Battaglia contro l'Oscura Legione

In onore di Mutant Chronicles

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    14,567
    Scrittore
    +737
    Location
    Hueco Mundo

    Status
    Anonymous
    Okay mi sembra a posto come storia. Ha elementi di suspense e ciò è buono.
     
    Top
    .
  2. LordSidious
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ehm... eccomi qui di nuovo.
    Quindi, ecco i nostri cari eretici. Sembrano dei simpaticoni (girano tutti col lanciafiamme?). Sembra, comunque, che i soldati sappiano il fatto loro (il pezzo della derapata me lo sono proprio immaginato nella testa :D ).
    Al di là, però, del breve combattimento, questo aggiornamento pone altri interrogativi: cos'è un Nerafita e perché si trovavano proprio lì quegli eretici.
    P.s: quando ho aperto il link di youtube e ci ho visto Pennywise, mi sono immaginato l'eretico che tirava fuori un mazzo di palloncini e che ringhiava come It ^_^
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    14,567
    Scrittore
    +737
    Location
    Hueco Mundo

    Status
    Anonymous
    Il lanciafiamme non perdona XD
     
    Top
    .
  4. LordSidious
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Ho una quantità tale di zanzare dentro casa che userei volentieri un lanciafiamme di questi eretici. Burn, burn, zanzare! XD
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    14,567
    Scrittore
    +737
    Location
    Hueco Mundo

    Status
    Anonymous
    Non nominarmele. Stanotte mi hanno svegliato alle 4.
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    380
    Scrittore
    +29
    Location
    Costa Rica

    Status
    Offline
    Brutta storia le zanzare! Maledetti esseri di immonda malvagità svolazzante e rumoreggiante!

    Adesso ho capito Aster, dove hai visto le Scaramucche! Sono in futurama! Pensavo ti fossi inventato il nome!
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    14,567
    Scrittore
    +737
    Location
    Hueco Mundo

    Status
    Anonymous
    Ahahah, infatti XD
     
    Top
    .
  8.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    380
    Scrittore
    +29
    Location
    Costa Rica

    Status
    Offline
    Il quartiere disabitato ?

    Xavier si picchietta la fronte, non riesce a capire se sta sognando, poi si massaggia le tempie con indice e medio.
    “Come ti senti ufficiale? Sei pronto per prendere in mano l’artiglieria pesante?” Chiede Winz con tono rassicurante.
    “E’ come se mi trovassi in un brutto sogno, e non riuscissi a svegliarmi del tutto. Sento un nodo alla gola e mi duole il cuore, come se avessi appena smesso di correre dopo molti chilometri percorsi”
    “Questo non è un buon segno.” Afferma Renè cercando di intercettare lo sguardo vacuo del soldato.
    “E’ importante che tu ci dica cos’hai visto, sembra proprio che un Nefarita abbia provato a collegarsi alla tua mente” Renè si accarezza la barba canuta con il pollice e l’indice, molte volte, attendendo la risposta.
    “Ho sentito un forte mal di testa, è stato come se uno spillo penetrasse il mio cranio… un dolore incredibile ha pervaso la mia mente e successivamente anche il mio corpo…”
    Il Soldato alza la testa e poi l’abbassa, lentamente, per più volte, chiudendo gli occhi.
    “E’ stata una sensazione breve, ma prima di svenire mi è sembrato che i pensieri si muovessero a destra e a sinistra. Come se una mano stesse rovistando tra i miei ricordi”
    “Sergente Winz, è un Nefarita; non sa quante volte ho sentito descrizioni esattamente uguali a questa” Renè, visibilmente preoccupato continua a guidare.
    “Un’altra cosa ho visto, forse era solamente un sogno ma sembrava parecchio reale”
    “Dicci soldato! Non esitare!”
    “Camminavo nella serra di Urilak, poi mi spostavo nell’entrata. Mi piazzavo davanti alla porta sulla sinistra e quella si apriva automaticamente, senza far rumore. Allora, in punta di piedi, entravo nella stanza completamente bianca, bianche le pareti, bianche le sedie, bianco il tavolo e bianche le carte da gioco. Tre uomini continuavano a sfidarsi. Sembrava che non esistesse il tempo in quello spazio luminoso e sapevo che loro non mi potevano percepire. Uno degli uomini aveva lunghi capelli bitorzoluti che uscivano da uno strano cappello di rotondeggiante forma colorato di rosso, giallo e verde; costui fumava e rideva in continuazione. Gli altri due erano seri invece, quello con i capelli bianchi e spettinati scrutava le mosse degli altri due e giocava le carte in maniera ponderata… a volte appoggiava la carta sul tavolo, coperta, facendo aspettare i suoi avversari a lungo. L’ultimo uomo aveva un’antica uniforme militare, occhi neri e penetranti, capelli neri e una buffa forma di baffi, presenti solo sotto il naso. Alla fine della partita l’uomo in uniforme si alzava in piedi impettito e urlava – Wer will, muss zu leben kampfen !... – ”
    “Va bene, va bene. Queste immagini sconnesse potrebbero essere solamente il frutto della tua fervida immaginazione. Il problema è il Nefarita, perché si trova in questa zona? ”
    Molti dubbi si accavallavano nella testa di Renè… è un comportamento ambiguo quello del Nefarita; loro non si allontanano mai dal quartier generale e stanno ben protetti dai loro sudditi. Che la guerra sia terminata? Impossibile, il capitano avrebbe dovuto contattarci. È possibile che gli eserciti di una delle altre corporazioni siano entrati nella Cittadella cosicché il signore dell’oscurità sia stato obbligato a lasciare la sua postazione? Difficile a dirsi, ma molto improbabile.
    “Sergente Winz, questa situazione è molto particolare, propongo di continuare la nostra missione e avvicinarci alla Cittadella”
    Renè continua a ponderare… tutte le truppe Imperiali si trovano a San Dorado per proteggere la sede del potere e la loro squadra dovrebbe essere l’unica in missione speciale, o almeno così credeva.
    “Lei è informato sul numero di squadre speciali presenti nella zone al di fuori del centro cittadino di San Dorado?”
    “Che io sappia siamo gli unici, Renè. Ma non si può mai sapere con esattezza, hai molta più esperienza di me per tutto ciò che riguarda la guerra, i segreti e i tradimenti.”
    Il Sergente risponde alla ricetrasmittente.
    “Ei sergente! Ci fermiamo per dormire? Io ho molto sonno e mi capita di mirare male ai bbb…bersagli quando non riposo abb..bastanza”
    “Prenditi una pillola eccitante Cammello… se ci fermiamo adesso, siamo perduti…”
    “Ci siamo persi Signore?”
    Il sergente tira un pugno sul parabrezza iracondo.
    “No deficiente! Sappiamo benissimo dove siamo!” E chiude la comunicazione.
    Giulia osserva con attenzione il panorama agghiacciante: mentre la squadra entra nella periferia della città i fanali dei mezzi corazzati mostrano piccole case, palazzi devastati e abbandonati. Le abitazioni che non sono crollate presentano una moltitudine di crepe e sono tempestate dai fori di proiettile. Lei inizia a mangiarsi le unghie mentre percepisce, con l'olfatto, l’aria appesantita dall’odore di morte e putrefazione.
    “Per fortuna che ci muoviamo silenziosi come una farfalla con questi camion di ultima generazione” Sussurra il Cammello “sarebbe molto facile cadere in trappola.”
    Giulia si ricorda benissimo il giorno in cui ha conosciuto il sergente, lei era solamente una recluta mentre lui era così sicuro di sé, un giovane così serio e determinato. Era l’istruttore delle esercitazioni di assalto e se n’era innamorata subito, ma lui aveva il cuore occupato: non le era stato facile entrare in contatto con lui nei primi tempi. Poi la sua metà era partita per una lunga missione di salvataggio, e allora Giulia si era fatta avanti. Oggi lui la teneva al sicuro, nel suo camion corazzato, e lei si sentiva protetta ma voleva andarsene il prima possibile. Aveva paura, era angosciata non solo per la sua incolumità ma anche per il destino di Winz. Secondo Giulia il destino di quella missione era già stato scritto, come ogni situazione umana. Tutto è già scritto e la volontà personale di ciascuno può giocare un ruolo quasi ininfluente sullo svolgimento della storia. Fra gli uomini e le donne, quelli che hanno maggior consapevolezza hanno solo l’onere di velocizzare il corso degli eventi, nulla di più. Tuttavia è un peccato che nessuno sapesse ancora leggere nel futuro.

    Si possono udire distintamente i colpi di una mitragliatrice.
    Il capitano apre la portiera del camion, esce all’esterno e vola in alto per capire da dove provengono gli spari. Renè ferma il mezzo e impugna i revolver carichi di proiettili. Anche il Cammello impugna il suo lanciamissili e sale sul tetto della cabina. L’atmosfera è satura di tensione.
    Cammello spara un missile e accusa un forte contraccolpo che lo fa ribaltare all’indietro.
    Pssssssss- BOOOMM!
    Il missile terra-aria si dirige verso la finestra situata al quarto piano di un palazzone e prende dritto sul petto un Razaid appostato nell’oscurità. Il sergente vede tutta la scena, e pensa che per fortuna l’ignorante soldato si è dimenticato di saldare bene i piedi per terra perché una raffica di colpi rimbalzano sul tettuccio del camion, proprio dov’erano accomodati i suoi piedi un attimo prima.
    Il sergente ha localizzato chiaramente la zona da cui sono partiti i proiettili e, come una catapulta, si fionda sul tetto dell’abitazione, dalla parte destra della strada: collidendo contro le gambe dell’avversario gli iperestende le ginocchia all’indietro.
    Il nemico urla di dolore e inizia a sparare all’impazzata, un calcio fa volare la mitragliatrice lontano dalle sue mani e un colpo sordo lo finisce. La Pistola fumante è tra le mani del sergente.
    Tutti sentono la chiamata alla ricetrasmittente “Abbiamo fatto una confusione pazzesca, controlliamo che non ce ne siano altri e piazziamo le due bombe in questa zona”.
    Renè nota un bidone di metallo, sul bordo della strada. Ha un cattivo presentimento, l’imboscata non è sicuramente organizzata da due soli legionari. Prende il bidone, lo sdraia a terra e ci sale sopra. Indossa il visore termico mantenendosi in equilibrio, mentre il bidone cilindrico inizia a muoversi in avanti, in direzione della discesa. Ed ecco che i primi colpi iniziano a partire, un bagliore al primo piano di un palazzo.
    PAM! Renè, mentre muove veloce le gambe per restare in equilibrio, l’ha colpito nuovamente al volto.
    PAM! PAM! PAM! PAM! E altri due legionari che cadono dalle finestre del secondo piano e arrivano sull’asfalto. Nel frattempo i due corpi, lanciati nell’oscurità prendono velocità, tanto che è impossibile fermare la discesa dell’eroe.
    Un gran trambusto nella notte. Ormai Renè non tiene più il conto delle sue vittime. Ma finisce i colpi di tutti i caricatori che si è portato appresso. Un Razaid imponente, con un lanciamissili in spalla è fermo in mezzo alla strada da dieci secondi ormai, ha preso bene la mira: spara una saetta nella sua direzione. Un’esplosione illumina la zona.

    Edited by Paiton - 14/12/2016, 07:00
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    14,567
    Scrittore
    +737
    Location
    Hueco Mundo

    Status
    Anonymous
    No dai, il cammello che impugna il lanciamissili è epico XD
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    380
    Scrittore
    +29
    Location
    Costa Rica

    Status
    Offline
    Il sergente Winz ha seguito attentamente tutti gli spostamenti del barile rotolante e si sta precipitando nella direzione dell'ufficiale. Anche il Cammello sta correndo nella direzione di Renè: lo trovano avvinghiato al Razaid, il suo braccio sinistro stretto attorno al collo dell’immonda ed abnorme creatura dalla pelliccia rossa come il rubino; con l’altro braccio Renè continua a sbattergli il calcio del pesante revolver sulla testa. La massa di muscoli pelosa continua a colpire il canuto uomo con pugni micidiali. La forza del Razaid è spropositata in confronto a quella di un qualsiasi uomo.
    PAM!PAM! Due colpi alle ginocchia e il possente corpo rosso e muscoloso cade a terra:

    “Ti lascio il gusto di finirlo Renè, ma non rischiare la vita in questa maniera.”

    “Credo di essermi slogato una spalla Sergente, prima che voi arrivaste mi ha scaraventato a terra quel maiale.

    "Cammello, il tuo pugnale!”

    Il Cammello lancia il suo coltello da guerra al compagno, lo fa roteare in aria sulla traiettoria e l’impugnatura arriva precisamente nel palmo della mano di Renè.
    Il mostro continua a tirare pugni all'aria, con le ultime forze che gli rimangono.

    “E' incredibile... dopo tutte le botte che gli ho dato continua a lottare... ormai è spacciato e lo capisce, ma continua a lottare fino alla fine; non gli interessa di essere già spacciato, lui vuole farmi male, vuole farmi soffrire ancora. Non gli basta la mia spalla lussata. E' questa cosa che non capisco, perché lo fa? Non ha nessun senso, ciò che non coprendo mi fa incredibilmente arrabbiare.”

    Renè ha in mano il pugnale, prende la rincorsa e lo conficca nel petto del Razaid, lo fa ancora... e ancora … e ancora. Alla fine lo riempie di calci proprio sulle ferite da lama, con tutta la sua forza.

    “Negli anni, una parte di me è diventata come loro; senza pietà e senza raziocinio. Dopotutto dovevo essere come loro per sconfiggerli, ti fanno scendere al loro livello e se non lo fai ti finiscono.”

    Winz accende la ricetrasmittente: “Abbiamo fatto piazza pulita qui. Giulia e Richi, potete scendere con le trivelle, utilizzate i visori a infrarossi. Chiudo.”

    “Tu mi servi vivo vecchio amico, cerca di non rischiare troppo. E’ un ordine.”

    Mentre le trivelle scavano in profondità del marreno* Xavier osserva il sole che sta iniziando ad illuminare il versante più alto dell’Olympus Mons. Una bellezza veramente unica del Sistema Solare (un abitante della Terra potrebbe pensare che sia come osservare tre Monti Everest impilati).

    “Spero che ci sia abbastanza lava dentro questo vulcano, devono bruciare tutti!” asserisce Xavier.
    Dopo qualche minuto inizia ad urlare, si piega con il busto in avanti, si prende la testa fra le mani e si graffia dal cuoio capelluto alle guance, spellandosi.
    Giulia è seduta sul camion, sta controllando sul monitor se la trivella svolge correttamente il lavoro di perforazione del sottosuolo. Sente bussare alla portella per tre volte. Volgendo il capo a sinistra vede le goccie di sangue che scendono sull viso di Xavier, rimane interdetta quando il soldato inizia a riempire di pugni il vetro antiproiettile. Xavier imbraccia il fucile, punta Giulia e il suo sguardo pazzo si spegne in un attimo, il suo collo e i suoi vestiti si riempiono di sangue.

    “Me lo aspettavo. Lo stavo osservando da tutta la notte”

    Renè inizia a pulire il pugnale del Cammello con gli stracci che gli sono rimasti addosso.
    Giulia apre la portiera e scende dal camion, osserva il corpo di Xavier e una lacrima le bagna il viso.

    “Non poteva sfuggire al Nefarita, era solo questione di tempo”

    “Grazie Renè, mi hai salvato la vita.”


    Nell’oscurità della notte, si vede un bagliore nel cielo: sembra una stella cometa che vola verso il firmamento. Arriva l’eco di una forte esplosione e una navicella infuocata inizia a cadere dal cielo.





    Dall’altro lato dell’Olimpus Mons, sul campo di battaglia, le forze speciali Imperiali stanno cercando di spingere gli eretici all’interno della grande montagna, con scarsi risultati.
    Nel laboratorio di ricerca medica una dottoressa sta anestetizzando il paziente, prima di iniziare l’operazione sul cervello del malcapitato. Al momento il suo gruppo di lavoro ha un grande numero di dati ancora da riordinare ma non si possono avanzare teorie sui metodi di controllo psichico dell’oscura legione, tantomeno si può procedere alla fabbricazione di prototipi e dispositivi che possano mettere in sicurezza i soldati.

    “Temo che dovremmo studiare la fisiologia di un eretico ancora vivo per capire il loro oscuro segreto.” Silvia finisce la frase mentre estrae l’ago della siringa dal braccio della cavia.

    “Avere qui in laboratorio uno di quegli esseri vivi è impossibile.”
    L’assistente passa alla donna un bisturi laser.




    Il Cammello sta toccando con la punta della sua arma, un uomo spanciato sul terreno.

    “Ei Capo, questo sembbb.. bbrra vivo!”

    Winz segue la voce del soldato, arriva sul luogo del ritrovamento e fa pressione sulla giugulare.

    “E bravo Cammello! Hai trovato un supersite…”

    Cerca una pastiglia nel suo zaino e la infila nella bocca del fortunello. Dopo un paio di minuti questo inizia a prendere conoscenza.

    “Il lavoro è terminato Sergente” lo informa Giulia.

    “Bene, invia il segnale al Capitano, la nostra missione è conclusa. Dall’invio del segnale abbiamo solamente tre ore per lasciare questo pianeta.”

    Il soldato si sveglia e inizia a tossire, cerca di aprire gli occhi: la sclera di entrambi gli occhi è fortemente arrossata.

    “Cammello! Veloce! Portami dell’acqua!”

    Lui arriva veloce con una borraccia.
    Il soldato beve avidamente, poi sputa tutto per terra.

    “PPPPPhhhh, cos’è?”

    Winz annusa il contenuto del recipiente, poi socchiude gli occhi nella direzione di quello scemunito di soldato e gli scaraventa tutto in testa.

    “Ho detto acqua non grappa!”

    Il sergente prende la sua borraccia, rovescia un po’ d’acqua sul viso dell’uomo sdraiato e gli fa sorgeggiare il restante liquido.

    “Di che squadra fai parte?”

    “Gruppo speciale alfa signore”

    Il soldato respira profondamente, e con un gesto della mano chiede altra acqua.

    “Cos’è successo?”

    “Asathot con le sue truppe maledette..." continua a bere avidamente "...ha iniziato ad uscire dalle grotte della montagna ed è riuscito a conquistare questo lato poco abitato di San Dorado.” La sua voce è diventata ruvida, inizia a tossire di nuovo e fa un gargarismo con l'ultimo goccino di acqua rimasto.
    “Successivamente questa provincia è stata completamente conquistata ma, ad un certo punto, l’esercito oscuro ha lasciato la zona. Non abbiamo capito per quale motivo.”

    Winz lo interrompe: “Abbiamo sentito la presenza di un Nefarita a dieci chilometri da qui, abbastanza lontano dalla montagna; un comportamento enigmatico…”

    “I nostri incursori non hanno capito il motivo… tuttavia il comandante ha lasciato alcuni uomini a controllare la zona, per questo mi trovo qui e sinceramente non so nemmeno da quanto tempo sono svenuto e per quale motivo…”

    Il soldato prova ad alzarsi in piedi: “Aaahhh…!” Ricade subito a terra.
    “Penso di avere un osso rotto…" Qundo il dolore si attenua, lo zoppo guarda Winz attentamente per qualche secondo: “Ma lei sergente, se mi posso permettere… lei è Winz vero? Anche la sua fidanzata è qui, al campo base della capitale. Sta studiando la patologia dei soldati che vengono controllati dal Nefarita.”

    Winz rimane a bocca aperta, incredulo di ciò che ha appena udito.
    “Non è più la mia fidanzata. Grazie dell’informazione soldato."
    Inizia ad urlare dentro il microfono. "Giuliaaaaa!!!!”

    Un gran male ai timpani viene accusato da tutti i componenti della squadra, tranne dallo zoppo che sogghigna.

    “Mi dica sergente”

    “Hai già inviato il messaggio al comandante?”

    “Certamente, un paio di secondi fa, come ha detto lei!”

    Una navicella incendiata, in caduta libera, finisce per schiantarsi sul centro di ricerca medica, per fortuna solo qualche ambulatorio vieni schiacciato, molti stabili iniziano a prendere fuoco.

    *(Terra = terreno; Marte = marreno)
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    14,567
    Scrittore
    +737
    Location
    Hueco Mundo

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    “Vai Cammello! Schiaccia l’accelerare al massimo!”

    Acceleratore.

    CITAZIONE


    CITAZIONE
    “Vai Cammello! Schiaccia l’accelerare al massimo!”

    Acceleratore.

    CITAZIONE

    Oh my IT!!!

    CITAZIONE
    Ei René,

    Ehi.

    CITAZIONE
    accedenti

    Accidenti.

    Pensavo che col lanciafiamme si facessero più danni. Evidentemente mi sbagliavo :D
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    380
    Scrittore
    +29
    Location
    Costa Rica

    Status
    Offline
    Grazie per le correzioni!
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Moderatore
    Posts
    14,567
    Scrittore
    +737
    Location
    Hueco Mundo

    Status
    Anonymous
    Figurati :D
     
    Top
    .
57 replies since 22/3/2016, 22:32   434 views
  Share  
.