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Lucciolavagabonda.
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Adesso anche quell'evento è andato... . -
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Ahahaha e io che volevo trattare la seconda guerra mondiale!! Alla faccia di un evento poco noto... . -
IlDogma.
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Alla faccia pav ahahah . -
.CITAZIONEla morte di Cesare
Nuoooooo è morto Cesare??? Poraccio, io manco sapevo ch'era malato oh!!!
Un fatto poco noto... ma posso raccontarlo con gli occhi di un personaggio da me inventato che si è ritrovato suo malgrado in quella situazione?. -
IlDogma.
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CITAZIONEUn fatto poco noto... ma posso raccontarlo con gli occhi di un personaggio da me inventato che si è ritrovato suo malgrado in quella situazione?
No.SPOILER (clicca per visualizzare)scherzo, spero di si.. -
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A momenti mi veniva un infarto... . -
IlDogma.
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Ti ho messo un +1 per farmi perdonare . -
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Come sei tenero così tenero che ti taglierei con un +1 . -
IlDogma.
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Tenero come quel noto tonno, mi tagli con un grissino. . -
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sì, ma delicatamente . -
Lucciolavagabonda.
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a Pavone CITAZIONEio che volevo trattare la seconda guerra mondiale!! Alla faccia di un evento poco noto...
Puoi trattare un evento vero poco noto
a The AsterCITAZIONEUn fatto poco noto... ma posso raccontarlo con gli occhi di un personaggio da me inventato che si è ritrovato suo malgrado in quella situazione?
Naturalmente sì purché non diventi una cronaca: per quello ci sono i libri di Storia.. -
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E il racconto deve per forza essere incentrato nell'azione della rivolta o può riguardare magari solo le avvisaglie di questa ribellione? Insomma, deve essere proprio palese o la si può anche solo far intravvedere? . -
.CITAZIONEaturalmente sì purché non diventi una cronaca: per quello ci sono i libri di Storia.
forse è meglio che ci fai un esempio, magari con quegli esempi che hai citato e dichiarato tabù all'inizio, Così capiremo meglio.. -
Lucciolavagabonda.
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@ Zalmoxi:
Almeno una paginetta dedicata all'evento specifico ribellione compresa.
IMPORTANTE: ho aggiornato questa risposta appena oltre: la paginetta riguarda il complesso di ambientazione, causa ed eventi
@ The Aster:CITAZIONEDopo il 1781 l'antico regime entra in crisi a causa di difficoltà finanziarie (dovute alle forti spese per la partecipazione alla guerra di indipendenza americana).
Viene proposta una riforma economica che però intaccava i privilegi dei nobili e del clero. Questi, per contrastare tali riforme, costringono il re Luigi XVI a convocare gli Stati Generali.
Gli Stati Generali erano un'assemblea in cui ogni ordine sociale (nobiltà, clero e terzo stato) doveva avere un numero eguale di deputati, ma il terzo stato chiede ed ottiene di avere un numero doppio di rappresentanti per riuscire contrastare le votazioni di nobiltà e clero che spesso andavano a coincidere (mantenendo così i propri privilegi a discapito dei ceti meno abbienti)
Però, se il re concesse che il Terzo stato avesse un numero di rappresentanti doppio, l'aristocrazia ottenne che le votazioni negli Stati generali dovessero avvenire "per ordine" e non a testa: in altre parole, a ogni "stato" toccava un voto e quindi la nobiltà e il clero avrebbero avuto in ogni caso la maggioranza.
La questione andò avanti per più di un mese.
Il Re, appoggiato dai nobili, non prendeva una decisione sulla questione del voto, così i deputati del terzo stato si riunirono nella sala della Pallacorda dove giurarono di dare una Costituzione alla Francia.
Il Clero e 47 membri della nobiltà si unirono a loro formando l'Assemblea Nazionale Costituente. Luigi XVI sconfitto sul piano politico, decise di ricorrere alla forza, ma la borghesia reagì e, con l'aiuto delle classi popolari, il 14 luglio assale e conquista la Bastiglia simbolo del dispotismo del regime assoluto.
Dopo la presa della Bastiglia si succedono eventi a catena: una rivoluzione in città (guidata dalla borghesia) che portò all'abolizione delle municipalità dell'antico regime ed alla formazione della guardia municipale e una rivolta nelle campagne che portò alla distruzione della feudalità.
Il 26 agosto 1789 venne promulgata la Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del cittadino che era la premessa della Costituzione del 3 settembre 1791. Il re però non approva i decreti della Assemblea Costituente ed il popolo si mobilita di nuovo marciando su Versailles e costringendo il re a trasferirsi a Parigi.
Questa è storia
François ricordava come tutto era cominciato: il malcontento legato alle troppe tasse da pagare, la mancanza di lavoro, la disillusione per l'aver sperato inutilmente che i nuovi sovrani avrebbero cambiato le cose, ancora e sempre e spietata la fame.
Ora era lì, armato soltanto di un forcone, insieme ad altre migliaia di persone pronte a morire per prendere una fortezza che veniva considerata il simbolo dell'ingiustizia.
Questa è "letteratura"
Edited by Lucciolavagabonda - 14/7/2014, 19:12. -
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ho capito... forse XD
spero ti stupirti perché a me piace la storia.