Nell'universo della mia pazzia - Backstage

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  1. Mariusromance
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    Buonasera, sono un utente nuovissimo di questo forum, difatti mi sono iscritto proprio stasera. Il mio libro si chiama "Nell'universo della mia pazzia", è un'autobiografia romanzata molto particolare che ho deciso di realizzare con una struttura alquanto complessa e anche molto pericolosa sotto diversi punti di vista. Qui di seguito parlerò in modo più particolareggiato di come è nato questo mio lavoro che porto avanti da tre anni e che ormai è agli sgoccioli, difatti conto di terminarlo tra la fine della primavera e l'inizio dell'estate.

    IL TITOLO - Il titolo mi venne in mente all'improvviso, come un lampo, senza una motivazione ben precisa. Non ricordo difatti cosa scatenò questa decisione, ma questo verso mi è sempre piaciuto. Sì, è il verso iniziale di una canzone non molto inflazionata scritta da Ivano Fossati per la mia artista preferita, Mia Martini. La canzone si chiama "Vola" ed inizia proprio dicendo: "Nell'universo della mia pazzia...". Ho trovato che il verso in questione fosse adattissimo per questo romanzo.

    PRIMA FASE: I DIARI DI "CARA CARMELUZZA" (2004-2006) - La prima fase inizia e finisce con il soggiorno presso la mia nonna materna, presso cui abitavo durante il primo anno di università. Avevo intenzione di realizzare un diario, in cui descrivevo anche episodi della mia vita. Con la morte di mia nonna, nel marzo del 2006, e con il soggiorno presso ragazzi della mia età, decisi di cambiare rotta, iniziando dalla cancellazione dei diari, e dalla riorganizzazione delle rimembranze.

    SECONDA FASE: I PIZZINI (2006-2011) - Io chiamo così questa prima lunghissima fase, durante la quale io, ancora inesperto, mi dilungavo in scialbe e meccaniche "descrizioni" di ricordi, avvenimenti, persone e cose. Volevo pubblicare un'autobiografia suddivisa in sezioni statiche. Stava venendo fuori una vera e proprio raccolta di "pizzini", ovvero di fogli sparsi, che a lungo andare mi demoralizzò, tanto che decisi di avviare un altro libro, dal titolo alquanto emblematico, "La gabbia dei leoni", in cui parlavo di un condominio napoletano. Per circa quattro anni alternavo la scrittura dei "pizzini" alla scrittura di questo secondo libro.

    TERZA FASE: LA CRISI E IL PROGETTO DEFINITIVO (primavera 2011) - Una premessa: io soffro di crisi epilettiche, che per diversi anni non si presentarono fino appunto a marzo 2011. Il 14 marzo 2011 mi venne una crisi epilettica, che mi spinse a rifare totalmente il lavoro. E' così che tra aprile e maggio approntai il progetto del mio nuovo libro, che appunto decisi di chiamare "Nell'universo della mia pazzia". Decisi di alzare terribilmente la posta in gioco, impegnandomi in un'impresa alquanto complicata, caratterizzata da elementi che potevano in qualche rendere più appetitosa l'iniziale scialba raccolta di pezzi sparsi.

    QUARTA FASE: LA COSTRUZIONE (2011-2014) - In tre anni sono riuscito a fare quello che non sono riuscito a fare in sette anni! Ho costruito una "cornice narrativa" in cui ho racchiuso i miei ricordi, cornice caratterizzata da un viaggio onirico, per la costruzione della quale ho preso ispirazione da diverse opere letterarie. Ovviamente non ho copiato nulla, ho solo avuto dei punti di riferimento a cui guardare. Per il resto, per la realizzazione di questo viaggio onirico, ho preso spunta dalla mia passione per i giardini e dal linguaggio dei fiori, ed ho utilizzato parecchie allegorie. Molto presenti sono anche alcuni aspetti della natura che ricorrono nei sogni: il mare, il fiume, il lago, la cascata, il ponte, la grotta, l'arcobaleno e così via. Come si può constatare, dei quattro elementi è presente soprattutto l'acqua, in tutte le sue forme; in particolare il libro in questione è stracolmo di fontane, sia nel viaggio stesso, che nei miei stessi ricordi. Una certa importanza viene data anche alla gemmologia e alla mineralogia, difatti ricorrono spesso pietre preziosi e minerali.

    QUINTA FASE: REVISIONE E CORREZIONE (in corso) - Intendo terminare tutto entro l'inizio dell'estate, sono insomma agli sgoccioli, speriamo di poterlo pubblicare.

    Post scriptum: non credo che sia del tutto esatto dire che utilizzo la prima persona, in quanto nel libro in questione ricorre spessissimo la seconda persona, ovvero il "tu", proprio in virtù del fatto che parlo con diversi personaggi che si dilungano parecchio.

    Ditemi che ne pensate. A presto!
     
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