Gli ostacoli dello scrittore

Domani è un altro giorno...

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  1. Hilvia!
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    Domani è un altro giorno



    Molti forse non lo considerano un ostacolo nel corso della stesura di una storia, ma secondo me, invece, è una gran bella gatta da pelare.
    Cosa esattamente? Quello strano fenomeno che ti porta a dire: "No, dai, oggi non ho tanta voglia di scrivere, posso fare altro, mi metto domani e sul serio, lavoro sodo e scrivo due pagine". Forse in maniera un po' diversa, ma credo che sia capitato a qualcuno di voi di "rinunciare" a scrivere perché convinti che oggi o domani non faccia tanta differenza.
    E invece sì (e purtroppo), la differenza la fa.
    Non vi è mai capitato? Lo dici una volta, poi domani diventa oggi e si rimanda tutto al nuovo domani, così, in un circolo infinito di "prossimamente"; il problema? Quando si penserà di finire la propria storia se non la si scrive?
    A meno che non vogliate spendere un botto di soldi per il simpatico programma "io detto e il computer scrive", bisogna usare le mani per buttare giù le parole, sia su carta che su computer. Le tentazioni, però, sono tante e insidiose.
    Che fare allora?
    Scrivere.
    Che novità, vero? Eppure è così: se si vuole andare avanti, l'unica è proprio mettersi lì a scrivere, volenti o nolenti.
    C'è qualcosa di quasi magico, secondo me, nella scrittura: quando cominci non vorresti finire mai. E' proprio questo il problema: non tanto continuare a scrivere, ma iniziare.
    Un trucco? Scegliete una frase, qualche parola che vi piaccia particolarmente e che, ovviamente, dovrà essere legata all'ultimo pezzo che avete scritto. Poi, mettetevi tranquilli: da soli, lontano dalla televisione e con internet staccato, e buttatevi a capofitto nel vostro mondo. Non preoccupatevi se non scrivete in maniera sublime: tornerete a guardare il tutto in un secondo momento.
    Perché, dopotutto, è scrivere qualcosa, la cosa più importante.
     
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  2. Daniel Wilkinson
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    CITAZIONE
    io detto e il computer scrive",

    Nooooo! o.o Esiste veramente? :D
    Scherzi a parte, conocordo con tutto quello che hai detto e mi sono piaciute soprattutto le ultime righe:
    CITAZIONE
    Scegliete una frase, qualche parola che vi piaccia particolarmente e che, ovviamente, dovrà essere legata all'ultimo pezzo che avete scritto. Poi, mettetevi tranquilli: da soli, lontano dalla televisione e con internet staccato, e buttatevi a capofitto nel vostro mondo. Non preoccupatevi se non scrivete in maniera sublime: tornerete a guardare il tutto in un secondo momento.
    Perché, dopotutto, è scrivere qualcosa, la cosa più importante.

    :)
     
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    A meno che non vogliate spendere un botto di soldi per il simpatico programma "io detto e il computer scrive", bisogna usare le mani per buttare giù le parole, sia su carta che su computer. Le tentazioni, però, sono tante e insidiose.
    Che fare allora?
    Scrivere.
    Che novità, vero? Eppure è così: se si vuole andare avanti, l'unica è proprio mettersi lì a scrivere, volenti o nolenti.

    Non sono d'accordo.
    Secondo me scrivere è una cosa che dobbiamo fare solo se ce lo sentiamo dentro veramente.
    Quando non abbiamo voglia di scrivere non dobbiamo costringerci a farlo. Le cose fatte controvoglia sono quelle che in genere riescono peggio e, quando nessuno ci obbliga a farle, non dobbiamo essere noi stessi a costringerci.

    Almeno secondo me. ;)
     
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  4. Hilvia!
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    Non è la mancanza di cose da scrivere e nemmeno la voglia, più che altro è la pigrizia, che ci dice: "Posso, ma uff, sai che rottura...".
     
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    Non è la mancanza di cose da scrivere e nemmeno la voglia, più che altro è la pigrizia, che ci dice: "Posso, ma uff, sai che rottura...".

    Ah, ho capito!
    Questa diciamo che non è una gran bella cosa, quando capita! :D
     
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  6. Deitra
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    CITAZIONE
    "No, dai, oggi non ho tanta voglia di scrivere, posso fare altro, mi metto domani e sul serio, lavoro sodo e scrivo due pagine".

    Questa sono ioXD
     
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  7. Hilvia!
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    *Alza la mano rendendosi colpevole*
    E' una brutta bestia, bisogna ricorrere a metodi subdoli per sconfiggerla...
     
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  8. Deitra
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    A che metodi ricorri?
    Io invece quando mi capitano quelle giornate pigre rinuncio a scrivere, per recuperare il giorno dopo o quando mi va :-)
     
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  9. Hilvia!
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    O mi metto proprio là a scrivere, e non ci sono per nessuno, oppure ingaggio qualcuno per rompermi ogni giorno le scatole chiedendomi se ho scritto e cosa... A volte funziona... ^_^
     
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    Docente ordinario di Filosofia e Comunicazione digitale presso il Cape Coral College

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    Io quando scrivo lo faccio perché un racconto lo sento, come una massa informe che è dentro di me e preme per essere modellata e uscire fuori...
    Ogni cosa che scriviamo è parte di noi e come tale dobbiamo sentircela dentro, prima di scrivere e lasciare le cose a metà...
    Il vero scrittore, secondo me, mette un pezzetto di sé stesso in ogni libro che scrive, in ogni frase che finisce, in ogni singola parola, sillaba o lettera che usa; scrivere non deve essere una costrizione, secondo me, ma deve essere un piacere, un modo per sentirci liberi dai problemi e, talvolta, dalla vita stessa che ci opprime con scelte, doveri, obblighi...
    Quanndo scrivo un racconto io cerco per esempio di soffermarmi sulla fragilità umana non perché è uno sitle "figo" o "facile e rapido", ma perché io sento di riuscire a fare un'opera in quel modo, libero, anziché realizzare una fiaba con principe, principessa e drago...
    Quindi secondo me lo scritore, prima di poter scrivere, deve sentire dentro di sé il racconto o il libro, non costringersi a farlo...
     
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  11. Terry78
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    anch'io faccio parte della lunga schiera di chi rimanda a domani, perchè oggi non ho voglia.
    Però... per me dipende moltissimo dal blocco dello scrittore. Quando mi attacca questo blocco è finita (almeno per me), la pagina è totalmente bianca. Sarebbe inutile stare lì davanti al pc col foglio davanti mentre il cursore lampeggia aspettando che una sola parola venga battuta. Quindi, preferisco di gran lunga rimandare a tempi migliori (ad esempio, quando si sblocca il blocco dello scrittore) per scrivere, anche se non è che sto bella tranquilla, mi rendo conto che è tempo perso quando la storia non va avanti, ma contro la pagina bianca c'è davvero purtroppo ben poco da fare... :crybaby:
     
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  12. Taminia
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    Io attacco in questi casi le musiche di un videogioco.
    Non so parlando ovviamente di musichette del tipo ta-ta-ta-ta, ripetitive e fatte col pc, ma alcuni hanno una colonna sonora veramente bella e varia. Scelgo il brano più adatto alla scena e scrivo.
    Altra cosa: non lascio mai stare una storia a fine capitolo o paragrafo, mai.
    Ho difficoltà a riprendere il filo.
    Lascio stare la storia in momenti che reputo interessanti, ed evito blocchi vari.
     
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11 replies since 3/1/2011, 17:31   126 views
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