Intervista a GiovanNi Garufi Bozza

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  1. Giovanni G. Bozza
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    No, non è un prequel perché non nasce con questo scopo. Avviene alcuni anni dopo il primo romanzo. Ci sarà però un legame, un trait d'union, a effetto sorpresa, che permetterà a chi partirà dal secondo romanzo di interessarsi al primo, e a chi lo avrà già letto di dire "ah, ma allora...!" (non vi anticipo nulla però :D )

    Sui prequel e sequel, non ho una posizione particolare: dipende dal romanzo e da chi lo scrive, da cosa inserisce di nuovo, da cosa vuole comunicare al lettore. Ci sono romanzi che quasi impongono un seguito, perché richiesto dal lettore. Ci sono romanzi che invece andrebbero lasciati finiti, così come sono. Ad agosto, ad esempio, uscì la notizia che era in uscita il seguito de "Il giovane Holden", una versione che Salinger impedì in tutti i modi che fosse pubblicata, scritta da altri.
    Ecco, quello è un romanzo che è bello così come è. Non servono seguiti.

    Ho provato a inserirlo in pdf e anche come link su una pagina web

    QUOTE (Un matto @ 21/11/2013, 21:09) 
    Buonasera e scusate il ritardo.
    Salutiamo Giovanni G. Bozza, autore di Selvaggia.
    Giovanni, prima di lasciare la parola agli.utenti, perchè non ci dici qualcosa di te e del tuo romanzo?

    Perdonami, non avevo letto il primo post, credo si doveroso scrivervi la trama:

    Selvaggia è una ragazza dark, con i capelli lunghi e neri e gli occhi blu intenso.
    Ama il punk rock, veste sempre di nero e con il trucco pesante, vive in un mondo tutto suo, che cerca di assaporare fino in fondo; ama girare per Roma fino a notte fonda, avere incontri intimi con perfetti sconosciuti, ballare fino a tardi in locali dark.
    Selvaggia scrive poesie e ha una stanza completamente buia. Per il mondo, però, non esiste, non è mai nata: è semplicemente la maschera di una persona distrutta o forse la parte più vera di una personalità che sente di non avere più un senso in questo mondo. Lei è Martina.
    Martina è una ragazza bionda che veste sempre con colori pastello.
    È vuota, un pezzo di ghiaccio, all’apparenza impenetrabile. Rifiuta ogni amicizia, ogni
    rapporto sociale. Ha lo sguardo spento e triste, in quei suoi occhi blu intenso. Ha perso i genitori quando aveva sedici anni.
    Da allora tutto il suo mondo si è distrutto, e il lutto l’ha trasformata in un corpo vuoto che vive solo perché si deve vivere.
    Lei è Selvaggia.
    Daniel è un ragazzo di diciannove anni, al primo anno di Psicologia, dove conosce Martina.
    Scopre l’esistenza di Selvaggia su un blog e la incontra in un locale dark. Scopre la linea sottile che separa le due ragazze, segnata dal trucco pesante, i caratteri e i gusti opposti. Scopre la sofferenza che lega le due parti della stessa persona.
    Tenterà di cancellare quella linea, rompere il muro che separa le due personalità, rischiando di annegare in quel vortice paradossale di conflitti creato da quella ragazza, che sta imparando ad amare, in ogni sua forma.
     
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47 replies since 21/11/2013, 21:09   470 views
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