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.Averex, o Fabio Vasta (tanto mi conoscono così), ex-STAF: nato il 20 settembre 1993 (123 anni dopo la breccia di Porta Pia, avvenuta anch'essa il 20 settembre), al policlinico Gemelli di Roma.
Dei primi cinque anni di vita non ricordo nulla, davvero. Ho bene in mente gli anni dopo: odiavo leggere e odiavo scrivere. Erano cose che reputavo inutili. Preferivo di gran lunga giocare a pallone.
Non sono mai piaciuto alle ragazze. Ho un carattere strano, troppo solitario. Voi direte: "Cosa c'entra?". Eppure a 15 anni mi innamorai per la prima volta. Lei ne aveva 18. Io e lei facevamo grandi progetti, sognavamo degli ideali che potessero accompagnarci durante questa vita.
Altre due cose risalenti ai 15 anni. Il disco VIRTUAL XI degli Iron Maiden mi influenzò particolarmente. Ricordo che ebbi tristezza in vista della morte, poiché si abbandonano le cose più care. Feci un vero e proprio culto, per evitarne le pesanti conseguenze. Secondo fatto: lessi una trilogia fantasy, che mi emozionò (forse se la leggo ancora oggi provo qualcosa). Da lì volevo scrivere qualcosa; desideravo regalare emozioni, io che non potevo trattenerle.
E pensare che l'anno prima volevo fare il cantante rock. Flop, come si suol dire.
Avevo in mente di scrivere un fantasy. Forse un giorno lo completerò.
Pian piano cercai la fede, come punto fermo. Quando penso di averla trovata, ecco che ricado giù. Mi innamoro un'altra volta (e dura tutt'ora). Io avevo 17 anni, lei 24. Con entrambe le ragazze non mi sento più, ma ambedue mi hanno lasciato qualcosa. La seconda mi ha fatto scoprire la poesia, come via liberatoria dei propri sentimenti.
Nel frattempo incomincio diversi progetti disparati: un saggio politico, un poema epico, poesie, romanzo, racconti, diario. Di tutto di più.
L'anno scorso trovai la Verità: ho trovato la vera religione, quella che spiega tutto senza contraddirsi. Ne vado fiero.
Ecco le opere:
- Racconti.
Tutto quello che serve (parte 1)
Tutto quello che serve (parte 2)
Tutto quello che serve (parte 3)
Tutto quello che serve (parte 4)
Tutto quello che serve (parte 5)
Tutto quello che serve (parte 6)
Tutto quello che serve (parte 7)
Sono le prime sette puntate di una serie che trafela di ironia, gioca sulla vita reale. In fondo, non bisogna prendere tutto sul serio, no?
No vita
Racconto in gioco per il contest. Mi ha entusiasmato la figura di Hèroe, forse farò un seguito fuori-contest.
Il problema di questo mondo sono io: mica è sempre il mondo a deluderci, a volte siamo noi il problema.
- Romanzi.
Morirò ieri: una famiglia serena, una bella casa, un bella attività... insomma, una bella vita. Ma a volte accade l'impossibile.
- Poesie.
Disio cieco (Una poesia sofferta, scritta prima di un tentativo di suici...)
Insicurezze
Non mi serve
Firenze, sai ch'io torno! (Una poesia d'amore, verso la città dei sogni).
Inno alla scrittura
- Scheggie.
Mi chiamavano STAF (Una frecciatina a chi riesce a intendere. L'esperienza reale di un ragazzo deluso dalle masse).
Hei, Marco! Dedica a una grande persona.
Fiori, musica e un teschio Cos'è l'amore? Io provo a dare una risposta.
Edited by Averex - 21/8/2013, 16:45
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Red Rose .
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Bella scheda! 
Metto un + 1!!! :DD
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Grazie Red Rose
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Red Rose .
User deleted
Prego Averex! 
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.CITAZIONEBella scheda!
concordo, bella presentazione
!!
+1 anche da parte mia
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Ringrazio anche te, Pavone
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Into the Darkness .
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Sei molto bravo a scrivere, hai un vero e proprio talento, ma oltre a questo hai molte altre doti, per esempio... sei un ragazzo stupendo ( ti conosco molto bene, fidati) .
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