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Deitra.
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Scrinotti cari, mi è venuta in mente una discussione carina
C'è qualche frase dei vostri racconti o romanzi che vi sta molto a cuore e vi rende particolarmente orgogliosi?
Una frase o un passaggio che più lo rileggete e più vi piace?
Esiste, sì o no?XD
Allora perché non mettere le frasi in questa discussione!. -
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Bellissimo topic, Deitra! *-* I miei vivissimi complimenti per l'idea!
Inizio subito mettendo la prima citazione (ma ne cercherò anche altre e le metterò).
Da una fan fiction che sto scrivendo per un'amica e che non posterò mai né su questo forum né su altri (nemmeno nel mio portfolio - dato che i personaggi di questa storia siamo io, la mia amica in questione, dei personaggi famosi e dei nostri ex compagni di scuola non mi pare il caso XD), ecco il modo in cui ho terminato un capitolo:CITAZIONESi sentiva leggero come un palloncino. Il suo più grande sogno si era realizzato e, ne era sicuro, oltre a quello se ne sarebbero realizzati anche tanti altri, anche se non sarebbe certo stato facile. Mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime di gioia, F. realizzò che qualsiasi cosa il suo futuro volesse riservargli, non avrebbe distrutto la bellezza di quel momento.
Non so perché, ma questo finale me lo sono letta e riletta tante volte... ha qualcosa che mi piace, così, nel profondo del mio cuore. Questa storia in generale è stata scritta con lo scopo di farsi quattro risate (è un po' una parodia in chiave meno infantile di storie che scrivevamo io e la mia amica quando eravamo in prima media) però questo pezzo è molto sentito. Quindi ho deciso che era degno di entrare nella Hall of Fame degli Scrinotti! ^^. -
strega.salamandra.
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*-* Che bella idea
Diciamo che è un frammento di dialogo che da quando l'ho scritto, poco tempo fa, lo rileggo spesso. Non è che ne sia orgogliosa, però mi trasmette.
Voi non ci capirete niente ovviamenteCITAZIONE[...]
- E tu stai con tutte e due le mani in fronte, solo che non lo sai ancora -
- Ma che dici? -
- La verità! La verità dico. Che devi fare sempre di testa tua: prima con l'università, poi che dovevi fare la scrittrice e adesso Parigi. Parigi, ma che ci devi fare a Parigi? Non ci stanno pure case, scuole, chiese e uffici? No, tu mi devi uccidere. Ma poi perchè?-
- Perchè mi hanno insegnato a tenere la schiena dritta e andare a messa le domeniche
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Ecate la strega.
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Questo è un pensiero di Chiara, la protagonista di una delle mie storie, che pensa a se stessa nel passato e nel futuro, riguardo ai suoi poteri e fa vedere come lei li desiderava per sottrarsi a una realtà grigia in cui viveva, ma quando li ha ricevuti rimpiangeva la vita normale che tanto disprezzava. CITAZIONEUna volta desideravo staccarmi dalla mia normale vita, perché mi sentivo impotente davanti a un destino troppo assurdo per me, ma adesso, se potessi tornare indietro, vorrei riavere quella vita che tanto disprezzavo. Volevo distinguermi dalla massa, volevo trovare qualcosa di fantastico che mi difendesse dalle canzonature degli altri, ma ora voglio solo essere normale…
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Keky.
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Ciao a tutti! volevo dare il mio contributo inserendo un pezzo del libro che sto scrivendo! Non è niente di che da un punto di vista stilistico, ma sono particolarmente affezionata a questo personaggio, Mark, e mi ritrovo spesso a leggere parti in cui ho descritto il suo stato d'animo. ecco a voi uno di quelli che mi piacciono di più! CITAZIONEQuella notte Mark non riusciva a dormire. Con l’arrivo di quella ragazza una ferita dolosa si era riaperta: il passato, che per anni aveva cercato di nascondere, camuffare, allontanare. Un passato per nulla invidiabile, che gli faceva ricordare che anche lui aveva un cuore, sepolto lì, da qualche parte, sotto tutta quella coltre di oscurità e malvagità.
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Joy883.
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Il pezzo che ho intenzione di postare qui non è uno splendore però io, che conosco il significato e le vicende, lo sento particolarmente vicino a me
Fa parte di un racconto scritto per un ragazzo dell'ultimo anno. Alcuni, come Milù, forse se lo ricordano perchè l'hanno letto qua sul forum.CITAZIONEEd è per questo che scrivo queste parole. E voglio fare anche una promessa: se mai lo incontrerò, magari da vecchio, con la barba bianca e le rughe, e lo riconoscerò, voglio dirgli quello che non gli ho detto quell’ultimo giorno di scuola. Perché? Non c’è un perché, lo farò e basta, senza pensarci troppo. E quando, e se, quel giorno arriverà, anche se solo per un momento, andrà davvero bene.
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Mi piace da matti questa idea di mettere piccole frasi dei nostri racconti.
Il pezzo che ho deciso di postare è il pensiero della ragazza della mia coppia preferita.CITAZIONEPrese un lungo respiro. Il suo ritorno, il ritrovarsi lì ora sola con lui. Era tornata ad illudersi, o forse più semplicemente non aveva mai smesso. Aveva imparato a sue spese, il significato di essere innamorati.
Ora sapeva che l’amore è come uno scoglio in mezzo al mare. Le onde che continuano a sbatterci contro ma lui che resiste. Può leggermente sgretolarsi ma non crollerà mai. Almeno finchè non arriverà un tifone. Allora tutto cederà. Nemmeno le speranze e le illusioni lo salveranno.
E lei ora temeva quel tifone. Era riuscita a sopportare i suoi silenzi, i suoi cattivi umori, il suo voltafaccia. Ma sapeva che non avrebbe mai sopportato il suo rifiuto. Il suo cuore viveva solo per quello. Viveva solo per lui. Chiuse gli occhi. Appoggiò la testa alla sua schiena. Assaporò il suo odore. E decise. Finchè la tempesta non sarebbe arrivata, avrebbe continuato a guardare il cielo dal suo scoglio. E sarebbe stata felice.
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herik82.
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Bella idea.
Ho letto dei passaggi veramente belli, evocativi.
Questa è la fine del primo capitolo del romanzo a cui mi sto dedicando. Obbiettivamente non è niente di speciale, il fatto è che morivo dalla voglia di partecipare a questa discussione e che volevo farlo con qualche cosa che sento mio attualmente, non con vecchi stralci pescati a caso dal passato.CITAZIONE“Abbiamo perso.” dissi a Wong mentre indossavo frettolosamente il cappotto e i guanti.
“Fa niente, ci riproveremo la prossima volta.” alzò le spalle continuando a pulire i piani di lavoro.
Salutai e me ne andai.
Uscire fuori al freddo fu una liberazione, come quando l'acqua calda trascina via lo sporco e la stanchezza di tutta una giornata dalla pelle.
Qualcuno se ne andava in silenzio come me, altri barcollavano urlanti, ancora eccitati.
Nella mia auto mi presi qualche istante per rilassarmi, avviai il motore, i Led Zeppelin ricominciarono a esibirsi per me; solo per me suonavano Over The Hills And Far Away, la mia giornata era finita, ero di nuovo solo.
Edited by herik82 - 30/1/2012, 15:21. -
All my life.
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Mi è piaciuto molto il testo di herik82.
La frase che prediligo tra i miei (pochissimi) racconti è questa:CITAZIONEIn quel luogo poco importava del passare del tempo, il percorso era così breve che il tempo a disposizione per lasciarsi conquistare non bastava.
Edited by All my life - 12/2/2012, 00:23. -
.CITAZIONEIl casco di Sahira, tenuto in piedi dal fucile innestato a terra come una lapide, riflesse quella luce sanguigna dandole una colorazione ancora più cupa. Comprendendo che la tregua era finita, Mikael recuperò da terra il suo casco e se lo calò sul capo.
La visiera trasparente venne attraversata da una onda scura e si polarizzò divenendo nera come il cielo che aveva sopra alla testa. Tutti i presenti fecero lo stesso gesto, mettendosi i caschi e polarizzando le visiere.
Senza più distinzioni tra loro, resi identici dall'avanzata corazza che indossavano e dalla visiera scura, i paracadutisti orbitali lasciarono la pira, condotti dal loro capitano lungo la direzione per la strada.
Ombre dalle tinte fosche e dai visi pieni di gelida rabbia. In caccia, come demoni vendicativi.
Questo pezzo è quello che, tra i testi postati qui, preferisco e sento avere una carica emotiva a me molto cara: la fratellanza e lo spirito di sacrificio.
Viene da un raccontino auto conclusivo su alcuni soldati che eseguono un rito funebre ad una loro compagna caduta in azione. Attorno a loro il mondo sta finendo, non hanno più cibo o acqua, però trovano il modo di fare una pira e di cantare qualcosa. Al termine del momento di raccogliemento, quegli uomini e quelle donne si rimettono i caschi, tornano ad essere soldati, anzi ombre grigie, e si avviano verso il loro destino.. -
Shadowake.
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questa parte del racconto mi piace particolarmente, dimostra che anche quando tutto intorno a te brucia non devi mai lasciarti abbattere il morale, inoltre mi fà sempre tornare il sorriso quando sono nervoso
<<spero di poter scendere presto da questa fetida creatura e di farmi una doccia>> brontolò Madur tra sè,<<sei sicuro che sia la viverna ad avere un cattivo odore>> lo schernì Kansas intento a mangiare un pezzo pane,<<vai al diavolo Kansas!>> rispose lui senza alzare lo sguardo dalla sua bisaccia<<per di più ho pure finito le scorte di cibo bah>>,<<non avresti dovuto abbuffarti in quel modo la scorsa sera a cena>>. <<sono tre giorni che viaggiamo su queste bestiacce e ci siamo fermati soltanto due volte, mi sono stufato di questa "cosa" il suo battito di ali mi rende nervoso non riesco neanche a pensare>> <<il che è un bene>> rispose Kansas stuzzicandolo ancora una volta<<passamene un pezzo dannazione invece di rompere>> Madur indicò il pezzo di pane che Kansas aveva in mano<<dici questo?>> Kansas fece penzolare il pane rimasto sopra al vuoto che li separava dal terreno<<non pensarci neanche>> lo avvertì serio Madur<<vediamo come te la cavi in sella a quella "cosa">> Kansas lasciò andare il pane, Madur gli gettò in faccia un'occhiataccia prima di gettarsi in picchiata in sella alla viverna, Kansas si sporse dal bordo della sua cavalcature per assistere alla scena<<bhe almeno così ha finito di brontolare, sono due ore che andava avanti>> si disse seguondo il compagno con lo sguardo, la viverna scendeva rapida in picchiata seguendo gli ordini che Madur gli dava mentalmente grazie al suo amuleto dell'anima, la creatura chiuse le ali per prendere velocità finchè non raggiunse il pezzo di pane Kansas era sicuro che lo avrebbe raggiunto la sua intenzione era solo di fare uno scherzo al compagno ma a sorpresa proprio prima che Madur lo afferrasse con la mano la sua viverna alzò la testa fissandolo per un'istante prima di inghiottirlo tutto intero appena a un palmo dalla mano di Madur<<maledetta bestiaccia!! io ti faccio a pezzi e ti mangio questa sera!!>> imprecò il ragazzo battendo i pungi sul dorso della cavalcatura, Kansas non riuscì a trattenere le risate era persino più divertente del suo scherzo
scusate la forma ma non l ho ancora riguardato questo capitolo^^. -
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Questa è di una poesia dedicata a una mia amica a me molto cara e narcisisticamente è una delle mie preferite :-) CITAZIONEΑλέξιας significa
aiuto e difesa dell’uomo;
ma in un linguaggio di
silenzi ed empatie
di sorrisi e lacrime
scriverò il tuo nome
come sinonimo di
Sorella.
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.wondering.
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Questa è di una poesia dedicata a una mia amica a me molto cara e narcisisticamente è una delle mie preferite :-)CITAZIONEΑλέξιας significa
aiuto e difesa dell’uomo;
ma in un linguaggio di
silenzi ed empatie
di sorrisi e lacrime
scriverò il tuo nome
come sinonimo di
Sorella.
Perdona la mia ignoranza, cosa significa letteralmente quella parola in greco?. -
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Viene dal greco Alékso, che significa "proteggere, aiutare". Alessia / Αλέξιας significa infatti "Colei che protegge" ;-) . -
.wondering.
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Grazie! E' molto dolce e bella quella poesia .