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ƒelix
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Lei si chiama Francesca, ha la mia stessa età ed è la solita ragazza bellissima che piace a tutti.
Io, invece, sono solo Filippo, quello un po' cicciottello che è il buffone della classe.
E' piombata nella nostra classe quest'anno, perché dov'era prima non le piaceva.
Tutto, e dico tutto, è filato dannatamente bene all'istante: lei è simpatica, socievole, e non ha avuto alcun problema ad integrarsi nella classe, benché siamo già al terzo anno di liceo. E, tra noi, è stata subito una splendida amicizia.
Colma di giochi, di sorrisi, di scherzi, di cavolate.
E, anche se ho sempre sentito qualcosa tra noi, come una piccola scintilla misteriosa che ogni tanto legava le nostre anime in qualcosa di più di un'amicizia, non ci avevo mai fatto molto caso.
Poi, il giorno di una gita scolastica di qualche giorno fa, lo ricorderò sempre come l'inizio di ciò che ora, in questo momento, mi sta torturando dentro. E' successo che siamo stati molto vicini, fra coccole e smancerie varie. E, stavolta, al diavolo, quella cavolo di scintilla si sentiva... eccome, se si sentiva.
Dopo qualche giorno che non ci eravamo visti, mi dice che spera che da quel giorno, tra noi, non sia cambiato nulla. Io le chiedo di spiegarmi meglio, e lei afferma di aver sentito qualcosa, e di essere estremamente confusa.
La mattina dopo, a scuola, ne parliamo, e lei mi spiega che io le piaccio ma che è tuttavia devastata dalla confusione, dato che nella sua vita c'è un altro ragazzo: uno che non conosce da molto tempo, ma con il quale aveva già iniziato a costruire qualcosa. Perciò, io le dico che non la voglio mettere sotto pressione: starò fermo e - più o meno - senza parlare fin quando non avrà chiarito un po' di idee.
Da quel momento in poi, giuro che per me è stata una corsa attraverso il paradiso e l'inferno.
E' tutto un susseguirsi di coccole, di continui riferimenti ai nostri sentimenti e di frasi vagamente romantiche. Dopo qualche sera mi dice che ha persino capito di non volere stare con lui, ma con me. Ed io, come uno sciocco, cado fra le braccia del nemico più temibile: la fantasia. Volo lontano, m'immagino scene lussuriose e dense di gioia e di felicità... che sciocco.
Poi, Sabato. Sabato, (oggi), avremmo dovuto vederci, parlare di noi, proprio perché questa mi mattina mi aveva detto che con lui si era presa una pausa. Ed ecco che i genitori non possono accompagnarla, che non possiamo vederci, e in un attimo mi sento male... come se fosse solo quello.
Allora le dico che, comunque sia, se le notizie di cui vuole discutere sono negative, non è necessario fare l'impossibile per vederci: così, ne parliamo in chat.
Io e lui '''abbiamo preso una pausa'', è vero: sta malissimo per me, io ci tengo a lui ma non sto male. Ho realizzato una cosa, comunque, che nella mia vita non voglio nessuno per ora. Quando ti ho detto che mi piacevi, anzi, che mi piaci, perché tuttora è così, non mentivo... però ho ragionato molto e... non possiamo essere piu di semplici amici. So che per un motivo o per un altro la storia non funzionerà (sicuramente per colpa mia) e ancora devo capire come abbiamo fatto a prova qualcosa de piu da quel giorno, cioè, è stata una canzone o semplicemente perché ti ho abbracciato e ti sono stata piu vicino in quel momento?Secondo me potrebbe essere una cotta momentanea per entrambi che con il tempo tenderà a diminuire....
e, da qualche parte, dentro di me, ho sentito qualcosa spezzarsi.
Era STAY, la nostra canzone, degli HURTS. Dannatamente malinconica. Dannatamente romantica
Ed era anche EVELYN, sempre degli HURTS. Anch'essa, di una drammaticità devastante.
Ora, invece, sarà solo un ricordo che brucerà dentro di me e farà di me un uomo debole.
Quest'oggi stesso, ha continuato a ripetermi di non vedere l'ora d'incontrarmi e di parlarmi, ed era felice. Ero felice.
Ora non più, invece.
Non mi è rimasto nulla, perché mi sono ucciso da solo.
E qui, tra un viso rigato di lacrime e una sigaretta consumata, dipingo queste parole, che mi lasciano un tuffo al cuore: a quell'amico che, dopo tanto tempo, pensavo di poter di nuovo abbracciare.
Ma mi sbagliavo.
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Felix, in questo campo non sono forse la persona migliore per dare consigli, però ti dico di non avere fretta.
Ha cambiato idea più di una volta, di questi tempi, questa ragazza, stando a quanto ho capito. Dunque perché pensi che non cambierà idea a proposito di quello che ti ha detto oggi?
Non arrenderti, ma allo stesso tempo non essere soffocante con lei! ^^. -
ƒelix .
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No, non ha cambiato idea, questi giorni. Mi ripeteva che voleva stare con me, ci divertivamo... perfino questa mattina, come dei matti.
Poi, a distanza di poche ore, come se il passato nemmeno esistesse, afferma di aver capito di non volere nessuno, mentre io, sciocco, mi ero già costruito un piccolo castello di sabbia, solo per noi due.
Dopo tanto tempo, dopo tanto fottutissimo tempo, forse era di nuovo il momento di amare, per me. E invece... no. Come sempre.. -
ƒelix .
User deleted
Red... avevi ragione tu.
Dopo quella volta non ci siamo più sentiti, oggi non sono andato a scuola. Poco fa, peró, mi contatta, e dice di volermi parlare.
Cosa dice?
...
"E se ci provassimo?"
Io... veramente, non so più che dirle. Lascio trascorrere del tempo, e lei mi ribadisce che io le piaccio, e che aveva soltanto paura. Ora, invece, ha paura di perdermi.
Io, amareggiato, le dico che non deve prendermi in giro solo perché magari io potrei comportarmi non più come quello di una volta, e che deve essere sincera fino in fondo.
Continua a ripetere che le manco molto... al che io, distrutto, le dico di smetterla. Tanto, se continuiamo a parlarne così, non arriveremmo mai ad una conclusione... perció dobbiamo vederci quanto prima e chiarire una volta per tutte. Lei concorda.
...
non ce la faccio più. DANNATO AMORE.. -
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Ehi, Felix, io ho sempre ragione!
Scherzo, ovviamente! ^^
Il mio consiglio è solo uno: dato che non sono dentro la tua testa e dentro al tuo cuore non posso dirti quello che devi fare, fai semplicemente quello che ti senti, che ti viene da dentro. Credo che sia quella la cosa migliore da fare. :-). -
Pleiade del cielo .
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IO credo che anche se fa male non ti è andata molto male. Ora hai la certezza che doveva finire così, che l'avete vissuto il vostro momento ma che il destino non ha riservato niente per voi. Sarà un ricordo, e tale deve rimanere, andare avanti è la cosa più difficile da fare ma anche è quella che ti da più valore, facendo ciò dimostri di essere forte. Questi sono i rischi di mettersi in gioco nella vita. Hai amato, e hai perso. Preferivi vivere con i ma.. e i se?? NON credo. Sai che non sarà l'unica, sai che non sarà facile ma pian piano avrà meno importanza. Non ti parlo per esperienza, a me non è mai capitato.. ma il dolore che ho provato quando sono stata obbligata ad allontanarmi a una persona,che ricambiava, è stato troppo. Avrei mille volte preferito sapere che non era più come prima, ma perchè lo aveva deciso uno di noi. Hai avuto un bel momento di felicità e piacere? La vita è lunga e ce ne saranno in serbo altri per te, di momenti così, migliori e VERI. .
STAY... WITH ME, EVELYN |
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