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.MILLY SUNSHINE: LA PERDIGIORNO
Scheda in costante aggiornamento
Sono nata nel 1988, residente in una piccola cittadina del bolognese, ma ferrarese per metà. Secchiona D.O.C. alle superiori (diploma di perito aziendale- corrispondente in lingue estere, di fatto ragioneria con indirizzo linguistico), in seguito ho studiato economia (sono stata un po' meno secchiona D.O.C. ma non mi posso lamentare), dopo una prima esperienza come segretaria e una piuttosto lunga come addetta all'ufficio di magazzino di una logistica, a partire dal 2023 lavoro nel settore del trasporto internazionale, pianificando trasporti di container su navi cargo.
Da piccola mi facevo tante "fiction mentali" su tante cose, ho iniziato a scrivere racconti in prima elementare (anno scolastico 1994/1995) sulle agende che mio padre riceveva ogni anno come omaggio in cambio dell'iscizione al sindacato. Scrivevo racconti che parlavano di bambine dai nomi strampalati e improbabili generalmente ispirati ai fiori (roba tipo Rosellina e simili), che generalmente non facevano null'altro che prendere buoni voti a scuola e scrivere temi in cui parlavano di pettini, spazzole e mollette per capelli (penso che fosse la mia valvola di sfogo, dato che mia mamma mi faceva sempre la coda).
Successivamente passai al fantasy(?), inventandomi un personaggio che si chiamava Supergirl e che aveva dei poteri magici, circondata da altre ragazze con poteri magici. Se non vado errata la trama era più o meno la seguente: le ragazze hanno poteri magici e tratti somatici stravaganti, tutto il racconto consiste nel descrivere i loro tratti somatici stravaganti e il fatto che vadano tutte a scuola di ballo, ignorando i poteri magici e anche quello che succede a scuola di ballo dato che non so effettivamente come funzioni una scuola di ballo.
Verso gli 11 anni sono passata oltre, inventandomi un gruppo di ragazzine che organizzavano sfilate di moda improvvisate per strada e rivaleggiavano con un altro gruppo di ragazzine che facevano la stessa cosa. Ho anche tentato di scrivere roba che parlava di alieni, ma non concludevo granché. In realtà la maggior parte dei miei racconti non l'ho nemmeno finita.
Alle medie ho continuato a scrivere storie sulle ragazzine che organizzavano sfilate, in cui in realtà le sfilate erano una parte minima del tutto. Poi ho scritto un altro po' di cose, ma era tutta roba molto breve... e soprattutto tutta la mia produzione dell'epoca è scomparsa da anni dentro qualche cassonetto della carta, a parte alcuni pezzi, conservati per ricordo, di una fan fiction scritta con la mia migliore amica, in cui avevamo inserito come personaggi delle celebrità e dei nostri compagni di scuola.
Alle superiori e oltre ho iniziato a fare sul serio e, a parte tanta roba che somigliava alle fan fiction di efp ispirate ai teen drama americani, ma un po' meno in versione teen drama americano perché non ne ho mai guardato uno (a parte un paio di puntate di "Dawson's Creek" dove c'erano 15enni che presenziavano a un ballo scolastico vestiti come se dovessero andare a un matrimonio, combinando fidanzamenti come se fossero stati dipendenti di un'agenzia matrimoniale, ma quelle puntate mi sono bastate per capire che i telefilm che parlano di supereroi mascherati latino-americani a cavallo sono molto più interessanti), ci sono anche alcune cose che si sono salvate, in particolare i miei primi pseudo-aspiranti romanzi.
A pseudo-romanzi e racconti lunghi si aggiungono dei racconti brevi, delle pseudo-poesie, dei progetti accantonati, delle fan fiction pubblicate in altre sedi e un bel po' di altre cose, ma in generale tentare di scrivere romanzi è sempre stata la cosa che ho preferito.
Spesso ambientavo i miei scritti in città immaginarie, perché mi piace costruire l'universo in cui faccio muovere i personaggi, e prediligo l'ambientazione anni '90/ primi anni '00, non tanto perché preferisca quell'epoca a quell'attuale, anche perché la ritengo un'epoca più facilmente "gestibile" dal punto di vista tecnologico. Amo scrivere dialoghi (spesso sono l'essenza di ciò che scrivo), non conversazioni in chat.
Il 29 maggio 2018, giorno del mio trentesimo compleanno, dopo avere completato una delle varie versioni del mio primo pseudo-romanzo, ho deciso di dare il mio addio alla scrittura.
Nel 2021 ho ripreso a scrivere una nuova versione di un mio vecchio progetto. Pensavo sarebbe stato un ritorno temporaneo alla scrittura, ma mi sono rimessa a scrivere sul serio nell'autunno 2022.
"Quindi, Milly Sunshine, vuoi diventare una scrittrice pubblicata?"
No, e non solo perché non mi sento abbastanza brava o motivata. Da ragazzina lo sognavo, ma a quell'età sognavo anche tante altre cose che, ugualmente, ho capito di non desiderare affatto. Non voglio vedere il mio vero nome scritto sulla copertina di un libro. Non voglio che i miei genitori, i miei parenti, i miei amici, i miei colleghi, ecc... leggano qualcosa di mio sapendo che l'ho scritto io. Non voglio tirare fuori una professione da ciò che faccio per svago.
"Ma è la tua passione..."
La scrittura è *una delle mie varie passioni* e, in realtà, negli ultimi anni ho trovato maggiore appagamento personale nello scrivere fan fiction comiche e parodie, piuttosto che nell'impegnarmi per i progetti seri. Aggiungo che tra le persone con cui condivido interessi, gli appassionati di scrittura creativa mi sembrano pressoché gli unici che abbiano mai pressioni affinché cercassi di trasformare quella passione in una professione e la cosa non mi piace molto.
"Perché hai fatto studi economici, se ti piace scrivere?"
La scelta della scuola superiore l'ho basata sulle materie nelle quali andavo meglio e che mi piacevano maggiormente quando andavo alle medie (matematica, inglese e francese), sulla possibilità di studiare tre lingue straniere invece che una o due (il diploma che ho è nello specifico di perito aziendale corrispondente in lingue estere, non so se esista attualmente come indirizzo di studi) e sugli sbocchi futuri (non ero sicura di proseguire gli studi dopo le superiori e, se l'avessi fatto, pensavo che mi sarei iscritta alla facoltà di lingue).
Durante gli anni delle superiori ho iniziato a provare un interesse sempre maggiore per le materie economiche, da cui ne è venuta fuori la scelta del mio percorso universitario.
Anche quando sognavo di diventare una scrittrice, ero consapevole del fatto che non si diventa scrittori dal nulla e che avrei dovuto dedicarmi ad un'altra attività professionale. Ho scelto il mio percorso di studi in parte per vocazione e in parte perché ho preso le decisioni che, nei momenti in cui dovevo prenderle, mi sembravano più sagge. Se potessi tornare indietro rifarei la stessa scelta in termini di scuole superiori e dopo non cambierei facoltà, quanto piuttosto cercherei lavoro subito dopo il diploma.
Inoltre, in tutta onestà, non ho *mai* pensato che frequentare un istituto tecnico potesse minare le mie capacità lessicali. Anzi, sono rimasta abbastanza sorpresa in negativo, una volta che ho iniziato ad avere dimestichezza con gli spazi web dedicati alla scrittura creativa, del modo in cui certi liceali o ex liceali ci bollino tutti quanti come caproni ignoranti e sgrammaticati.
[Biografia aggiornata ad agosto 2023]
Edited by Milly Sunshine - 13/8/2023, 21:24
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"MooNLight" .
User deleted
ma non essere così dura con te stessa! sei una scrittrice eccezzionale e hai fatto passi da gigante!! . -
.CITAZIONEma non essere così dura con te stessa!
A cosa ti riferisci esattamente?CITAZIONEsei una scrittrice eccezzionale e hai fatto passi da gigante!
Grazie mille!!!!!!SPOILER (click to view)Però eccezionale con una Z sola, okay?
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"MooNLight" .
User deleted
"ma qualcosa di migliore" (scusa non so come si fa per citare)
so per certo che migliore di così non si può
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ellemmeci .
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Mai dire mai, mia cara.
Ho scritto da quando ho imparato a tenere una penna in mano (quattro/cinque anni e illustravo pure!).
Poi sul giornale del liceo e dell'università.
Ho scritto giovane sposa, mentre conciliavo casa, ufficio e figlio.
Ho scritto per alcuni quotidiani, professionalmente.
Ora sono in pensione e pubblico il primo romanzo.
Chi l'avrebbe mai detto?
Tu scrivi bene, hai delle storie interessanti: che cosa ti impedisce di provare?
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.CITAZIONEOra sono in pensione e pubblico il primo romanzo.
Chi l'avrebbe mai detto?
Tu scrivi bene, hai delle storie interessanti: che cosa ti impedisce di provare?
Per il momento non me la sento, per vari motivi. Ma non è detto che, tra molto tempo non proverò anch'io... magari quando sarò in pensione (sempre se a quell'epoca esisterà ancora la pensione XD), come hai fatto tu!
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dubhe_kuma .
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Perchè aspettare la pensione?
Guarda che sei molto brava!. -
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Ci sono varie ragioni per cui preferisco aspettare... . -
dubhe_kuma .
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Non volevo essere invadente, sta a te decidere... 
Comunque mi piace come scrivi.. -
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Non ti preoccupare, non sei stata invadente. E' che si tratta di cose di cui preferirei non parlare qui in un topic pubblico a cui chiunque, anche esterno a SN, potrebbe accedere. ^^
Sono contenta che ti piaccia come scrivo.. -
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Indovinate un po'... ho aggiornato la mia Scheda Autore! 
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E indovina un po'? Io l'ho letta XD . -
Athar Neimhidh Delany .
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L'ho letta anch'io!
Mi fa sorridere il fatto che scrivessi tanto di sfilate di moda, dato che nel topic di Forever hai detto che sentir parlare di vestiti ti annoia XD. -
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Almeno me l'hai detto, invece di spiarmi in incognito.L'ho letta anch'io!
Mi fa sorridere il fatto che scrivessi tanto di sfilate di moda, dato che nel topic di Forever hai detto che sentir parlare di vestiti ti annoia XD
Infatti anche a me la cosa lascia alquanto perplessa... tra l'altro descrivevo anche quello che compravano e quanto l'avevano pagato, a volte...
Effettivamente sono un po' scioccata da quello che scrivevo durante l'infanzia. u.u. -
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*Modalità spia* .
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