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si continua:
Mi hanno detto che riposare fa bene Mi hanno detto che il sonno fa bene. Mi hanno detto che sognare fa bene. Ma allora perché io non riesco a fare nullo di tutto ciò? Lampi di luce. Ecco cosa mi riserva Morfeo quando vago nel suo regno. Fulmini che cercano di illuminare una scena oscura, una pioggia che tenta di assorbire il suono. Un altro lampo. Davanti a me una donna, in lacrime, mi osservava, le sua labbra tremavano. "Mamma..." Stava abbracciando sé stessa, le mani stringevano talmente forti le braccia da farle sanguinare. Un'altro lampo. Quella luce mi accecò per qualche istante, vidi la figura di mia madre avvicinarsi a me senza muovere un passo. Un'altro lampo. Dalle nubi cadevano saette il cui tonfo era cento volte più assordante di una palla di cannone, mia madre era sempre più vicina. Un'altro lampo. Mia madre era davanti a me, le sue labbra si aprirono lentamente, voleva parlare con me. Attesi, attesi, attesi, ma quelle che speravo fossero le sue parole, mi trassero in inganno. «Marco...» Non era la sua voce. «Figlio mio...» Non era la sua voce. «Perché...?» Questa era la sua voce. Un'altro lampo. Non vidi più mia madre, ma qualcosa mi afferrò le spalle, impedendomi di reagire. La Bestia. Urlava, mi alitava in faccia, voleva prendermi. Vuoto. Sentii freddo sul volto, aprii gli occhi, lei era china su di me, le labbra appoggiate alle mie. Mi aveva salvato. «Sei qui.» Lei annuì. «Mi abbracceresti?» Lo fece. Non avevo idea di quanto avessi dormito, sapevo solo che il mio corpo chiedeva di essere nutrito. «Tu provi amore?» Le domandai. Sembrò non capirmi. «Amore?» Cercai di spiegarmi. «È un sentimento, un'emozione che ti fa stare bene quando sei con una persona per te speciale o pensi a lei.» «E se questa persona non c'é?» Mi chiese. «Ti senti sola e triste.» Lei si distaccò dall'abbraccio e si mise sopra di me, mi guardava negli occhi. «Allora sì, io provo amore.» «Davvero?» Domandai senza distaccare gli occhi dai suoi. Lei annuì e avvicinò il volto al mio. «Sì, per te.» Le sue mani presero dolcemente le mie guance e mi sollevarono delicatamente in alto. «Io ti amo.» Disse prima di baciarmi. Mi sentii vuoto.
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