-
Un matto.
User deleted
Buonasera e scusate il ritardo.
Salutiamo Giovanni G. Bozza, autore di Selvaggia.
Giovanni, prima di lasciare la parola agli.utenti, perchè non ci dici qualcosa di te e del tuo romanzo?. -
.
Benvenuto tra noi, Giovanni, e grazie per averci concesso l'intervista. ^^
Ho iniziato a leggere il tuo romanzo e volevo chiederti se ti va di parlarci di come ti è venuta l'idea per scriverlo.... -
.
Benvenuto Giovanni anche da parte mia! . -
Giovanni G. Bozza.
User deleted
Grazie a voi per l'ospitalità e complimenti per questo forum, ricco di spunti interessanti
L'idea nasce in parte dagli studi universitari che ho portato a termine qualche anno fa. Sono laureato in Psicologia e il romanzo ha seguito tutta la mia formazione di cinque anni.
Nello stesso periodo, per circa un anno, ho frequentato un locale citato nel libro (il Jungle), che aveva avventori che seguivano rigorosamente la moda dark, una moda che mi ha affascinato e che ho voluto studiare a fondo.
Dalla commistione di questi due aspetti, è partita l'idea di un romanzo che parlasse di doppia personalità e che avesse una protagonista dark. -
.
Ho capito. ^^
A che età hai avuto il primo approccio con la scrittura?. -
.
Benvenuto, è un piacere averti tra di noi
mi piacerebbe porti una domanda: quanto tempo hai impiegato per completare il tuo romanzo?. -
Giovanni G. Bozza.
User deleted
Guarda, scavando nella memoria, la prima immagine che ho di me intento a scrivere risale ai miei otto anni. Ero rimasto affascinato da una bellissima quanto scomodissima macchina da scrivere, trovata a casa dei miei nonni.
Con quell'attrezzo, leggermente arrugginito, buttai giù il mio primo racconto. Ho scoperto così la passione per il narrare, che ho unito a quella per la lettura.
Da lì ho iniziato a redigere racconti e stralci di storie, mai terminate e rimaste nel cassetto. Selvaggia, I Chiaroscuri di Personalità è il primo testo che sono riuscito a concludere. Ho impiegato 6 anni, iniziando il giorno prima dell'inizio dell'università e terminando con la laurea. Quindi, tanto ho impiegato a trovare una storia che fosse nelle mie corde, tanto ho impiegato a terminarla.. -
.
Ti stai dedicando a un altro progetto ora? . -
Giovanni G. Bozza.
User deleted
Sì, ho appena terminato un secondo romanzo. Dopo varie correzioni e aggiustamenti, l'ho inviato all'editore.
E' una storia che ha per protagonista anche questa volta una ragazza e sebbene inizi in tutt'altro contesto ed epoca, rispetto al primo, si scoprirà un legame tra i due testi, che spero il lettore apprezzi.. -
.
Che genere di storie scrivi solitamente? . -
.Sì, ho appena terminato un secondo romanzo. Dopo varie correzioni e aggiustamenti, l'ho inviato all'editore.
E' una storia che ha per protagonista anche questa volta una ragazza e sebbene inizi in tutt'altro contesto ed epoca, rispetto al primo, si scoprirà un legame tra i due testi, che spero il lettore apprezzi.
E' quindi da considerarsi un prequel?
A proposito, dato che siamo in tema, che cosa ne pensi di prequel e seguiti di romanzi? Li trovi positivi o, secondo te, una volta pubblicato un romanzo autoconclusivo, bisognerebbe lasciarlo autoconclusivo?. -
Giovanni G. Bozza.
User deleted
Il mio interesse è principalmente nella sfera sociale e psicologica. Mi piace parlare di storie vere, anche se ovviamente le rendo verosimili.
Spero sempre che servano a mettere al corrente il lettore di una realtà che lo riguarda e che riguarda tutti noi. Nel primo romanzo è la patologia e le maschere che usiamo per metterci in relazione con l'altro. Nel secondo, sarà la prostituzione, tematica molto attuale.
Già che ci siamo, vi regalo un racconto scritto da poco, che richiama la tematica sovra-citata
Anticipa la tematica del secondo romanzo ed è stato premiato a un concorso
Ho provato a linkarlo e ad inserirlo come oggetto, ma non lo vedo.
Se mi spiegate come inserirlo, ve lo regalo volentieri. -
.CITAZIONEHo provato a linkarlo e ad inserirlo come oggetto, ma non lo vedo.
Se mi spiegate come inserirlo, ve lo regalo volentieri
In che formato è?
Oppure è visibile su una pagina web?. -
Giovanni G. Bozza.
User deleted
No, non è un prequel perché non nasce con questo scopo. Avviene alcuni anni dopo il primo romanzo. Ci sarà però un legame, un trait d'union, a effetto sorpresa, che permetterà a chi partirà dal secondo romanzo di interessarsi al primo, e a chi lo avrà già letto di dire "ah, ma allora...!" (non vi anticipo nulla però )
Sui prequel e sequel, non ho una posizione particolare: dipende dal romanzo e da chi lo scrive, da cosa inserisce di nuovo, da cosa vuole comunicare al lettore. Ci sono romanzi che quasi impongono un seguito, perché richiesto dal lettore. Ci sono romanzi che invece andrebbero lasciati finiti, così come sono. Ad agosto, ad esempio, uscì la notizia che era in uscita il seguito de "Il giovane Holden", una versione che Salinger impedì in tutti i modi che fosse pubblicata, scritta da altri.
Ecco, quello è un romanzo che è bello così come è. Non servono seguiti.
Ho provato a inserirlo in pdf e anche come link su una pagina webBuonasera e scusate il ritardo.
Salutiamo Giovanni G. Bozza, autore di Selvaggia.
Giovanni, prima di lasciare la parola agli.utenti, perchè non ci dici qualcosa di te e del tuo romanzo?
Perdonami, non avevo letto il primo post, credo si doveroso scrivervi la trama:
Selvaggia è una ragazza dark, con i capelli lunghi e neri e gli occhi blu intenso.
Ama il punk rock, veste sempre di nero e con il trucco pesante, vive in un mondo tutto suo, che cerca di assaporare fino in fondo; ama girare per Roma fino a notte fonda, avere incontri intimi con perfetti sconosciuti, ballare fino a tardi in locali dark.
Selvaggia scrive poesie e ha una stanza completamente buia. Per il mondo, però, non esiste, non è mai nata: è semplicemente la maschera di una persona distrutta o forse la parte più vera di una personalità che sente di non avere più un senso in questo mondo. Lei è Martina.
Martina è una ragazza bionda che veste sempre con colori pastello.
È vuota, un pezzo di ghiaccio, all’apparenza impenetrabile. Rifiuta ogni amicizia, ogni
rapporto sociale. Ha lo sguardo spento e triste, in quei suoi occhi blu intenso. Ha perso i genitori quando aveva sedici anni.
Da allora tutto il suo mondo si è distrutto, e il lutto l’ha trasformata in un corpo vuoto che vive solo perché si deve vivere.
Lei è Selvaggia.
Daniel è un ragazzo di diciannove anni, al primo anno di Psicologia, dove conosce Martina.
Scopre l’esistenza di Selvaggia su un blog e la incontra in un locale dark. Scopre la linea sottile che separa le due ragazze, segnata dal trucco pesante, i caratteri e i gusti opposti. Scopre la sofferenza che lega le due parti della stessa persona.
Tenterà di cancellare quella linea, rompere il muro che separa le due personalità, rischiando di annegare in quel vortice paradossale di conflitti creato da quella ragazza, che sta imparando ad amare, in ogni sua forma.. -
.
Anch'io mi sento in linea con il tuo punto di vista in proposito. CITAZIONEHo provato a inserirlo in pdf e anche come link su una pagina web
Se è un link, basta semplicemente copiare il link. NOn te lo passa?.