La natura dei timidi

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  1. Human Scum
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    Slave questo è un mio piccolo saggio sulla timidezza ditemi cosa ne pensate :)

    La natura dei timidi

    Sin da quando eravamo piccoli i nostri genitori ci hanno insegnato che essere timidi può risultare come una serie di posti di blocco messi sull’autostrada della nostra vita che rallentano il viaggio e spesso fanno perdere importanti appuntamenti con il proprio destino.
    Nonostante ciò, la timidezza è un sentimento che difficilmente si può interpretare in modo univoco. Le emozioni coinvolte possono variare dalla paura, alla vergogna, alla sfiducia, alla rabbia, all’umiliazione e presentare intensità variabili: dal pudore di un lieve rossore che provoca esitazione, fino al blocco, al terrore immobilizzante che inibisce ogni azione e relazione nel mondo.
    Eppure c’è chi afferma che questa patologia non solo ha dei tratti positivi, perchè presa in piccole misure può avere anche degli effetti sicuramente importanti sulla vita di un’individuo.
    Come dice la dottoressa Paola Liscia “Quando le persone timide si sentono sicure, sembrano scordarsi completamente del loro disagio e sono capaci di esprimere delle doti e qualità di cui spesso loro stessi si stupiscono”.
    Proprio perchè una persona risulta timida, questa può celare agli occhi degli altri la sua vera natura mostrando le proprie doti solo quando necessario sbigottendo e affascinando chi gli sta intorno e pensava già di sapere ogni cosa sul suo conto.
    “Le qualità del timido sono numerose e per questo andrebbero evidenziate e rivalutate in continuazione”.
    Oltre a ciò ci sono persino continue discordanze sulla stessa etimologia del termine. C’è chi lo fa derivare dal latino “timere” che significa temere, mentre per altri deriva dal greco “Thimè”, che significa stima o venerazione. Come se la timidezza risultasse un’alterazione del sentimento di reverenza.
    La timidezza non si è riscontrata solo nel genere umano, ma bensì è ampliata in tutto il mondo animale. Sono stati condotti diversi studi che hanno confermato la presenza di questa patologia.
    Alcune ricerche sull'argomento, hanno riscontrato anche negli animali alcuni tratti di introversione. Negli anni ’90, Andrew Sih, fu uno dei primi a studiare i comportamenti degli animali, in particolare delle salamandre. Durante questi esperimenti ha notato delle differenze tra varie specie di esse, infatti, quelle più audaci, sebbene mangiassero di più e crescessero più velocemente delle loro compagne introverse, rischiavano maggiormente alla presenza di un pericolo, “vagavano tranquillamente e non si comportavano in modo intelligente per sfuggire ai predatori come invece prevedrebbe la teoria dell’ottimalità” dice Sih.1 Grazie a questa ricerca, il nostro scienziato costringe i suoi colleghi a prendere in considerazione il fatto che anche gli animali possiedano una personalità, idea fino a quel momento notevolmente discutibile.
    In natura la timidezza ha dei vantaggi, ma lo stesso principio non vale sempre anche per gli uomini.
    Diversi studi hanno dimostrato che per un bambino è fondamentale il rapporto tra genitori e figli. Infatti è proprio attraverso l’educazione e la visione che danno gli adulti ai loro bambini che viene condizionato il loro atteggiamento portandoli ad essere timidi e introversi. Nonostante non sia riscontrata come una malattia la timidezza è un disturbo che può portare a misure drastiche per essere accettati dal gruppo, come l’uso di sostanze stupefacenti o alcoliche.
    “Il problema che sta alla base della timidezza è una scarsa autostima”
    In conclusione si può dire che la miglior cura è credere in se stessi e non sentirsi mai soli o abbandonati perchè il disagio può solamente aggravare la situazione. Bisogna accettarsi per come si è, essere sicuri di se stessi nonostante la timidezza e mai considerarsi inferiori agli altri. Come dice la dottoressa Liscia “Quando le persone timide si sentono sicure, sembrano scordarsi completamente del loro disagio e sono capaci di esprimere delle doti di cui loro stessi si stupiscono”
     
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  2. Giuseppe Novellino
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    Lineare, un po' scolastico, ma corretto e scritto bene.
    Interessanti sono le citazioni, importanti in qualsiasi saggio di argomento scientifico.
     
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1 replies since 5/12/2013, 15:25   42 views
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