Vorrei essere ingenuo

Non so che genere sia, non credo di avere un genere

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  1. don94
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    Sono scomparso tra esami e vacanze, spero di venire su questo forum più spesso, non è per gonfiarvi l'ego, ma mi state quasi simpatici qui :)
    Ecco un mio racconto, che nemmeno io riesco a definire, e secondo i miei criteri è un bene, almeno per me.


    Vorrei essere ingenuo. Questo era il pensiero fisso nella mente di Joseph. Vorrebbe credere alle bugie di ogni giorno, vorrebbe credere alle cazzate dei giornalisti alla Tv o alle promesse dei politici, anzichè vomitarci sopra. Avrebbe voluto credere a suo padre quando diceva che gli avrebbe sempre voluto bene. Qualsiasi sciocchezza, avrebbe credeuto persino al dentista mentre gli ficcava gli arnesi in bocca e diceva -Non farà male, stia tranquillo!-
    Ma lui non poteva, non Jospeh. Fin dalla nascita era così, sapeva chi mentiva. Era difficile da spiegare, ma lui lo sapeva, non v'era bugia che gli si poteva nascondere. Stareste male dal sapere quante menzogne si dicono ogni giorno le persone. Ma in fondo lo sapete bene, ma state al gioco, un gioco così semplice che riuscite a cavarvela sempre con un sorriso. Se era così facile, perchè lui non poteva giocare.
    All'età di 19 anni, Joseph era stanco, distrutto. Perchè non poteva essere ingenuo come tutti, beata ignoranza! Alcune piccole soddisfazioni c'erano nella sua capacità, ma erano nulla in confronto alle paure che provava ogni giorno.
    Una di queste erano le ragazze, l'amore era un rischio per lui, non ci provava nemmeno ad innamorarsi. Stava lontano da quel sentimento, alcuni lo avranno provato è vero, ma poteva giocarci sopra come di solito fa la gente. Ma lui temeva veramente di sentire quanto falso, odioso e distruttivo fosse un finto "Ti amo".
    Per non parlare poi delle promesse, cosa orribile e disgustosa qualsiasi cosa iniziasse con "Ti prometto che.." per Joseph, finiva sempre con "ti sto dicendo una cazzata". Se qualcuno lo avesse saputo, non sarebbe mai voluto essere Joseph. "Se solo potessi sapere se è vero" prima di dire questa frase pensateci bene, prima o poi le cose si scoprono, ogni tanto godetevi quella bugia, crogiolatevi in quel falso mare, spesso quell'acqua brucia, ma ogni tanto rinfresca. Godetevi quell'"ogni tanto" qualche volta, non siate ipocritici, sapete benissimo che nei miliardi di bugie che avete detto qualcuna ha dato conforto, altre invece hanno fatto male. La vita è così, mentite se dovete mentire, tanto mentiranno anche a voi. Ma non a Joseph. Non a me....


    Firmato Jospeh Lodge



    Cosi diceva la lettera trovata dai genitori di Joseph, poggiata sul letto ed imbustata per bene. Chissà quanto dolore hanno provato i genitori a vederlo impiccato, e chissà se anche quelle lacrime erano vere. Jospeh non lo saprà, anche se è stata sicuramente la sua ultima domanda, forse questa volta sarebbe stato contento della risposta, forse....
    E bello avere dei dubbi ogni tanto.

    Catherine Jhonson, New York Times
     
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7 replies since 20/10/2015, 00:27   79 views
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