Quando i tempi stridono.

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  1. herik82
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    Premetto: io sono sostanzialmente un ignorante che non vuole rimanere tale in eterno.

    Il dubbio peggiore da cui sono assillato da ieri sera (ma che in realtà mi perseguita da diverso tempo) riguarda la convivenza di diversi tempi in un capoverso.

    Posto un esempio:

    CITAZIONE
    Camminavo ormai da buoni dieci minuti, tenendomi al riparo da quell'acquazzone come potevo, strisciando lungo le pareti, confidando nell'occasionale protezione di qualche tetto.
    La città era quasi totalmente deserta, i negozi chiusi, la pioggia sembrava aver lavato via la vita dal centro e averla trascinata giù per i tombini.
    Un'auto mi sfrecciò accanto, uno spruzzo, sollevato da una pozzanghera mi sfiorò finendo di impattare contro la parete alle mie spalle.
    Mi fermai al primo bar aperto che incontrai sul mio cammino.
    Non sapevo bene chi chiamare, in quella situazione dovevo stare molto attento...

    Qui si avvicendano vari tempi anche se la struttura sembra (almeno al sottoscritto) reggere.
     
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    Mi duole rispondere dopo quasi due anni, ma quei ventiquattro mesi scarsi corrispondono al tempo che manco dal forum. :lol:

    L'intera costruzione, dal punto di vista dei tempi da te usati, è impeccabile; non stride, nemmeno un po'.
    In sostanza: l'alternanza tra l'imperfetto e il remoto è la materia prima che distingue - nella narrazione - la nostra nobile lingua da quelle anglosassoni.

    Generano stridore i salti acrobatici tra i passati e gli improvvisi presenti, tipici del chiacchiericcio enfatico.

    Camminavo ormai da buoni dieci minuti, tenendomi al riparo da quell'acquazzone come potevo, strisciando lungo le pareti, confidando nell'occasionale protezione di qualche tetto.
    La città era quasi totalmente deserta, i negozi chiusi, la pioggia sembrava aver lavato via la vita dal centro e averla trascinata giù per i tombini.
    Un'auto
    mi sfreccia accanto, uno spruzzo, sollevato da una pozzanghera mi sfiora finendo di impattare contro la parete alle mie spalle.
    Mi fermai al primo bar aperto che incontrai sul mio cammino.
    Non sapevo bene chi chiamare, in quella situazione dovevo stare molto attento...


    AxumAcolori :rolleyes:
     
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  3. herik82
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    CITAZIONE (Axum @ 1/10/2014, 22:57) 
    Mi duole rispondere dopo quasi due anni, ma quei ventiquattro mesi scarsi corrispondono al tempo che manco dal forum. :lol:

    L'intera costruzione, dal punto di vista dei tempi da te usati, è impeccabile; non stride, nemmeno un po'.
    In sostanza: l'alternanza tra l'imperfetto e il remoto è la materia prima che distingue - nella narrazione - la nostra nobile lingua da quelle anglosassoni.

    Generano stridore i salti acrobatici tra i passati e gli improvvisi presenti, tipici del chiacchiericcio enfatico.

    Camminavo ormai da buoni dieci minuti, tenendomi al riparo da quell'acquazzone come potevo, strisciando lungo le pareti, confidando nell'occasionale protezione di qualche tetto.
    La città era quasi totalmente deserta, i negozi chiusi, la pioggia sembrava aver lavato via la vita dal centro e averla trascinata giù per i tombini.
    Un'auto
    mi sfreccia accanto, uno spruzzo, sollevato da una pozzanghera mi sfiora finendo di impattare contro la parete alle mie spalle.
    Mi fermai al primo bar aperto che incontrai sul mio cammino.
    Non sapevo bene chi chiamare, in quella situazione dovevo stare molto attento...


    AxumAcolori :rolleyes:

    Non crucciarti, anche il mio grazie arriva in ritardo, ma arriva di cuore. :)
    Hai ampliato i miei orizzonti (sul serio).
    Grazie!
     
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2 replies since 31/1/2012, 16:02   96 views
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