La Morte ed Io

Genere: non ne ho idea.

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  1. The Aster
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    tornato adesso dalla corsa XD:


    Il mio silenzio si trasformò nel biglietto di ritorno nel mondo grigio.
    L'uomo bianco con la barba non era riuscito a farmi rispondere alle sue domande.
    Non che non lo volessi, ma la presenza di lei mi imprigionava.
    Lasciai che mi conducessero sul letto, ero molto leggero e non costava alcuna fatica.
    Rimasti da soli, continuammo a guardarci a vicenda, senza distogliere lo sguardo l'uno dall'altra.
    "Com'é bella..."
    Mi chiesi se potessi accarezzarla come lei lo faceva a me.
    «Sì.» Disse leggendomi nella mente.
    Alzai la mano verso di lei, la desideravo.
    Le sfiorai il volto con le dita, era freddo.
    Quella pelle bianca come il latte, era così soffice, mi sentii perso e al coltempo felice.
    La vesta nera fluttuava, come il fuoco che brucia nei camini, come se avesse una volontà propria.
    Gliela strinsi forte e mi appoggiai al suo petto, lì dove doveva esserci un cuore.
    Ma sapevo che era vuota.
    Lei mi strinse, mi accarezzava, come fa una madre col proprio figlio.
    "Mamma..."
    Tremai al ricordo della donna che mi aveva fatto nascere.
    "Mamma..."
    Lei sentii i miei pensieri, la sofferenza che stavo provando, il dolore che La Bestia mi aveva causato.
    Alzò il mio volto, sapevo quello che voleva fare.
    Il tocco delle sue labbra gelide mi fece dimenticare tutto, il vuoto dentro di me si fece ancora più grande.
    Lasciai che la testa cadesse sul suo ventre, chiedendomi come potesse il freddo essere così caldo.
    «Quell'animale... hai detto che era come te.» Le dissi.
    «Sì.»
    Ricominciò ad accarezzarmi la testa.
    «Che vuol dire?»
    «Gli esseri umani hanno uno strano concetto di noi.»
    Io non capì cosa intendesse. «Noi?»
    La vidi annuire.
    «Pensavo che tu fossi...»
    Lei scosse la testa. «No, voi credete che siamo un'unica entità, ma in realtà siamo esattamente quanti siete voi.»
    Quella frase non riuscivo a capirla, ma non me ne importava, il freddo delle sue gambe mi aveva posseduto.
    «Quando mi porterai con te?» Le domandai.
    «Non posso dirtelo.»
    «Dove andrò?»
    «Non posso dirtelo.»
    Ero assuefatto dalle sue carezze.
    «Finirò nello stesso posto della Bestia?»
    «Non posso dirtelo.»
    Rimasi in silenzio per qualche secondo, il sonno stava per impossessarsi del mio corpo.
    Facevo fatica a tenere gli occhi aperti, ma dovevo farle ancora due domande.
    «Che ne sarà di te quando me ne andrò?» Le chiesi.
    «Non posso dirtelo.»
    L'ultima domanda prima che Morfeo mi portasse nel suo regno.
    «Sarai qui al mio risveglio?»
    I miei occhi erano sul punto di chiudersi, riuscivo vedere il suo volto scomparire lentamente.
    «Te l'ho detto...» Mi sussurrò. «... resterò con te finché avrai vita.»
    Poi fu buio.

    Edited by The Aster - 22/5/2013, 12:33
     
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