STRUTTURA - Il Capoverso in narrativa

Che cos'è e come si usa

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Editor

    Group
    Member
    Posts
    5,138
    Scrittore
    +13
    Location
    Verona

    Status
    Offline
    Carissimi,

    il capoverso è un tema che mi sta a cuore perché ho notato che non molti sanno cos'è o come funziona, né quando deve verificarsi.

    Se me lo concedete, mi inventerò, di sana pianta, un testo per spiegare l'uso del capoverso.

    Come tutti sappiamo, il susseguirsi degli eventi, in un racconto o in un romanzo, concretizza un viaggio attraverso uno o più segmenti di tempo.
    I segmenti narrativi possono riguardare anche tratti che stanno nel contesto temporale specifico oppure in quello generale e che, tuttavia, affrontano fatti differenti (altri personaggi, storie evocative, eventi simultanei ecc).

    Un capoverso (altro non è che un nuovo tratto che inizia con un accapo e un eventuale rientro (tasto Tab)) si verifica:
    -durante le varie, distinte, fasi temporali del segmento - narrativo - totale.
    -ad ogni novità assoluta. Ad esempio: alla presentazione di un nuovo personaggio.
    -quando cambiamo argomento contestuale.

    Nel capoverso successivo dev'esserci "qualcosa di nuovo", sia che concerna il tempo e sia che la novità riguardi il contesto totale.

    In un nuovo capoverso possiamo permetterci riferimenti al già detto, che siano brevi o accennati, meglio se semplicemente allusivi. Nessuna ripetizione, di quanto abbiamo già scritto prima, dovrà trovarsi in un nuovo capoverso, fatta eccezione per gli eventuali tratti anaforici.

    Va da sé: anche in narrativa il capoverso contempla i rientri, tipici dei testi commerciali, giornalistici, pubblicitari, formali et similia.

    Lancio l'esempio, scrivendo dapprima il testo tutto attaccato:

    ~~~~~~~~~~~~~~~

    Era nato a Parigi, ma quando ebbe diciannove anni si trasferì a Londra. Il ragazzo voleva diventare uno scrittore, e così iniziò col frequentare i circoli culturali. Conobbe molte persone, tutte diverse. Più tardi, nel 1902, conobbe l'amore. Lei, un angelo in terra, lo rese felice. A Gerard bastava la sua presenza; Kathryn era tutto. Sei mesi dopo l'incontro, i due parlarono di matrimonio: risero, subito e convinti, senza dar peso a quella sciocca idea. Non si immaginavano in un'unica abitazione e tantomeno nei ruoli di potenziali genitori. Volevano vivere l'esistenza dell'artista poiché lei dipingeva. Un giorno come un altro scoprirono un angolo della città in cui si accumulava il calore che proveniva da una finestrella. L'odore era inconfondibile e realizzarono: «Lì dentro c'è una panetteria !» Lì giocavano e fantasticavano ogni venerdì. Passò il primo anno, e i due si amavano sempre di più; stavano incarnando la più dolce delle malattie da cui si possa rimanere affetti. Gerard raccontava a Kathryn i suoi sogni, e lei assorbiva quei paesaggi mentali con piacere puntuale. Diventarono quel che avevano desiderato; lei ebbe una serie di Personali, lui scrisse ventidue libri di successo. Ora che sono molto anziani, non hanno figli ma si curano vicendevolmente: lui è il padre di Katy, lei la madre di Gerard. A turno si scambiano quei dolcissimi ruoli.

    ~~~~~~~~~~~~~~~



    Ora apponiamo i capoversi laddove occorrono:

    legenda: rosso = inizio capoverso di struttura (meglio dire: di formattazione).

    ~~~~~~~~~~~~~~~

    Era nato a Parigi, ma quando ebbe diciannove anni si trasferì a Londra. Il ragazzo voleva diventare uno scrittore, e così iniziò col frequentare i circoli culturali. Conobbe molte persone, tutte diverse.

        Più tardi, nel 1902, conobbe l'amore. Lei, un angelo in terra, lo rese felice. A Gerard bastava la sua presenza; Kathryn era tutto.
    Sei mesi dopo l'incontro, i due parlarono di matrimonio: risero, subito e convinti, senza dar peso a quella sciocca idea. Non si immaginavano in un'unica abitazione e tantomeno nei ruoli di potenziali genitori. Volevano vivere l'esistenza dell'artista poiché lei dipingeva.
        Un giorno come un altro scoprirono un angolo della città in cui si accumulava il calore che proveniva da una finestrella. L'odore era inconfondibile e realizzarono: «Lì dentro c'è una panetteria !» Lì giocavano e fantasticavano, ogni venerdì.
        Passò il primo anno, e i due si amavano sempre di più; stavano incarnando la più dolce delle malattie da cui si possa rimanere affetti. Gerard raccontava a Kathryn i suoi sogni, e lei assorbiva quei paesaggi mentali con piacere puntuale.
    Diventarono quel che avevano desiderato; lei ebbe una serie di Personali, lui scrisse ventidue libri di successo.
        Ora che sono molto anziani, non hanno figli ma si curano vicendevolmente: lui è il padre di Katy, lei la madre di Gerard. A turno si scambiano quei dolcissimi ruoli.

    ~~~~~~~~~~~~~~~




    Un metodo semplice
    Il capoverso occorre quando:
    -narriamo fatti che stanno in un tempo diverso da quello attuale
    -narriamo o presentiamo personaggi completamente nuovi (rispetto a quelli già creati).
    -cambiamo argomento, in tutto o in gran parte.


    Una regola non scritta, vuole che un capoverso comprenda almeno dieci righe, ma il tutto dipende da "quel che stiamo narrando" e dal "come lo stiamo facendo".
    Dieci righe è, pertanto, una semplice indicazione, non un obbligo.

    Edited by Axum - 2/10/2014, 18:06
     
    Top
    .
  2. Drey
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Molto utlie, grazie mille, fino ad ora non lo sapevo!
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Editor

    Group
    Member
    Posts
    5,138
    Scrittore
    +13
    Location
    Verona

    Status
    Offline
    Grazie Drey !

    La mia prima direttiva è: trasmettere la conoscenza e imparare almeno una nuova cosa al giorno. ;)
     
    Top
    .
  4. Hilvia!
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ecco qui la lezione sul capoverso. Buongiorno professore (uno che almeno di grammatica sa qualcosa...)! :D
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Editor

    Group
    Member
    Posts
    5,138
    Scrittore
    +13
    Location
    Verona

    Status
    Offline
    Grazie per il professore... Sono solo un caporedattore con velleità di insegnamento. Anche qui mi hai letto nel pensiero: l'unica cosa che avrei voluto fare (quand'ero bambino) era l'insegnante.

    Bacio platonico,

    AxumProf :D
     
    Top
    .
  6. Drey
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ho riletto con più attenzione questo articolo. Illuminante, come al tuo solito, Axum.

    DreyFandiAxum, come ti firmi tu ;)
     
    Top
    .
  7. pensierodinamico
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (Axum @ 11/8/2010, 19:22) 
    Grazie Drey !

    La mia prima direttiva è: trasmettere la conoscenza e imparare almeno una nuova cosa al giorno. ;)



    La tua mi pare una buona direttiva... Ho letto fin qui e ciò che ho letto mi è stato utile, grazie.
     
    Top
    .
6 replies since 11/8/2010, 19:06   7995 views
  Share  
.