Orientamento universitario

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  1. ~Fox•
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    Salve gente, sono qui perché curiosa di sapere cosa frulla per la testa degli studenti di SN.
    Questo topic forse è indirizzato ai più grandi, ma per chi invece è ancora lontano dall'ardua scelta universitaria la mia domanda si potrebbe tradurre con un semplice: 'cosa volete fare da grandi?' :)
    Personalmente sono sempre più vicina alla fine del liceo, e l'idea di non sapere che fare dopo la maturità mi spaventa. Perciò ultimamente ho cominciato a documentarmi e a fare una 'cernita' delle facoltà che realmente mi interessano.
    Voi, invece, come state affrontando la questione? Conosco miei coetanei che sono convinti sul loro futuro dalla quinta elementare praticamente, altri invece sono confusi come me ma preferiscono non pensarci, non ancora almeno.
    Per chi invece è già inoltrato negli studi, c'è questa mia domanda: come avete capito che era la strada giusta per voi?
    Inoltre, secondo voi è importante pensare alle prospettive lavorative o dev'essere solo la passione a guidare la nostra scelta?

    A voi la parola, Scrinotti. :)
     
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  2. Franciska
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    Ciao! :) Io sto frequentando la quarta liceo però ci sto già pensando ^_^
    Vorrei fare scienze politiche all'università statale di Milano, indirizzo di scienze internazionali e istituzioni europee... L'idea è maturata quest'anno (in passato volevo fare l'antropologa, la giornalista, la psicologa o entrare in politica): amo viaggiare e vorrei, nel mio piccolo, fare qualcosa per il mondo. Però sono in dubbio perché, gironzolando su internet, ci sono molti pareri negativi sulla facoltà di scienze politiche (la chiamano "facoltà delle merendine" :( ), dicono che una laurea in giurisprudenza o in economia valga di più... Inoltre, con l'indirizzo che ho scelto, mi sarà difficile trovare lavoro poiché entrare a lavorare per le ambasciate, per l'Unione Europea, per l'ONU o per le ONG è molto difficile. Per questo motivo sceglierei il curriculum di commercio internazionale invece del curriculum di integrazione europea, che mi attira di più; almeno, se la carriera diplomatica non decollerà, avrò qualche possibilità di venir assunta in un'azienda. Che facoltà vorresti frequentare Fox? :P

    Se qualcuno ha un amico/parente/ecc che ha studiato scienze politiche, potrebbe darmi qualche informazione? :)
     
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    Tu, Fox, se non sbaglio sei in quarta superiore, vero? Se ti può consolare, al momento di iniziare la quarta superiore, nemmeno io avevo ancora la benché minima idea di cosa fare dopo e, anzi, non sapevo nemmeno se dopo avrei continuato. La mia idea me la sono fatta dopo e la decisione definitiva l'ho presa intorno a febbraio del 2007, ovvero pochissimi mesi prima del diploma.

    CITAZIONE
    Per chi invece è già inoltrato negli studi, c'è questa mia domanda: come avete capito che era la strada giusta per voi?

    Personalmente l'ho capito nel momento in cui non c'era nessun altro corso che avrei voluto frequentare, ma semplicemente quello a cui poi mi sono iscritta.

    CITAZIONE
    Inoltre, secondo voi è importante pensare alle prospettive lavorative o dev'essere solo la passione a guidare la nostra scelta?

    Secondo me deve necessariamente essere una combinazione tra le due cose.
    Non si può iscriversi pensando solo al lavoro futuro, perché prima di arrivare a quello c'è da studiare molti anni e, chi non è veramente spinto dalla volontà di studiare una certa cosa, difficilmente poi riesce a farlo davvero.
    Dall'altro lato, però, sicuramente bisogna tenere conto anche delle prospettive per il futuro. Chiaramente studiando poi il lavoro non è assicurato, però a mio avviso non si può andare all'università solo ed esclusivamente per passione (anche perché - almeno nel mio caso che ho appena iniziato il quinto anno - la passione finisce col calare progressivamente nel corso degli anni).
     
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  4. ~Fox•
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    @Franciska:
    Non posso aiutarti per quanto riguarda le scienze politiche, ma ti dico che in merito alla mia scelta sono stata a lungo indecisa negli ultimi tempi e ho preso molte facoltà in considerazione.
    Avendo una media molto alta in tutte le materie, poi, non ho potuto escludere nessuna branca in quanto vado bene in tutto e mi piacciono molto le materie umanistiche, ma anche biologia e chimica.
    Tuttavia, girando un po' sui siti dell'università e d'ando un'occhiata complessiva, sono andata per esclusione, mettendo insieme alcuni tratti peculiari della mia personalità e le mie passioni con gli ambienti lavorativi che mi si prospettano e il programma di studio.
    Una delle facoltà favorite all'inizio era Biologia - amo particolarmente quella genetico-molecolare - ma mi sono resa conto che per una persona (moooolto)schizzinosa come me lavorare all'aperto o su un topo da laboratorio non sarebbe l'ideale. E innamorarsi del libro di biologia è ben diverso dall'innamorarsi della biologia stessa xD
    Quindi, in sintesi, fuori uno.
    Automaticamente mi sono ritrovata ad escludere medicina per le stesse ragioni, nonostante mi allettasse parecchio l'ottima prospettiva lavorativa a cui porta anche la facoltà di chirurgia: però che senso ha intraprendere un percorso così lungo e difficile se non si ha la 'vocazione'?


    Il mio sogno nel cassetto è lavorare tra, con, e per i libri. Assolutamente.
    Perciò la mia massima aspirazione sarebbe entrare in una casa editrice, come editor o traduttrice. Informandomi ho saputo che per il primo è necessaria una facoltà in Lettere Moderne, che però mi dà l'insegnamento come unica alternativa nel caso dovessi fallire seguendo questa mia aspirazione. Lettere Classiche inoltre mi tenta parecchio, in quanto sono innamorata follemente della cultura e del mondo classico. Inoltre avrei un'ottima padronanza dell'Italiano e svolgerei il lavoro di editor al meglio... ma se dovesse andar male? Non voglio assolutamente ridurmi a fare l'insegnante, quindi all'80% escluderò Lettere, anche se molto a malincuore.

    Ultimamente, poi, sono sempre più convinta e sicura nell'intraprendere la facoltà di Lingue.
    Mi sto informando molto a riguardo, e sono comunque indecisa se imboccare Lingue e Letterature Straniere moderne o Scienze dell'Interpretazione e Traduzione.
    La prima concilierebbe l'utilità dell'apprendere lingue alla passione che ho per la letteratura e la cultura straniere, e sicuramente la conoscienza delle lingue mi consentirebbe l'accesso ad una casa editrice come traduttrice, il che non mi dispiacerebbe affatto. (l'importante, assatanata come sono di libri, è averne semplicemente uno tra le mani xD)
    La seconda mi porterebbe direttamente tra Interpreti/Traduttori. L'idea di viaggiare mi piace moltissimo, però devo ancora informarmi se offre altre prospettive oltre a queste due.
    Insomma, sto cercando di tenere in considerazione tutti gli aspetti di ogni facoltà. Non voglio sceglierne una pensando solo al meglio (altrimenti Lettere Moderne/Classiche e via, già a lavoro xD), ma fare una scelta che mi soddisfi anche nel caso non dovessi ottenere quello che voglio.

    La sintesi? Per ora Lingue è la più gettonata dalle tante vocine nel mio cervello. XD


    @Milù:
    Sono perfettamente d'accordo con te riguardo il fatto di dover unire la passione alla certezza lavorativa. Io faccio sempre questa riflessione: ho tanti anni di lavoro davanti, voglo davvero svegliarmi ogni mattina sbuffando perché non ho voglia di andare a lavoro?
    Tra l'altro ne ho parlato anche con la mia professoressa di filosofia: l'importante è scegliere quello che si ama e dare il massimo, in modo da raggiungere i nostri scopi o quantomeno avere delle soddisfazioni. La nostra società - o meglio, la nostra generazione - porta a mirare al guadagno abbondante, non al guadagno soddisfacente. E' questo ciò che ci condiziona.
    Mi sono ritrovata, purtroppo, a darle ragione.
     
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  5. Sunny_Blue
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    Ciao!!
    Allora cosa dire.. In primo luogo penso che non ci sia niente di male ad avere dei dubbi..
    Anche io in 5° liceo ero circondata da persone convintisse da sempre del loro fututo e mi sentivo persa.. E' andata a finire che un pò per non deludere i miei, un pò perchè mi sono fatta convincere che la prospettiva lavorativa è importante, un pò perchè dai e dai mi ero quasi convinta che fosse la cosa giusta mi sono iscritta a medicina.
    O meglio, al test di ammissione. Già durante la preparazione non ero più convinta, la mia mente continuava ad andare tutta da un'altra parte.. Però ho continuato lo stesso - pensando che tanto, con quanto la gente si preparava, e con me che invece non mi stavo proprio ammazzando di lavoro, non sarei entrata e la cosa si sarebbe risolta da sola.
    ERRORE. Sono entrata tipo 50°... A quel punto sì che ho pensato che fosse destino..

    Ma non era affatto vero. Dopo due mesi che mi svegliavo tristissima, che andare a lezione era un peso, e via dicendo mi sono ritirata è ho deciso di seguire la mia passione..
    Mi sono iscrtitta a Lettere!! Ora sto facendo i secondi 2 anni e il mio sogno è quello di entrare ad una scuola di giornalismo. E SO che è la cosa giusta per me, indipendentemente da quello che possono dire gli altri. Perchè lo so? Perchè scrivere è sempre stata la cosa che so fare meglio, e spero che sia la cosa con cui mi guadagnerò da vivere.. ^_^

    Quindi il mio consiglio è: pensa a ciò che ami davvero. In teoria, il lavoro che andrai a fare dovrebbe essere per sempre. Fare tutta la vita qualcosa che non ti soddisfa potrebbe essere peggio che arrangiarsi con 1000 euro al mese o cose così! :D
     
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  6. EugenioDM
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    Io quest'anno mi laureo in filosofia (triennale).
    Ho frequentato il primo anno di ingegneria per poi abbandonare. La spinta verso gli studi ingegneristici è stata data dalla mia bravura in matematica, per la passione delle auto, dal possibile lavoro 'sicuro' e da una spinta genitoriale.
    NOn che non facessi esami, ad alcuni ho preso anche 23-24, ma quando qualcosa non ti attira è difficile proseguire e studiare tante ore (e perderci, come minimo, 5 anni di vita).
    Decisi, cosi, di cambiare completamente facoltà scegliendo la mia materia preferita (e le mie letture preferite), filosofia.
    COme già detto, quest'anno mi laureo e ho la media del 30.

    Il lavoro? Vedrò, ormai non è più sicuro per nessuna facoltà (ho amici laureati in ingegneria liceziati da aziende in crisi). Studio e cerco di trarne il massimo.

    Una cosa, spesso, non si conosce dell'università: i piani di studio.
    Uno crede di entrare in una facoltà e fare questo, questo e questo; invece, bisogna spesso fare esami che non c'entrano niente (es: per educazione fisica la materia 'fisica').
    Prima di iscrivervi ad una facoltà guardate i vari piani di studio, per non rimanere spiazzati dopo.

     
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  7. Chelepo
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    Beh, io devo dire che la scelta è ardua.
    Fino in quarta liceo avevo la convinzione che fosse Farmacia la facoltà che volevo fare. Eppure, appena ho avuto modo di conoscere Fisica, ho capito subito che era ciò che volevo fare.
    La mia attenzione è orientata su pochissime facoltà, e questo è stato un fattore che non mi ha permesso di raggiungere un accordo con la mia famiglia, che non vuole che io vada a studiare Fisica. Il motivo, come si può intuire, è il lavoro, soprattutto perchè, facendo il liceo, non mi ritrovo in mano un diploma che ha valore sul lavoro come quello di un istituto tecnico.
    Seppur fisica è una laurea abbastanza richiesta, ciò non ha convinto la mia famiglia a darmi appoggio. Immaginando di dover rinunciare a fisica, mi sono chiesto quali altri interessi avevo. La risposta è venuta da se: chimica, geologia, astronomia, biologia molecolare, biologia.
    Nessun problema, fin qui, ma purtroppo non ho la possibilità di muovermi dal mio paese, e quindi devo scegliere tra le facoltà presenti nella città più vicina, ovvero:
    matematica, fisica, biotecnologie, ingegneria, economia, giurisprudenza, lettere e filosofia, scienze cognitive e sociologia.
    Amante delle materie scientifiche, scarto già in partenza lettere e filosofia, giurisprudenza, sociologia, e anche scienze cognitive, che seppur ha una parte scientifica, è un campo che non amo.
    Ma, anche se mi fosse piaciuta una di queste, sarei di nuovo all'inzio, perchè non verrei appoggiato dalla famiglia su nessuna di queste lauree, ancor meno che con fisica.
    Invece, la cosa che la mia famiglia vuole più di tutto che io vada a fare, ma al contempo è la cosa che odio di più, è ingegneria.
    Ne odio tutti i corsi di studio, tranne due che, ovviamente, non si trovano in quell'università.
    Ho ricevuto una proposta dalla mia famiglia, ovvero laurearmi in una qualsiasi ingegneria, per poi trovarmi un lavoro part-time e laurearmi in fisica.
    Quindi nei prossimi mesi dovrò fare una scelta molto importante: iscrivermi ad un corso di laurea che odierò, e passare cinque eterni anni a studiare una cosa che odio?
    Oppure iscrivermi a fisica, rinunciando all'appoggio morale e, spero di no, economico, della mia famiglia?

     
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  8. Simphosium
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    Mi aggiungo anche io, dal momento che tra qualche mese spero di uscire da questa scuola del cavolino [ù-u], o almeno che mi caccino a calci [xD].
    Come te ho passato negli ultimi due anni di scuola in un periodo di angoscia totale per quello che dovevo scegliere. Sono passata da millecinquecento idee differenti e solo adesso credo di sapere cosa voglio fare, almeno spero che sia quello che voglio, poichè mi toccherà passare un intera estate sui libri per gli esami di ammissione -.-''
    Comunque come ti ho detto la scelta è stata ardua. Ho cominciato pensando di fare design, ma poi è crollato tutto per varie ragioni. Sono poi passata a lingue orientali [hindi o giapponese]. Poi sociologia, con studi internazionali [e sinceramente non so che cosa mi passasse per la testa o-o]. E finalmente [suspances...] dopo ere ed ere di ricerche, giochi degli scaffali [quelli in cui metti le università che ti piacciono a contrasto e poi "butti giù" quelle che non ti piacciono] sono arrivata a capire tramite illuminazione divina che volevo fare ostetricia! [canti gregoriani di sottofondo].
    Un giorno è venuta da noi l'operatrice che ha tenuto il corso di pronto soccorso ed era una persona talmente dolce che mi ha trasmesso qualche cosa, e ho detto: da grande voglio essere come lei [possibilmente più gnocca ù-u].
    Però ecco, non bisogna preoccuparsi, è una scelta difficilissima, c'è chi cambia corso durante l'anno...So però che magari ci sono delle pressioni per la scelta. Nel mio caso comprenderei i miei genitori se mi picchiassero a sangue dopo aver speso un fottio di soldi se cambiassi corso. E penso che mi truciderei se lasciassi il corso dopo quello che dovrò studiarmi l'estate.
    Buona scelta! E ricorda di non ascoltare gli altri ù-u
     
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7 replies since 28/9/2011, 12:33   73 views
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