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Manua.
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Vedo, leggendo qui e anche in altri forum, che c'è un po' di confusione riguardo l'utilizzo degli accenti in qualunque elaborato scritto.
Ho pensato quindi di fare una specie di "lezione" che riassumesse gli errori più comuni.l'accento va messo su...
dà (verbo dare): Mi dà fastidio
dì (il giorno): La sera del dì di festa
è (verbo essere): È stanca
là (avverbio di luogo): vai là
lì (avverbio di luogo): Rimani lì
né (congiunzione negativa): Né carne né pesce
sé (pronome): Chi fa da sé fa per tre
sì (affermazione): Sì, mi piace
tè (la bevanda): Una tazza di tè
l'accento non va messo su...
da (preposizione): Vengo da Bari
di (preposizione): È amico di Marco
e (congiunzione): coltelli e forchette
la (articolo o pronome): La pizza, la mangi?
li (pronome): Non li vedo
ne (avverbio o pronome): Me ne vado; te ne importa?
se (congiunzione): Se torni, avvisami
si (pronome): Marzia non si sopporta
te (pronome): Dico a te!
* Ho visto molto spesso persone scrivere la terza persona singolare del passato remoto del verbo Essere con l'accento (fù)... (O)RRORE!
E' usato spesso il ragionamento per cui, quando c'è il rischio di confondere due elementi omografi, convenga indicare con un accento il verbo. Es. Io dò; la nota Do. In realtà non è indispensabile, perchè non c'è rischio di confondersi: la nostra competenza linguistica innata di parlanti italiani ci impedisce di fraintendere. Ragion per cui, l'errore "fù" è doppiamente sbagliato! Non c'è nulla che possa motivare la decisione di attribuirgli un accento, nemmeno una somiglianza con altri elementi della lingua italiana.
Uno potrebbe obbiettare che l'accento c'è e si sente. Sono d'accordo. L'accento c'è, ma è un accento tonico (che non va indicato con segmenti sovrastrutturali): ogni parola della lingua italiana possiede accenti tonici, che non indichiamo (quasi) mai.
-> Nei casi di ambiguità, quando una parola si distingue da un'altra solo per la diversa posizione dell'accento, può essere utile indicarlo. Per esempio:mi pare che àbitino qui /// è un bell'abitìno
l'àncora della nave /// non è ancóra tornato
* Qui, Qua, Sto, Su... non hanno l'accento finale.. -
ELEMIAH.
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Bella lezione! Grazie Manua! . -
Mennyyy.
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Io fino a qualche tempo fa scrivevo qui con l'accento : D . -
.CITAZIONE (Manua @ 24/2/2010, 16:17)... Ragion per cui, l'errore "fù" è doppiamente sbagliato! Non c'è nulla che possa motivare la decisione di attribuirgli un accento, nemmeno una somiglianza con altri elementi della lingua italiana.
Uno potrebbe obbiettare che l'accento c'è e si sente. Sono d'accordo.
Col tono bonario che tu conosci, dico: ebbene, nel caso di fu, l'accento non c'è poiché, tantomeno, "si sente".
Mi spiego meglio:
prova a pronunciare: fu...
ora pronuncia: fù...
Non cambia (non si sente) un bel niente perché, chi crede di accentare la U, fa una cosa strana: raddoppia la F, emette più fiato, alza anche il volume, fona e... infine... s'illude di aver accentato la U.
Corfù (sto realmente accentando la U poiché, sennò, posso leggere: Còrfu).
Coi monosillabi: "fu" o "fù" la fonazione non cambia.
È lo stesso errore che tu stessa (mi pare) hai segnalato per:
pò, usato erroneamente al posto di po' (troncato, con apostrofo, di poco).
Dire: po, oppure pò non cambia il suono. Pertanto l'accento è "un'illusione diffusa" (eufemismo addolcito).
Come giustamente dici, gli accenti servono, sia per le distinzioni che per la concreta, utile, accentatura. Tutti gli altri casi sono errori madornali oops... pardon... sono "illusioni".. -
"MooNLight".
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grazie per la lezione! . -
ellemmeci.
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Sono venuta qui in cerca di lumi per la prima persona di "dare", presente indicativo.
Mi sembrava di ricordare che scrivevo "io dò" però ultimamente abbiamo tutti scritto senza accento e volevo chiarire il dubbio.
Grazie.. -
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Io do, senza accento. . -
ellemmeci.
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Grazie, Milù e buona giornata . -
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Prego. Buona giornata anche a te, anche se un po' in ritardo! .