La storia giusta

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  1. Hilvia!
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    La Storia Giusta



    Non è certo facile scrivere una storia, non pensate? Ci si trova di fronte a una serie infinita di problemi, e questi appaiono subito; primo fra tutti, il grande dubbio: "Sarà la storia giusta?".
    Quante volte, purtroppo, ho iniziato una storia che poi ho abbandonato strada facendo! E' sempre un peccato, perché tra quelle righe c'era sempre una seppur minima traccia di me, sono cresciuta scrivendo quelle parole. Non ho mai finito una storia, anzi, non sono mai arrivata neppure a metà di essa.
    Eppure...
    Eppure, adesso ho tra le mani una nuova storia, e qualcosa mi dice che questa potrebbe essere la volta buona. Perché dico questo? Beh, soprattutto per un motivo: è da un mese che ce l'ho in mente, e i due pensieri che mi hanno sempre fatto abbandonare le storie non mi tormentano ancora. Quali sono? "Questa è una storia troppo banale, poco originale, monotona e noiosa" e "Lascia perdere tutto e trova un'altra storia". Incredibilmente, inoltre, non ho ancora trovato il finale. Il mio più grande problema è il fatto che mi viene in mente prima il finale che l'inizio, proprio l'ultimo pezzettino da scrivere nel libro. Forse qualcuno lo troverà un bene, ma per me non lo è: mi concentro talmente tanto sulla parte finale che poi trovo tutto il resto banale e lascio perdere.
    Sì, questa potrebbe essere la volta buona: non mi sento nemmeno troppo poco esperta per affrontarla, credo sia un bene! E non da ultimo, la storia riesce ad aspettare, senza correre veloce, è in stand-by, in attesa che definisca per bene i dettagli, i particolari; se non è questa la storia giusta per me...
    Penso che ognuno di noi, momentaneamente, ha tra le mani la sua storia giusta, ma nessuno sa se lo è veramente, nemmeno io. Che consiglio posso dare? Beh, credo che la storia "giusta" sia quella che cresce pian piano, e tu non rimani mai indifferente; è una sorta di innamoramento, non una cotta passeggera, ma qualcosa che rimane, stabile e duraturo, e tu non vedi l'ora di metterti lì, non solo a scrivere, ma anche a immaginare tutto il resto.
    Una storia non è solo quello che si ritrova poi nelle pagine di un libro, ma anche il contesto, ciò che inventiamo noi. Io, per esempio, preferisco scrivere fantasy, e quindi la preparazione, il contesto sono molto importanti, soprattutto se inventi un mondo parallelo, con delle specie proprie e altre cose affini. Credo che, per chi scrive fantasy, un elemento per capire che la storia può avere un futuro è il fatto che si tende a usare tanta fantasia, creare un passato, personaggi, paesi e altro.
    Che cosa posso dirvi, gente? Trovare la storia giusta, quella che avrà termine, non è facile, anzi, è quasi trovare un ago in un pagliaio; eppure, bisogna secondo me portarle avanti tutte, perché qualcosa ti piacerà sempre, qualche elemento lo si può riutilizzare per qualche altra trama. Chi lo sa? La storia perfetta potrebbe essere un insieme di tutte quelle scritte in precedenza.
    Non scoraggiatevi gente, e ripetetevi: pazienta, ma continua a sperare...
     
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  2. Storm Eden
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    Wow! :) Mi hai commossa! xD No, sinceramente: davvero utile e veritiero! :) :)
     
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    Quello che vi chiedo, però, è di non rispondere a questa discussione almeno fino al mio prossimo messaggio; diciamo che questo sarebbe più un avviso di inizio, il "Lavori in corso".

    dato che hai già inserito il messaggio successivo, direi di incominciare.


    CITAZIONE
    Mi sembrava una buona idea scrivere quale è il nostro, spiegare come affrontiamo una determinata tematica (ad esempio: i personaggi, lo scorrere del tempo...), ma anche cose che non riguardano la scrittura in sé (primo fra tutti credo che ci sia il blocco).

    Dunque, vediamo un po'....
    Difficile spiegare come scrivo. Perché in questo campo mi sento caotica per natura ed è difficile trovare, tra le decine di cose che ho scritto, qualcosa che abbia avuto un'origine identica a qualcos'altro.
    Diciamo che mi concentro sul genere medio/lungo (dalle 60-70 alle 100-120 cartelle su Word o Open Office - per i poco informati: cartelle = pagine). E che ci sono due blocchi ben distinti:
    - quello che scrivo fin dall'inizio con tanto di schema dei capitoli (che ovviamente revisiono un po' nel corso della scrittura, specie se si tratta di qualcosa per cui impiego mesi)
    - quello che scrivo di getto (in genere per queste cose non ci vogliono mesi) e per cui ho in mente una trama di base che subisce più modifiche nel corso del tempo
    Nell'epoca in cui scrivevo essenzialmente soltanto gialli (adesso scrivo anche e soprattutto drammatici - frase fatta: adesso è da una vita che non metto insieme qualcosa di concreto, a parte per un breve periodo agli inizi dell'estate), spesso mi capitava di iniziare tutto nel modo più confusionario dei modi, magari nel primo capitolo facevo morire qualcuno e non avevo ancora la più pallida idea di chi mettere come colpevole!!! XD (però tutto sommato non sono neanche quelli che sono usciti peggio).

    Per quanto riguarda i personaggi... beh, diciamo che il mio hobby è inventare personaggi. Non potete immaginare quanti personaggi ho inventato nella mia mente e mai messo su carta... Soprattutto qualche anno fa capitava che, prima di addormentarmi, mentalmente mi mettevo a inventare personaggi e a inventare delle storie su di loro. Alcuni sono rimasti intrappolati nella mia mente. Altri invece li ho messi su carta, inventando per loro delle storie che magari erano completamente diverse da quelle mentali. Credo di avere un enorme quantità di personaggi intrappolati nella mia testa che forse difficilmente ne usciranno.
    Oppure, per quanto riguarda "All'ombra del sesto senso" (che ho pubblicato nella sezione Romanzi), ho ripreso i personaggi di una vecchia storia similare scritta tra i 14 e i 16 anni e poi accantonata (anche se già completata) perché piena di incongruenze. Insomma, in quel caso è stato una specie di remake, e credo di avere scritto quel remake per il mio attaccamento a quei personaggi. Ora che ne sto scrivendo una sorta di sequel (anche qui è una frase fatta: sia chiaro che non tocco la cosa da circa sei mesi) e, avendo dovuto inserire anche qualche personaggio nuovo, la cosa mi è risultata più difficile.

    Tempistica... qui non ho troppi problemi. Quando inizio una storia generalmente so già se voglio scrivere qualcosa che sia ambientato in un periodo ristretto (es. un paio di mesi) oppure lungo (anni) oppure più periodi ristretti (es. con un flashback in mezzo - una delle cose che preferisco nell'ambito del drammatico, per tirare fuori qualche vecchia storia sepolta su qualche personaggio).

    E ora veniamo al blocco... Come lo gestisco? Personalmente diciamo che non lo gestisco. O meglio, lo prendo come un dato di fatto. Non ho voglia di scrivere? sto per ore a guardare una pagina bianca (un monitor bianco, sarebbe meglio dire)? Al giorno d'oggi mi sono accorta che, contrariamente a quanto credevo in passato, non è un vero problema. Non dobbiamo costringere noi stessi a scrivere quando non ne abbiamo voglia o non ne abbiamo l'ispirazione. E soprattutto, se anche abbiamo voglia di scrivere, non dobbiamo sforzarci di scrivere quello che "dovremmo scrivere". Scrivendo per hobby non ha importanza se ci mettiamo un mese o un anno a scrivere la nostra storia. L'importante, almeno secondo me, è scrivere quando ne abbiamo voglia e quando sentiamo - per ricollegarci al tema di storia giusta - che quello he abbiamo come obiettivo di scrivere è la storia giusta da scrivere in un certo momento.

    Spero che mi abbiate capita, che il mio intervento non sia stato inopportuno (dopotutto dovevamo raccontare come avviene la ricerca della "storia giusta" a livello personale) e soprattutto che non sia stato troppo lungo. Spero che possa essere stato utile a qualcuno! ^^
     
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  4. Hilvia!
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    Storm, non vorresti raccontare la tua esperienza?
    Princess Miloue, grazie mille del tuo commento! Beh, sì, in teoria era solo per la storia che noi riteniamo giusta, ma va comunque bene; se nei prossimi temi ti rendi conto di non aver detto qualcosa, aggiungi pure...
     
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    Princess Miloue, grazie mille del tuo commento! Beh, sì, in teoria era solo per la storia che noi riteniamo giusta, ma va comunque bene; se nei prossimi temi ti rendi conto di non aver detto qualcosa, aggiungi pure...

    Ah, okay!!! ;)
     
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    CITAZIONE (Princess Miloue @ 7/10/2010, 15:57)
    Dunque, vediamo un po'....
    (dalle 60-70 alle 100-120 cartelle su Word o Open Office - per i poco informati: cartelle = pagine).

    Temo che tu appartenga alla categoria de "i poco informati". :cry:
    Una cartella editoriale (in Word e in OO sono - solo -pagine), non ha nulla a che fare con le pagine di Word. La voce "cartella" di Word si riferisce ad un file parallelo, che puoi richiamare a piacimento ma che tuttavia risiede nel medesimo file).
    La cartella editoriale è composta da 1800 caratteri, spazi inclusi.
    Una cartella per pagina la ottieni soltanto se scrivi in Times New Roman a 18 punti (enorme). :woot:
    Gran parte (quasi tutti) scrive con la font a 12 punti, quindi in due sole pagine più tre righe, ci sta la bellezza di 5 cartelle editoriali (quelle che ci riguardano da vicino). :P :offt:
     
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    :offt: Quoto perfettamente Axum. Per scoprire quante cartelle hai fatto, poi, basta andare a "conteggio parole" e dividere il numero delle battiture spazi inclusi per 1800. E poi esce il numero delle cartelle! :) :offt:
     
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  8. Deitra
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    Credo che qualsiasi storia potrebbe essere quella giusta.
    Il tutto dipende da... noi.
    Dipende da quanto crediamo in noi stessi e nella storia che stiamo scrivendo,dipende dalla capacità che abbiamo nel non arrenderci alle prime difficoltà e sapere andare avanti. Riuscire a portare avanti la storia nonostante gli interrogativi mentali negativi che ci perseguitano.
    Se hai la testa piena di possibili trame porta avanti le storie in cui credi un pelino di più ^_^
     
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    Temo che tu appartenga alla categoria de "i poco informati".
    Una cartella editoriale (in Word e in OO sono - solo -pagine), non ha nulla a che fare con le pagine di Word. La voce "cartella" di Word si riferisce ad un file parallelo, che puoi richiamare a piacimento ma che tuttavia risiede nel medesimo file).
    La cartella editoriale è composta da 1800 caratteri, spazi inclusi.

    OK, dopo essermi fidata di quello che leggo in internet ho fatto l'ennesima figura di m****!!! ^^

    comunque intendevo pagine, scritte in carattere 12 (Verdana o Comic o Courier New, dipende dalle volte...)
     
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  10. strega.salamandra
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    io mi affido completamente al caso. Solitamente mi immagino la storia in testa, come se stessi proiettando un film mentale; ricreo i personaggi alla perfezione e parto con una idea di base (solitamente molto approssimativa) e creco di riportare su carta quello che ho in testa.
    Il resto viene da se, mano a mano che scrivo la storia prende forma. Anche se a dire il vero non sono mai riuscita a portare a termine assolutamente NULLA :D
     
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    Il resto viene da se, mano a mano che scrivo la storia prende forma.

    anche a me molto spesso avviene così... diciamo che quando mi faccio uno schema fisso lo sento un po' come percorso obbligato.
     
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  12. Hilvia!
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    Io invece comincio ad apprezzare l'organizzazione di una storia. Non troppo ferma, ovvio, ma dei punti che mi aiutano sono ormai essenziali...
     
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    Non troppo ferma, ovvio, ma dei punti che mi aiutano sono ormai essenziali...

    forse sono stata male interpretata, non intendevo dire che tiro fuori tutto dal nulla, ma che, diciamo, un minimo di schema ce l'ho, anche se molto libero ai cambiamenti.
     
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  14. Hilvia!
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    Non troppo ferma, ovvio, ma dei punti che mi aiutano sono ormai essenziali...

    forse sono stata male interpretata, non intendevo dire che tiro fuori tutto dal nulla, ma che, diciamo, un minimo di schema ce l'ho, anche se molto libero ai cambiamenti.

    Io invece lo facevo spesso... Quindi adesso preferisco scrivermi prima i principali passaggi, anche perché rischio di dimenticarmeli. :lol:
     
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    Sì, infatti, lo scopo primario della progettazione a blocchi consiste nella cattura (appunti) di immagini che potremmo dimenticare facilmente.
     
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33 replies since 5/10/2010, 16:32   314 views
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