Assassinio a Solarium House

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    modestia a parte, ho trangugiato cose che voi umani non potete neanche immaginare.
     
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    credo... sia meglio così! XD
     
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    già, potresti avere degli incubi Socia, e la cosa non mi andrebbe a genio.
     
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  4. IlDogma
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    "Mangiafrutta"
     
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    è vero :D
     
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    Capitolo 1.

    Una cameriera quindicenne di cui nessuno conosceva né il nome né le condizioni contrattuali con cui era stata assunta l’anno precedente, dopo essere fuggita da una casa distrutta nei bombardamenti di una guerra mondiale di cui non importava nulla a nessuno, dato che era molto più intrigante vivere in una tenuta di campagna fregandosene altamente di quello che accadeva nel mondo, si affrettò a sistemarsi la crestina in tinta con il grembiule.
    Qualcuno aveva suonato il campanello e, dal momento che la sua collega più anziana, a cui solitamente toccava aprire la porta, si era recata dall’altra parte dell’Inghilterra per assistere la nonna di un suo cugino di terzo grado, rimasta recentemente paralizzata, si affrettò a dirigersi verso la destinazione finale.
    Aprì l’uscio, notando una donna dall’aria estremamente distinta, bellissima nonostante l’età avanzata. Aveva i capelli striati di grigio raccolti in uno chignon, sotto l’ampio cappello nero, in tinta con l’abito di seta lungo fino ai piedi. Il suo abbigliamento aveva un taglio estero. Come una cameriera quindicenne ignorante si intendesse di abbigliamento, al punto di valutarne la provenienza oltre che di riconoscere la differenza tra la seta e la lana merinos, era molto semplice: sua madre, morta nei bombardamenti dell’ormai celebre casa di campagna, era stata una facoltosa sarta, prima di essere costretta a chiudere la bottega di tradizione familiare per pagare i debiti di gioco del marito, che nel frattempo era fuggito in Sudamerica insieme a una cantante francese d’opera che aveva alle spalle quattro matrimoni falliti.
    La donna distinta le porse immediatamente un biglietto da visita. Attingendo alle lontane reminescenze di scuola, luogo che la giovane cameriera senza nome aveva frequentato raramente perché riteneva molto più utile raccogliere gli spilli cadute alla madre, dopo appena cinque minuti riuscì a leggere ciò che vi era scritto. La visitatrice era una tale baronessa Linda Zalmowski, di cui la ragazza aveva già sentito parlare, quando appostandosi dietro le porte durante i momenti liberi ascoltava i pettegolezzi delle sue sedici colleghe. La baronessa Zalmowski era una vedova che Lord Daniel aveva incontrato durante un viaggio in Papuasia qualche decennio prima ed erano sempre rimasti in contatto scrivendosi lunghe lettere in alfabeto cirillico che, nonostante tutti gli sforzi, nessuna delle donne di servizio era mai riuscita a decifrare.
    «Benvenuta, baronessa» mormorò la cameriera, inchinandosi in segno di rispetto. «Lord Daniel in questo momento è in biblioteca a fumare la ventisettesima sigaretta della mattinata. Se volete seguirmi...»
    «Certamente, miserabile stracciona» rispose la distinta baronessa. «Sono giunta da Leningrado appositamente per fare visita al mio caro amico Lord Daniel e non ho intenzione di perdere un minuto di più. Inoltre credo che dovrà condividere con me la ventottesima sigaretta...»
    Senza aggiungere altro la cameriera di cui nessuno conosceva il nome condusse la donna nella biblioteca... che era vuota.
    La ragazza si lasciò prendere dall’ansia.
    “E adesso?!”
    In quale delle quarantadue stanze della modesta dimora poteva essere Lord Daniel?

    “Che disgrazia avere una cameriera del genere!” pensò la baronessa Zalmowski. Lei aveva sempre assunto ragazze sveglie e reattive. “L’unico problema delle cameriere sveglie e reattive è che riescono a sedurre uomini ricchi, che li sposano e che si licenziano.”
    Senza degnare di uno sguardo la ragazza ormai in preda al panico, si diresse al piano di sopra. Era chiaro che Lord Daniel era nel suo archivio privato, dove depositava tutta la propria corrispondenza...
    Salì le scale, fermandosi un attimo sul pianerottolo a contemplare le tende di broccato davanti alle finestre. Le ricordavano vagamente i racconti insulsi della governante con cui era cresciuta, mentre i suoi genitori zaristi si nascondevano da qualche parte nell’attesa di trovare un modo per garantirsi il quieto vivere iniziando a supportare senza destare sospetti il nascente regime sovietico. La donna con cui era cresciuta le narrava storie dalle tinte gotiche in cui evocatori medievali, avvolti in lunghi mantelli neri, correvano nel cuore della notte lungo immense scalinate adornate da tende di quel tipo, nei loro castelli, reggendo in mano enormi candelabri. Era curioso, pensò la baronessa Linda Zalmowski a distanza di tanti anni, che in nessuno di quei castelli fosse mai scoppiato qualche memorabile incendio o, in alternativa, che nessun evocatore fosse mai caduto fratturandosi una gamba.
    Riprese a salire, raggiungendo in fretta il primo piano.
    Si guardò intorno. Il suo spiccato senso dell’orientamento la condusse diretta all’archivio.
    La porta era socchiusa, perciò si affrettò a spalancarla, con la poca discrezione per cui Lord Daniel l’aveva sempre apprezzata.
    Per un attimo temette di trovarlo in atteggiamenti intimi insieme a una delle tante donne di servizio - d’altronde doveva esserci un motivo se preferiva dozzine di ragazze svampite piuttosto che di un paio di cameriere e governanti sveglie - ma si rasserenò quando lo vide mentre guardava all’insù senza preoccuparsi di niente di ciò che lo circondava.
    La baronessa si schiarì la voce per attirare l’attenzione dell’amico di vecchia data.
    Lui non si girò.
    «Miss Milly» si limitò a sbottare, «Vi avevo detto di andare a fare un giro alla redazione del Nightwriter Magazine e di farvi fare una proposta di matrimonio da ciascun giornalista là presente e di lasciarmi solo stamattina, o mi sbaglio?»
    «Non vi sbagliate, Lord Daniel...» La baronessa si finse proprio Miss Milly, chiunque essa fosse. «Il fatto è che io sono...»
    S’interruppe, sperando che lui si girasse.

    «Linda!» Lord Daniel spalancò gli occhi. «Linda, che cosa ti conduce da queste parti? Ti immaginavo sommersa di libri nella biblioteca della tua villa di Leningrado, intenta a fumare sigarette russe.»
    «Niente sigarette russe» replicò la baronessa Zalmowski. «Anzi, da quando alcuni anni orsono mi sono ammalata di polmonite, da cui sono fortunatamente guarita, ho smesso di fumare. Se sono venuta da queste parti è perché l’inverno, in Russia, non è l’ideale per chi, come me, detesta il freddo. Così, dopo avere trascorso gli ultimi mesi tra Parigi, Lisbona e Madrid, ho deciso di farti visita nelle antiche e intaccate campagne inglesi.»
    «E hai fatto proprio bene» osservò Lord Daniel, «Anche perché in giornata inizieranno ad arrivare i miei carissimi ospiti.»
    La baronessa aggrottò le sopracciglia.
    «Ospiti?»
    Lord Daniel annuì con aria grave.
    «Non capiti in un buon momento, Linda. Credo che qualcuno voglia uccidermi e, per scoprire chi, ho deciso di invitare tutti i miei potenziali assassini.»
    «Oh... questa sì che è una buona idea!»
    «Vedo che la pensiamo allo stesso modo, mia cara Linda. Sono passati almeno trent’anni da quando, al limitare della nostra gioventù, ci conoscemmo e ci macchiammo di un orribile misfatto, ma sei ancora la stessa.»
    La baronessa Zalmowski scosse la testa.
    «Nessun misfatto, Daniel. Smettiamola di prenderci colpe che non sono nostre. Ci trovammo in una situazione senza via d’uscita e tu decidesti di aiutarmi a fare ciò che andava fatto. Non è tempo per i rimpianti.»
    «Ne sei convinta?»
    «Da.»
    Rassicurato dall’affermazione della baronessa, Lord Daniel cercò di concentrarsi sui bei momenti che avevano trascorso insieme.
    «Sai, Linda» ammise infine, «Sono felice che tu sia qui. Credo che, nonostante io mi sia tutelato circondandomi di detective provetti, il tuo supporto sarà fondamentale.»
     
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    Leningrado? Geniale XD

    La baronessa è un bel topino e col lord fanno una bella coppia :D ma di quale misfatto si riferiscono? Forse uno dei due ha ucciso un criceto e nascosto il corpo.
     
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    Forse uno dei due ha ucciso un criceto e nascosto il corpo.

    Potrebbe essere. :D
     
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    Potrebbe...
     
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    Oh, ci sono anche io *-* xD
     
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    Ebbene sì! non potevi mancare! XD
     
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    Giovine scrittore della notte [Dany&Ler]

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    Bel capitolo anche questo!
     
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    Grazie. :D
     
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    Oh, ci sono anche io *-* xD

    dovremmo esserci tutti :D
     
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  15. johnes
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    E' una storia davvero bella e simpatica! Ed è scritta molto bene.
     
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