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Ho avuto un periodo in cui scrivevo pseudo-poesie in inglese.
Alcune le ho rielaborate/ le sto rielaborando in italiano, comprese alcune che ho postato di recente. Trattandosi di rielaborazioni, non traduzioni, spesso ne sono usciti lavori abbastanza diversi.
Questa mi ricorda molto la versione originale (di più rispetto ad altre), quindi mi sembra giusto specificarlo.
PER LO SHOW E PER GLI INCASSI
Quel giorno sorridevi
Nel mezzo della tua missione,
Dovevi sopravvivere
Sopraffatto dalla disillusione,
Tra belle signore
In abito da sera,
Ti guardavi intorno
Tra il nulla di questa era.
Travolto dall'ardore
Eri un gran personaggio
Oltre che un bravo attore,
In una telenovela
Protratta all'infinito,
Già in onda da decenni
Mentre venivi concepito.
Invocando vecchi tempi
Mai davvero perduti,
Telespettatori assorti
Ogni giorno trattenuti,
Casalinghe fulminate
Mentre spazzavano a terra
E ombre di soldati
Partiti per la guerra.
Tempi lontani
Con cui eri in contatto
E una bella signora
Dal vestito scarlatto,
La fissavi invano,
Nel mentre sussurravi:
Principessa, ti amo.
Mondo fatato,
Fatto di contaddizione,
Non te ne sei andato
E ne hai vissuto la finzione,
Sotto la luce
Apparivi intrigante,
La star del futuro,
La punta di diamante.
Era solo una
Di quelle solite sere,
Ti guardavi intorno
Con in in mano il bicchiere,
Una sigaretta accesa,
L'ultimo tiro da aspirare,
Poi di colpo un cartello:
Vietato fumare.
Passato e presente
Entrambi senza valori:
Che riposino in pace
Come tutti i sognatori,
Come soldati fulminati
Mentre spazzavano a terra
E come casalinghe
Partite per la guerra.
Qualcuno diceva:
Tutto tornerà come prima,
Con il tuo sguardo
Corteggiavi una regina,
Ti prometteva: ti sposerò
Per poi all'altare dire di no,
Un incanto perduto,
Forse pronto per un nuovo rifiuto.
Cercavi ragazze carine,
Ma eri ormai solo
Viaggiando verso la fine,
Ti gettavi nel nulla
Che non faceva più male,
Senza più sogni
O contratti da firmare.
Non eri nulla
Se non un bel viso,
Non contavi molto
Senza il tuo sorriso,
Potevi trasformarti
In una vita spezzata,
Un pregiato cliffhanger
In finale di puntata.
Senza più speranze
Ti hanno visto affondare,
Già senza via d'uscita
Prima del colpo finale,
Casalinghe piangenti
Rimpiangevano i tuoi passi,
Ma i tempi andati rivivevano
Per lo show e per gli incassi. -
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Ecco un altro ottimo scorcio sulla natura che ci circonda.
E ancora una volta c'è la presenza umana, talmente abituata a vedere se stessa come il centro e il resto a malapena come sfondo, che fa da sfondo. -
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Grazie ancora! -
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Suona bene anche così e complimenti per essertene accorto in seguito! -
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Io per fortuna essendo ai tempi impiegata presso un corriere andavo a lavorare in qualità di categoria necessaria (quando non mi mettevano in cassa integrazione per un'intera settimana di fila, quantomeno), quindi almeno un po' di vita ce l'avevo. Però non sapere quale fosse il futuro e se ci fosse un futuro normale, prima o poi, era un po' un trauma.
Non è molto sobria, questa poesia, lo ammetto.
Però ho voluto pubblicarla ugualmente, era il momento giusto per farlo! Anche perché comunque su EFP c'è già, quindi è già stata esposta a occhi umani. -
.CITAZIONEChi nota che la
Luna ad esempio c'è anche di giorno? Ma ce ne dimentichiamo
Non essere notata quando passa inosservata è una caratteristica che la accomuna molto all'essere umano. Forse anche questo è fonte indiretta di vicinanza. -
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Ho scritto questa "poesia" il 1° aprile 2020 durante le prime settimane di lockdown, dopo una cena in cui avevo consumato più vino del dovuto. L'ho ritoccata un paio d'anni dopo (prima di pubblicarla su EFP) perché va bene, tutto il testo è basato su immagini di vita quotidiana e molto banali, ma certi versi mi sembravano troppo trash.
Obiettivamente un po' trash lo rimane ed evoca di tutto tranne la poesia, ma personalmente la ritengo molto azzeccata con il periodo che stavamo vivendo, con il rimpiangere una vita quotidiana che di fatto non esisteva più e quella che magari avevamo rinunciato volontariamente a vivere, ma soprattutto con il fatto di non essere stata del tutto sobria mentre la scrivevo.
SINFONIA PER PIANOFORTE
Ti guardo, mi guardi,
Si sta facendo tardi,
Il tempo vola,
Mi sento sola
Ma sono tra di loro
Come quando lavoro.
Ti fisso, mi fissi
Mentre chiudo gli infissi,
Ti sfuggo, mi sfuggi,
Forse mi distruggi,
Mi sento persa,
Ormai sono diversa.
È la fine di un'era
La domenica sera,
Non facevo mai after
Ma guardavo la Nascar
Seduta nella mia stanza,
E tenevo tutti a distanza.
Mi sentivo bambina
Al lunedì mattina,
Avevo gli occhi tristi
Parlando coi camionisti,
Pioveva a dirotto
E aspettavo le otto.
Lo sai che la vita
È solo una ferita,
Lo sai che la morte
È una sinfonia per pianoforte,
Però non stavo male,
Mi sentivo immortale.
Sei come un bambino
E come un bicchiere di vino,
Mi voglio svuotare,
Ma non vomitare,
Finisce sempre così,
Ma sarà presto venerdì.
Voglio scappare
Al suono delle fanfare,
Sei un posto sicuro,
Sei il mio tè col cianuro,
La tua voce mi incanta,
Al via la prossima danza.
Ti ripeti sempre uguale,
Nel weekend non fai male,
Hai una voce che dona
Come un playback di Corona,
Sei un amico eccellente
O forse un altro perdente.
È solo un'altra ferita
Dalla luce investita,
Sei una chimera,
Ed è già primavera,
Mi sento un po' fuori,
Ma si accendono i motori.
Mi guardi, ti guardo,
Non sono in ritardo,
Il tempo fugge
E forse mi distrugge,
Ma aspetto solo te:
Presto saranno le tre. -
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PS. Guarda chi c'è su Google: -
.CITAZIONEIncoraggi il pensiero e l'attrazione,
Quanto c'è di vero in queste parole.
Ho trovato questa poesia molto suggestiva e ricca di fascino, come effettivamente ricca di fascino è la luna.
Credo che sia perché per vederla bene serve il buio, anziché la luce, come a vedere invece tutto il resto.
E brilla senza emanare luce propria, forse per questo la sentiamo vicina, come una compagna silenziosa che ci guarda e veglia a suo modo su di noi. -
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Mi fa piacere che abbia colpito in positivo.
Ero indecisa se pubblicarla o meno, alla fine è stata una buona idea! -
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Mi fa piacere che tu l'abbia trovata bella. *-*
La scrissi un pomeriggio, mentre andavo in giro a piedi (non al mare, sono della provincia di Bologna), lo scorso inverno, mi fermai colta da ispirazione e la abbozzai sulle note del cellulare. Poco poetico, forse, ma non volevo perdermela. -
.CITAZIONEla tematica del non visto o ignorato torna spesso nelle mie poesie.
Mi sembra un buon aspetto da approfondire. Non avere mai paura di ripeterti! -
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Occhi azzurri
come il mare
mi hanno detto:
puoi restare,
vedrai tutto
nero e bianco,
ma mi avrai
sempre al tuo fianco.
Occhi azzurri
scintillanti,
sguardo fatto
di diamanti,
mi hanno detto:
ti amo tanto,
ma sono polvere
di amianto.
Doppia faccia
che sconvolge,
la tua ombra
mi travolge,
mi ferisce
e poi mi uccide,
sei un traditore
che sorride.
Occhi dolci
e sguardi oscuri,
davanti ai miei
così insicuri,
mi stai implorando:
non scappare
dai miei occhi azzurri
come il mare. -
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Mi hanno colpita in particolare questi versi: CITAZIONETu, sereno contorno, bonario
e senza verbo, assisti ai nostri eventi
con l'innocenza chiara e vereconda
delle tue stoffe così seducenti.
Mi ha fatto riflettere seriamente a cosa potrebbe pensare il pesco, oppure una pianta, se potesse capire ciò che lo circonda.
Ottimo lavoro! -
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Ci penserò su. Occorrerebbe una grossa rielaborazione e, a distanza di tredici anni, non sono sicura che riuscirei a rendere ciò che volevo rendere ai tempi.