuovo imperatore, ancora infante. In precedenza l’educazione era affidata alla madre o, in caso della morte di quest’ultima o della sua assenza, ad una persona fidata del padre. Purtroppo, la madre di Siu era morta con il parto di quest’ultimo ed Irse non aveva mai cercato una nuova compagna e ciò significava che l’educazione del bambino andava assegnata a qualcuno. Sapendo che una situazione del genere poteva provocare non pochi problemi, il Gran Consiglio si riunì e decise di affidare ad una persona scelta tra i Consiglieri stessi, lo Yiuder, – Gran Consigliere – che avrebbe affiancato l’Imperatore e, in caso di necessità, lo avrebbe educato. Subito dopo aver raggiunto la maggiore età, l’Imperatore Siu decise di stabilizzare e ufficializzare il Gran Consiglio.
    La terza carica, diventata molto rilevante con il passare del tempo, fu quella del Sommo della Federazione. Inizialmente guidata da un’assemblea di cinque maghi anziani, poi divenuti quindici, il peso militare, politico e anche sociale della Federazione crebbe considerevolmente con il tempo. Dopo duecento anni dalla nascita della Federazione, si decise di affidare al più influente e potente dei maghi una carica – teoricamente solo simbolica – per poter dare ai maghi la possibilità di avere un uomo che potesse rappresentarli davanti all’Imperatore e al popolo. – in realtà si cercava di avvicinare la gente comune alla magia, tentando di dissipare le paure e i pregiudizi che, anche dopo ben quasi duecento anni ancora persistevano nella popolazione – Con un accordo tra l’Assemblea dei Master e l’Imperatore, la carica di Sommo venne ufficializzata. In poco tempo, quella che doveva essere solo una carica simbolica, divenne un titolo di grande potere e prestigio. Sia all’estero che nell’Impero, il Sommo era rispettato come un capo di stato e i suoi consigli venivano sempre tenuti in considerazione dai Figli del Dio Sole. L’equilibrio sembrò spezzarsi con la nascita del Gran Consiglio, ma in poco tempo si raggiunse un nuovo equilibrio tra i tre organi di potere.
    Nell’epoca di Sefer e di Amer, tale equilibrio è spezzato da tempo. Il potere dei Consiglieri è cresciuto enormemente, creando un clima di tensione che, benché si tenti di minimizzare, porta alla nascita di dissidi interni molto problematici per l’Impero. Per questo motivo, questo periodo – quello in cui i Consiglieri detengono realmente il potere – è considerato come l’inizio di un epoca di decadenza che sembra non arrestarsi.


    La società dell’Impero, così come la sua ricchezza e la sua economia, si basa sull’agricoltura. Grande parte della popolazione dell’Impero abita, infatti nelle campagne, tuttavia ci sono delle differenze a seconda della Satrapia:

    • nella Satrapia del Nord la maggior parte della popolazione vive nei villaggi o nelle città; i campi coltivati solitamente si trovano nelle vicinanze di questi centri. Le campagne, infatti, sono molto spesso possedute dagli aristocratici. Nella Satrapia del Nord vivono molti piccoli agricoltori che riescono a sopravvivere e a mantenere un certo controllo sul loro piccolo appezzamento di terra grazie all’aiuto finanziario che possono ricevere dai pochi nobili che vivono nelle città o nei villaggi o nelle campagne. I piccoli agricoltori, infatti, devono garantire che parte del loro raccolto vada al nobile che li sostiene economicamente;

    • nella Satrapia dell’Est abbiamo una situazione differente: solo nella parte sud-est e lievemente nella zona ovest i piccoli coltivatori sono presenti. Nella zona sud-est, lontano dai Monti dell’Est ci sono centinaia di piccoli e medi agricoltori che riescono a pagare i tributi grazie al commercio fluviale dei loro prodotti. Nella zona ad ovest, invece, il latifondo, la proprietà terriera dei nobili, è l’unica esistente;

    • nella Satrapia dell’Ovest il terreno coltivabile è molto ridotto sia a causa del deserto, sia a causa della Foresta del Deserto. – che trovandosi troppo vicino al confine non è stata abbattuta per le coltivazioni – Qui il latifondo è l’unica proprietà terriera presente;

    • nella Satrapia del Deserto la situazione è molto simile a quella dell’Ovest, tuttavia lungo il corso del Fiume della Salvezza o di Saferas e alla sua foce, e nella zona ovest si possono trovare piccoli e medi appezzamenti di terra; unica zona particolare è quella del porto di Trofer dove centinaia di piccoli agricoltori riescono a sopravvivere grazie al commercio dei loro prodotti;

    • nella Satrapia del Sud il latifondo e le medie e piccole proprietà terriere convivono, sia nelle campagne che vicino alle città e ai villaggi; qui, però, alcuni piccoli agricoltori per poter pagare i tributi all’Impero cercano aiuto in ricchi e potenti mercanti, molto presenti e molto ricchi nella Satrapia del Sud;

    • nel Territorio dell’Imperatore il terreno è coltivato da vari agricoltori e servi ai comandi dell’Imperatore stesso. Le rendite di questa terra, come anche le risorse ottenute attraverso la loro vendita, vengono sfruttate dall’Imperatore e dalla sua corte; una minima parte, quella per il loro sostentamento, va’ agli agricoltori e ai servi.

    Dopo diversi secoli dalla sua nascita, l’Impero è riuscito a raggiungere anche un certo grado di sviluppo nei commerci marittimi e terrestri. Lentamente si è andata a formare una ricca e potente fascia di mercanti, ma anche una fascia, molto più vasta, di piccoli commercianti. Anche parte dei nobili si sono adattati a questa crescente forma di ricchezza.
    Lo sviluppo del commercio, però, non è omogeneo: nelle Satrapie del Nord e dell’Ovest, infatti, persiste il baratto, mentre nella Satrapia del Sud e dell’Est, grazie alla più ampia circolazione della moneta e al suo diffuso utilizzo, il commercio si è sviluppato sempre di più; nella Satrapia del Deserto la situazione è abbastanza differente in quanto il commercio interno e anche quello esterno sono poco evoluti e spesso basati sul baratto.
    Verso l’esterno l’Impero commercializza quasi tutti i tipi di prodotti, da quelli alimentari alle armi. Le autorità imperiali, infatti, tendono a lasciare libero il commercio con gli altri popoli, a meno che, naturalmente, l’Impero non ci sia in guerra. Altra limitazione riguarda la vendita di argento che viene molto contenuta e ostacolata.

    Dettagli:
    Nell’Impero il concetto di proprietà è molto diverso da quello di proprietà privata. Ogni appezzamento di terra, secondo la tradizione e la legge imperiale, viene ceduto per volontà dell’Imperatore. – considerato unico reale possessore di tutte le terre imperiali – Il Consiglio ha cercato varie volte di limitare il potere degli Imperatori di gestire – e quindi anche di sottrarre o confiscare – le terre, senza, però, raggiungere un qualche tipo successo.
    Il Lux è la moneta utilizzata nelle terre imperiali; è una moneta d’argento, – l’oro nelle terre dell’Impero è sempre stato molto raro e quindi è stato usato solo due volte per coniare monete e solo per brevissimi periodi – tuttavia a causa dei grandi flussi di questo metallo verso l’esterno, negli ultimi cinquantenni, l’Impero ha limitato fortemente la sua vendita.
    Il sistema fiscale dell’Impero è ben organizzato. Anche se inizialmente e per lungo tempo, l’evasione dei tributi è rimasto un fenomeno molto diffuso, negli ultimi cento cinquant’anni, il perfezionamento dell’apparato tributario e dei suoi funzionari – che ormai rispondono direttamente all’Imperatore – ha permesso all’Impero di impedire questo fenomeno in quasi tutti i suoi territori. Le imposte vengono prelevate, come già detto, da funzionari scelti direttamente dall’Imperatore – prima venivano scelti dai Governatori delle Satrapie – e il denaro viene poi spedito direttamente alla capitale e da lì poi, sotto le direttive dell’Imperatore, dei Consiglieri e di vari altri funzionari, viene, in parte, utilizzato per mantenere innanzitutto l’esercito, poi quel poco di istruzione pubblica che viene concessa, la Federazione e i suoi maghi e altri servizi che l’Impero distribuisce. Bisogna aggiungere che parte del denaro ricavato dalle imposte – che è una cifra immensa – da quando è nato il Consiglio viene preso e gestito dalla famiglia imperiale per poter così garantire una loro dipendenza economica. – all’epoca della nascita del Consiglio questa fu una delle clausole scelte dagli stessi Consiglieri –
    Il fenomeno dell’Eslange, – Eslange nella lingua della Satrapia del Nord vuol dire “scambio o scambio di favori” – ovvero il permesso di chiedere un aiuto economico da parte dei nobili in cambio di una certa quantità di derrate alimentari o di altri beni, è abbastanza tollerato.
    I funzionari scelti dall’Imperatore come “esattori” hanno uno speciale addestramento e la loro lealtà viene spesso messa alla prova. Come ulteriore deterrente per eventuali casi di corruzione, da diverso tempo la legge imperiale condanna i funzionari corrotti – e le altre persone coinvolte – alla morte per decapitazione.
    L’allevamento è un’altra pratica largamente praticata, tuttavia, ha caratteristiche così varie da essere difficile da descrivere: è ovvio, però, che tanto la ricchezza dell’allevatore interessato sia grande tanti più capi di bestiame avrà.


    Nell’Impero di Luce non vi è presente una vera e propria religione che riunisca tutti i popoli riuniti sotto il vessillo imperiale. L’unico culto accettato ufficialmente è quello dell’Imperatore, considerato come la reincarnazione – o il prescelto – del Dio Sole. Il Dio Sole nell’Impero è l’unica divinità adorata, anche se, nelle diverse Satrapie e tra le diverse popolazioni si può chiamare in altri modi o persino scindere in più dei, o divinità minori. – anche se prima dell’Impero e per diversi secoli dopo la sua formazione la situazione era ben diversa ed erano presenti culti locali e religioni molto differenti –
    La cosa molto particolare è che il Culto dell’Imperatore e le varie religioni legate al Dio Sole diffusesi e affermatesi tra tutti popoli imperiali non hanno portato ad alcuna casta sacerdotale nelle terre imperiali. Questa peculiarità unica dell’Impero può essere facilmente spiegata dalla decisione di Evansburg di limitare – e in un certo senso sopprimere sul nascere – qualunque nuova casta sacerdotale che si sarebbe potuta creare con la nascita del Suo Impero.

    Dettagli:
    I diversi culti locali si sono lentamente assimilati a quello del Dio Sole, deformandolo, grazie all’apparente invincibilità che l’esercito imperiale sembrava. – e sembra tuttora avere – Inoltre la nascita della Federazione è stata vista dalla maggior parte della popolazione come la prova che persino la magia e i maghi si sarebbero sottomessi alla volontà dell’Imperatore. Tutto ciò ha portato all’affermazione di questo culto.
    Quando Evansburg emanò l’editto imperiale “Jar Saintum Lucs-Lar”, – Contro ogni Casta Sacerdotale” – lo fece sebbene lui stesso fosse un fedele del Dio Jakrax – il Dio della Guerra nel Regno di Bavarie – e con l’appoggio di tutte le più importanti famiglie nobiliari, benché anche tra di esse vi fossero fedeli di diverse divinità. – alcuni anche molto devoti – Pur quindi assente un ceto religioso, durante le cerimonie o le celebrazioni sono degli specifici funzionari imperiali, gli Iviliuten –“Amministratori del Cielo” – a riprendere “in mano” le antiche tradizioni.
    Il sistema fiscale è in parte legato al culto del Dio Sole. Essendo l’Imperatore un prescelto del Dio Sole, la terra stessa viene considerata come di Sua Proprietà. Questa idea porta quindi alla concezione che la massima autorità imperiale debba essere pagata per la terra che concede a tutti i popoli che vivono sotto la protezione imperiale.


    La società di Bavarie era una società con tradizioni spiccatamente militari, con una famiglia fortemente patriarcale e profondamente legata ai legami di sangue e di parentela. Questa caratteristica si è trasmessa nell’Impero, estendendosi lentamente anche alle altre Satrapie, dove le famiglie nobili del Regno di Bavarie cominciarono a spostarsi, a causa delle terre che ricevevano in concessione dall’Imperatore.
    Il tempo ha ovviamente mutato la società imperiale, aggregando particolarità dalle varie Satrapie e dal lento mutare della situazione: pur non perdendo totalmente i suoi tratti militari, l’aristocrazia ha, infatti, cominciato a lasciarsi ad un lusso che sarebbe stato ritenuto in tempi più antichi poco consono, persino imbarazzante. Bisogna anche considerare la recente lotta nata tra le “famiglie mercantili” e le famiglie nobili che ha portato ad una chiusura forzata dell’aristocrazia nei confronti del resto della società.
    Altra peculiarità della società reale prima e imperiale dopo è la totale assenza di schiavitù, ritenuta difatti una pratica barbara, rozza e incivile. Con la lunga conquista di Evansburg e con la riorganizzazione del figlio la schiavitù fu abolita ovunque nel continente. La Garatia – “Sudditanza” – è, invece, quella che può essere definita come servitù: è un’usanza attuabile solo dai sudditi imperiali e che pone un certo numero di persone, senza alcuna coercizione, alle dipendenze di un nobile e della sua famiglia, ricevendo in cambio un posto in cui dormire e mangiare. Naturalmente, sebbene ipocritamente si tende a non notarlo, alcune volte tale pratica può sfociare in un’informale schiavitù.
    Per quanto concerne la donna, nella società imperiale il sesso femminile ha mantenuto sempre un ruolo quasi del tutto subalterno: è rarissimo trovare, sia nella nobiltà che nel volgo, donne autonome; una vedova ha solo due scelte, risposarsi oppure, lentamente ed inevitabilmente, morire. – ovviamente per la nobiltà il discorso può essere più semplice dato che la seconda possibilità è molto più remota – Secondo un’antica legge reale, mantenuta nella legislazione imperiale, una donna non può in alcun modo avere in eredità qualunque bene, che deve essere gestito da una figura maschile. Fino a centocinquant’anni prima della nostra Storia le donne non potevano nemmeno entrare nella Federazione e venire istruite come Master. Solo dall’entrata delle donne nella corporazione magica, la condizione femminile ha iniziato a cambiare: pur scontrandosi con le leggi e le tradizioni imperiali, e senza alcuna coscienza della loro lotta, hanno cominciato ad erodere la supremazia maschile nelle cariche federali.
    Nella tradizione reale tre erano le festività più importanti: lo Iun-Alaar, – “Nuovo Avvenire” – una ricorrenza legata al Dio-bambino Alaarta – “Avvento” – e festeggiata negli ultimi tre giorni del Dodicesimo mese, Tabario – “Compimento” – che comportava una tregua immediata con qualunque altro regno; – nel caso si fosse sotto attacco si cercava per via diplomatica una temporanea cessazione delle ostilità – il Narscat au Hulat, – “Morte e Rinascita” – una celebrazione collegata alla morte e alla nascita di Dausburg, il padre del pantheon bavarieno, durante il suo ultimo combattimento con Grausk, il Dio del Caos e della Pena Eterna, festeggiata nel quinto giorno del Terzo Mese, Piuliat, – “Giubilo” – lo stesso giorno in cui secondo la leggenda è stata fondata la dinastia reale e che comportava una solenne e immensa cerimonia nello sconfinato Tempio di Dausburg; infine,il Vulan, – “Armonia” – una festività legata a Visfris, il Dio della Pace, – la divinità meno venerata da tutto il popolo bavarieno, ma omaggiata comunque con questa festività per placare la sua eventuale ira – celebrata al settimo giorno del Quarto Mese, Vilis, – “Serenità” – lo stesso giorno in cui, sempre secondo le leggende, si suppone sia avvenuta la sottomissione ufficiale della Dodici Famiglie alla casata reale e durante la quale qualunque faida tra famiglie, nobili o meno, era bandita e si preparavano ampi e lauti banchetti per le strade delle città. – ovviamente non tra famiglie di rango diverso –
    Nella società imperiale tutte e tre queste feste sono state mantenute, sebbene leggermente rivisitate – il Narscat au Hulat non si collega semplicemente alla battaglia tra Dausburg e Grausk, ma, soprattutto, alla nascita del figlio prediletto del padre degli dei, il Dio Sole – e ne sono state aggiunte altre due: il Vausbarg – “Vittoria” – una festività legata alla conquista delle terre dell’odierna Satrapia del Nord e, quindi, alla successiva unificazione, celebrata durante il secondo giorno dell’Undicesimo Mese, Viarius – “Dominio”, precedentemente chiamato con il nome di Lavarato, “Declino” – durante la quale ci sono grandi festeggiamenti e riti sacrificali in tutto l’Impero – e l’Aulant – “Fulgore” – una celebrazione legata esclusivamente per onorare il Dio Sole, festeggiata durante il sesto giorno del Quinto Mese.

    Dettagli:
    La compravendita di un titolo nobiliare è una procedura lenta e molto, molto costosa. Completata l’investitura, la neo-famiglia nobiliare ha due scelte: tentare un approccio indipendentista con la corte imperiale e con il resto dell’aristocrazia oppure porsi sotto l’ala protettiva di una delle Dodici Famiglie, diventando una casata cadetta.
    I prigionieri di guerra dell’Impero possono avere tre destini diversi: la morte nel campo di battaglia, la cattura e la richiesta di un compenso in denaro per la liberazione dei prigionieri – la pratica più usata – o la grazia. In alcuni casi i detenuti vengono torturati per ottenere informazioni.
    Gran parte delle festività imperiale richiedono il sacrificio dell’animale sacro al Dio Sole: – e in via teorica a tutti i sudditi imperiali – la Natalia, o volgarmente detta Vellmstrat, un rapace che vive nelle cime dei Monti Tempestosi e dei Monti dell’Est – secondo alcuni avvistamenti forse anche sulle cime dei Monti Wismar – dal piumaggio che varia dal marrone al nero, letale quanto un’aquila reale, ma tre volte più maestosa e capace di raggiungere altezze incredibili. – tale offerte, definite come”Giuramento di Sangue” richiede la morte dell’animale; in qualunque altro caso, l’uccisione comporta la “Tortura Pubblica” –
    Il “Calendario” Imperiale è un calendario lunisolare, quindi alterna un anno da 12 mesi e un anno da 13 mesi; – il mese embolistico, o se vogliamo intercalare, è inserito subito dopo Tabario – l’elaborazione dell’almanacco è avvenuta durante il Regno di Bavarie e continua ad essere mantenuto dall’Impero. – sebbene ci siano delle leggere variazioni – La disposizione dei mesi è la seguente:
    Primo Mese: Illiniut, – “Creazione” – 30 giorni;
    Secondo Mese: Otolete Ruiss, – “Luna Rossa” – 29 giorni;
    Terzo Mese: Piuliat, 30 giorni;
    Quarto Mese: Vilis, 29 giorni;
    Quinto Mese: Isna, – “Nascita” – 30 giorni;
    Sesto Mese: Ishirna-salaes, – “Fiori Celesti” – 29 giorni;
    Settimo Mese: Sullustra-vas, – “Prescelto” – 30 giorni;
    Ottavo Mese: Valaria, – “Scomparsa” – 29 giorni;
    Nono Mese: Galpiern, – “Consacrazione” – 30 giorni;
    Decimo Mese: Elefas-vas – il termine “vas” significa mese; questo è il mese nel quale è nato l’Imperatore Elefas e in suo onore è nominato in tal modo; questa pratica è compiuta per ogni Imperatore; il nome originale del mese è Lusra, “Sottomissione” – 30 giorni;
    Undicesimo Mese: Viarius; – precedentemente nominato come Lavarato – 30 giorni;
    Dodicesimo Mese: Tabario, 29 giorni;
    Tredicesimo Mese/Mese Intercalare: Eltiere, – “ Adempimento” – 30 giorni.
    Le varie festività elencate sono solo quelle principali e che coinvolgono tutta la popolazione imperiale.

    Personaggi(1):

    Vareg: E’ uno dei Tredici Capi Tribù dei Barbari. Viene ucciso dal Grande Matter e poi riportato in vita. Si è sempre considerato un “servitore” del proprio popolo e per questo accetta l’accordo del Mago Nero, sperando di poter finalmente sconfiggere gli imperiali. E’un uomo dal carattere irascibile ma mantiene un atteggiamento rispettoso verso chiunque.
    Purtroppo ormai è solo una marionetta nelle mani del Grande Matter.
    Ha 47 anni. E’ alto 1 metro e 77. E’ un uomo dalla capigliatura abbastanza lunga e dalla barba folta e nera. Gli occhi verdi e la corporatura robusta sono tipiche caratteristiche del suo popolo. E’ mancino.

    Sefer: Vive insieme alla sua famiglia a Roc Sym. E’ un ragazzo simpatico e socievole e alcune volte anche molto testardo. E’ molto legato alla sua famiglia. Considera Amer come il suo migliore amico. E’ un fedele suddito dell’Impero e disprezza sia i Barbari che i Falsi. Scoprirà di avere delle doti magiche e quindi partirà per entrare nell’Accademia di Ucrim e diventare un Master Elementale della Federazione.
    Ha 18 anni. E’ alto 1 metro 75. Ha occhi azzurri, cappelli neri e corti e una corporatura magrolina, ma ormai abbastanza massiccia da reggere la fatica del lavoro agricolo.

    Amer: Sfortunatamente ha perso la sua famiglia quando era piccolo ed è stato cresciuto dalla zia materna. Quando giunse a Roc Sym, dove abitava la zia, non riuscì ad integrarsi facilmente. Fu Sefer a divenire il suo primo amico e per questo Amer ha stretto un profondo legame di amicizia con il ragazzo. All’età di 13 anni è partito per l’Accademia di Ucrim. Sapeva già di avere qualche abilità magica. Ora sta per diventare Master. La sua promozione, e quindi anche il suo esame, sono supervisionati da Master Etan. Crede anche lui nelle politiche dell’Impero, ma i suoi interessi per la Guarigione l’hanno portato ad avere un giudizio meno intransigente nei confronti dei Barbari e dei Falsi.
    Ha 19 anni. E’ alto 1 metro e 69. Capigliatura e occhi rossi sono tipici di famiglie con una lunga discendenza nata e cresciuta nella Satrapia del Deserto. A causa dei rigidi regolamenti della Federazione, capelli e barba devono essere ben mantenuti. Avendo l’aspirazione di voler essere un Guaritore, il suo fisico è più fragile rispetto a quello di Sefer.

    Etan: E’ un Master Elementale e il tutore temporaneo di Amer. E’ lui a scoprire i poteri di Sefer e a portarlo all’Accademia della Federazione perché così venga addestrato. E’ legato ad una donna di nome Eveny. Ha un carattere molto dolce e comprensivo, ma non permissivo. E’ fedele all’Impero, ma soprattutto alla Federazione e al suo capo, il Sommo.
    Ha 38 anni. E’ alto 1 metro e 71. Ha la capigliatura rossastra e gli occhi bruni. Il suo fisico è resistente a causa dei duri anni di addestramento e ha anche alcuni cicatrici a causa di alcune battaglie combattute personalmente nel nord.

    Edited by LordSidious - 22/3/2016, 01:04
     
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    È un BG interessante, soppratutto nella parte della società di Bavarie.
     
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  3. LordSidious
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    Sono davvero felice che interessi ^_^
    Temevo che fosse noiosa. Comunque ci saranno aggiornamenti sui personaggi e sui vari popoli
     
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    Ben fatto e dettagliato. Fa piacere sapere qualcosa in più sui personaggi e sui luogi dove si svolge la vicenda. E poi fa da promemoria quando si dimentica qualcosa XD
     
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  5. LordSidious
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    Sono davvero felice che piaccia, ma che soprattutto abbia un'utilità ^_^ :D
     
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  7. LordSidious
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    Allora aggiungo la descrizione di qualche altro personaggio. Alcuni di quelli elencati qui sono delle comparse ma potrebbero fare un breve ritorno in futuro.
    A proposito, probabilmente non l'ho detto (e non so nemmeno se è importante), ma l'elenco di queste schede segue la loro apparizione nel romanzo ^_^

    Personaggi(2):

    Temer: E’ il padre di Sefer e non ha abilità magiche. Lui stesso si vanta dei suoi avi agricoltori e di come la sua famiglia sarebbe rimasta per sempre legata a quella terra.
    Ha un carattere duro, ma sa essere anche comprensivo. Si aspetta che suo figlio continui a prendersi cura dei loro campi, e per questa ragione quando scopre che il figlio è un mago ne rimane sorpreso ed amareggiato, tuttavia non smetterà di amare il più grande dei suoi quattro figli. Attende con ansia il suo ritorno.
    Ha 41 anni. E’ alto 1 metro e 74. Il figlio ha ripreso gli occhi azzurri dal padre, ma non i capelli tra il castano e il biondo. La barba incolta e la corporatura robusta e vigorosa dimostravano chiaramente quanto tempo e fatica avesse speso nel suo campo.

    Bellet e Kelly: Due inservienti che lavorano alla Joker Roc. Giunte a Roc Sym insieme a Beter, si dice che siano le sue figlie, ma l’uomo, parlando molto poco di se stesso, non ha mai confermato queste voci, né l’hanno fatto le due ragazze.
    Bellet ha 25 anni, Kelly 26. Rispettivamente sono alte 1 metro e 65 e 1 metro e 68. La prima è una ragazza dai capelli biondi, dal seno prosperoso, ma dallo sguardo abbastanza determinato da far intimidire gli eventuali molestatori della locanda; la seconda ha capelli biondi e occhi neri, a differenza di quelli di Bellet che sono castani. E’ una ragazza meno avvenente della prima, ma le sue maniere dolci a volte attirano attenzioni non desiderate.

    Beter: Non è certo quanti anni abbia, anche perché nessuno lo sa e lui non l’ha mai detto. Giunto a Roc Sym più di sette anni fa, ha aperto una locanda nella cittadina, la Joker Roc, che con il tempo è stata sempre più frequentata.
    E’ alto 1 metro e 63. Ha i capelli e la barba ormai ingrigiti e i solchi delle rughe sulla fronte e sul volto sono evidenti. Il naso grande e a patata gli danno l’aria di un uomo buono, ma bisogna sottovalutare la durezza del suo animo. Un tempo il suo fisico era aitante e vigoroso, ma ora, pur avendo ancora segni della vecchia prestanza, è diventato pingue e paffuto.

    Usis: E’ un abitante di Roc Sym, un amico di Beter e un frequentatore assiduo della sua locanda. E’ amico anche di Temer, Sefer e Tami e conosce sufficientemente Amer.
    Ha 51 anni. E’alto 1 metro e 68. Ha gli occhi neri e la capigliatura bruna. Ha un piccolo pizzetto sul mento e una cicatrice sul collo causata da una rissa avuta parecchi anni prima al mercato della cittadina.

    Tami: E’ un abitante di Roc Sym e amico di Beter e Usis, ma frequenta raramente la locanda a causa della sua compagna. E’ amico da lungo tempo di Temer e della sua famiglia e anche di Amer.
    Ha 50 anni. E’alto 1 metro e 62. I folti baffi neri cozzano con i capelli più chiari ma ciò che sorprende di più sono gli occhi di un limpido blu.

    Elys: E’ la madre di Sefer e non ha abilità magiche. E’ una donna dolce e amorevole. E’ molto preoccupata per le sorti del figlio e ha una tremenda paura di perderlo.
    Ha 37 anni. E’ alta 1 metro e 64. I capelli neri e lunghi e gli occhi bruni con striature azzurrine la rendono una donna affascinante. Ha una corporatura magrolina ma un seno abbastanza generoso.

    Matt: E’ il figlio più piccolo di Temer ed Elys. Sebbene, ormai, sia abbastanza grande e molto spesso vada ad aiutare il padre al campo insieme ai fratelli, è rimasto un birbante e tale comportamento viene mal sopportato dal padre, ma assecondato dalla madre.
    Ha 12 anni. E’ alto 1 metro e 32. Gli occhi azzurri e la capigliatura bionda sono caratteristiche riprese dal padre, mentre il fisico esile sembra averlo ripreso dalla madre.

    Siumy: E’ la Queen dei Falsi. E’ una donna dal carattere molto forte e deciso. Molti sono morti dietro la sua spietata bellezza. Ama tenere sotto controllo le situazioni così da poterle manovrare.
    Dopo essere stata contatta dal Grande Matter, si allea con lui e collabora, insieme al suo popolo, per invadere l’Impero di Luce.
    Ha 39 anni. E’ alta 1 metro e 59. E’ una donna avvenente e provocante, con un corpo ammaliante. I capelli bruni, lunghi e scarmigliati con venature rossastre e i suoi occhi neri trasmettevano, però, un’aggressività e una pericolosità minacciosa.
     
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  9. LordSidious
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    Giusto per stare al passo con gli aggiornamenti con il topic principale, posto altre schede dei personaggi ^_^

    Personaggi(3):

    Atlem: E’ il Comandante di una delle Sei Fortezze del Nord, la roccaforte di Mitt. E’ un ottimo soldato, dal carattere molto pragmatico e che non ha alcun problema ad uccidere chiunque per la salvaguardia dell’Impero e dell’Imperatore.
    Ha 48 anni. E’ alto 1 metro e 70. Ha i capelli folti, occhi chiari, una fronte spaziosa e una barba ben curata, sebbene si trovi in una terra di confine. Il suo fisico robusto e resistente è stato forgiato dopo anni e anni di intenso addestramento e di innumerevoli battaglie.

    Zet: E’ il vice di Atlem e anche una delle sue guardie personali. E’ legato al comandante da un grandissimo rispetto e da un forte legame di fedeltà. E’ inflessibile con chiunque non rispetti gli ordini del comandante Atlem.
    Ha 33 anni. E’ alto un metro e 71. I capelli folti, gli occhi verdi e il fisico longilineo ma vigoroso gli danno un’aria minacciosa. Ha una piccola ferita al petto, poco sotto il collo, coperta da una catenina con una piccola sfera blu.

    Tommer: E’ un Master che faceva parte della guarnigione alla fortezza di Mitt. Gli viene affidato Amer da Etan momentaneamente. Decide di aiutare Amer nella sua ricerca del padre. Muore per mano dei Nomadi.
    Sebbene fosse un uomo molto dedito al dovere, era anche molto eccentrico e stravagante.
    Ha 67 anni. E’ alto 1 metro e 57. I capelli e la barba ormai quasi totalmente bianchi lo fanno sembrare più vecchio di quanto può sembrare. A causa della sua specializzazione nella Classe dell’Ingegneria e della sua filosofia di dover usare la magia solo quando è davvero necessario, la schiena si è incurvata e leggermente ingobbita. Sebbene, quindi, possa sembrare inoffensivo, i suoi occhi verdi, con striature giallastre, trasmettono tutt’altra cosa.

    Tareg: E’ il capo-villaggio di una delle Tribù Minori che abitano le Terre del Nord: la tribù dei Mosek. Uomo dal pugno duro e deciso, ma molte volte anche avventato e incapace di rispettare consigli o ordini. Pur essendo un amante della guerra e dei saccheggi, ama il suo villaggio e vorrebbe portarlo alla grandezza che, almeno crede lui, merita.
    Ha 45 anni. E’ alto 1 metro e 62. E’ un uomo dalla capigliatura e dalla barba folta e fitta. Gli occhi scuri, il naso adunco e il fisico minaccioso lo rendono un uomo abbastanza intimidatorio.

    Elfred: E’ il Sommo della Federazione ed è il più intimo, e forse unico, amico del Sommo Sacerdote. Uomo che a prima vista sembra minaccioso, ma che in realtà nasconde un carattere gentile, sebbene possa essere molto severo. Data la sua carica, è un uomo molto vicino all’Imperatore, di cui è un convinto sostenitore, ma disprezza i Consiglieri. Sembra avere una sorta di malattia, legata al peso corporeo. E’ legato da ormai 40 anni a Darlen.
    Ha 70 anni, un caso eccezionale persino tra i maghi. E’ alto 1 metro e 89. I capelli grigiastri, la barba bianca e le rughe vistose sul viso non riescono a nascondere gli occhi blu profondi da cui si intravede la spiccata intelligenza e una saggezza sconfinata.

    Edited by LordSidious - 22/3/2016, 01:05
     
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    Sommo Elfred, una morte onorevole :D
     
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  11. LordSidious
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    Diciamo che in tutto il continente, Elfred è la persona più vecchia esistente. Un uomo anziano che ha visto tanto e sa tanto ;)
     
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    Possibile che non esista un mago pluri centenario?
     
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  13. LordSidious
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    Eh, ma qui scendiamo troppo nei particolari :P ;)
    Diciamo che i pluri-centenari ci potrebbero essere ma è una questione decisamente controversa.
     
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    Nel senso di di morte apparente o eterne giovinezza?
     
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  15. LordSidious
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    Eheh, questa volta no comment. Non dirò altro. Tanto ancora da scoprire c'è (maledetto Yoda) ^_^ ;)
     
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87 replies since 31/1/2016, 01:30   720 views
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