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GÆBRIEL.
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Vincenzo Di Maso
Autore de "I colori della Notte" e "Nero VS Bianco"
Ospite sul nostro forum
Giovedì 4 Luglio 2013 dalle ore 21:00. -
GÆBRIEL.
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Allora ragazzi... l'intervista con Vincenzo sta per avere inizio... colgo l'occasione per ringraziarlo e per dargli un caloroso benvenuto sul nostro forum.
Ringrazio anticipatamente tutti gli utenti che faranno parte all'intervista. Vincenzo cercherà di rispondere a tutte le vostre domande.. -
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Ciao Vincenzo. Ti do innanzi tutto il benvenuto sul forum, ringraziandoti per avere deciso di partecipare a questa intervista.
Purtroppo, a causa di un impegno di famiglia che non dipende dalla mia volontà, non potrò prolungare la mia presenza nel corso della serata, perciò mi permetto di elencare subito le domande che vorrei porti. Prenditi pure tutto il tempo che vuoi per rispondere e, se preferisci, lasciale eventualmente per ultime rispetto alle domande poste da utenti che potranno garantire invece la loro presenza per tutta la durata dell'intervista.
Queste sono strettamente legate alla scrittura:SPOILER (clicca per visualizzare)Mi è sembrato di capire che il primo dei tuoi libri includa sia racconti sia poesie. Ho capito bene? In tal caso, se hai l'abitudine di scrivere sia in versi sia in prosa, con quale delle due ti trovi meglio (ovvero: quale ti viene più naturale)?
A che età hai iniziato a scrivere? Ma in particolare a che età hai iniziato con i racconti? e quando con le poesie? I tuoi "esordi" risalgono allo stesso periodo oppure hai cominciato prima con l'uno e poi con l'altro?
Personalmente ho scritto poesie e ho talvolta maggiori difficoltà a condividerle in rete rispetto ai racconti che scrivo, ritenendole più "intime". Per quanto riguarda te, hai mai avuto difficoltà di questo tipo?
Le tue poesie seguono schemi metrici tradizionali o hai l'abitudine di scrivere versi liberi?
Se posso permettermi, che studi hai fatto? Quanto pensi che la scuola e/o università scelta possa influire sulla scrittura e sulla poesia? Nel caso in cui tu abbia fatto studi classici, pensi che se invece avessi scelto un altro percorso formativo ti saresti ritrovato ugualmente a scrivere? Che cosa ne pensi di chi scrive senza avere studi classici nel proprio curriculum?
Queste sono legate maggiormente alla letteratura e all'editoria:SPOILER (clicca per visualizzare)Hai scelto l'autopubblicazione. L'hai fatto dopo avere valutato altre alternative oppure è stata la tua prima scelta? Qualora non sia stata la prima, che cosa ne pensi dell'attuale panorama editoriale italiano? A un autore che cerca di emergere suggeriresti di tentare la pubblicazione con una casa editrice oppure di optare direttamente per l'autopubblicazione?
Da quanto leggo in rete molte persone sembrano generalmente vedere l'autopubblicazione con un'accezione negativa, in quanto pensano erroneamente che le opere autopubblicate siano più scadenti rispetto a quelle pubblicate con una casa editrice. Questo pregiudizio ti ha mai condizionato?
Quando si parla di letteratura contemporanea molte persone danno più peso a racconti e romanzi, piuttosto che alla poesia, che sembra talvolta un genere di nicchia. Pensi che chi scrive poesie abbia difficoltà maggiori nel trovare possibilità di pubblicazione rispetto a chi invece scrive prosa?. -
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Buona sera,
Vincenzo Di Maso presente e pronto a rispondere a tutte le domande. vorrei far un grazie speciale a te per avermi voluto intervistare.. -
GÆBRIEL.
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Vedo che già Milù ti ha posto determinate domande... allora passo nello specifico...
La tua poesia Massi, contenuta nel libro I colori della Notte, mi ha molto colpita... in particolare questi versi:CITAZIONENasciamo per niente
Moriamo per tutto
Ti va di parlarcene?Buona sera,
Vincenzo Di Maso presente e pronto a rispondere a tutte le domande. vorrei far un grazie speciale a te per avermi voluto intervistare.
Grazie a te per avere accettato!. -
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perche a mio avviso, nasciamo per casualità e non decidendo... la morte invece per quanto casuale possa essere, sono le nostre scelte che ci conduco a compiere questo in un modo o nell'altro.. le fatalità non esistono ed il caos è mera illusione. . -
.perche a mio avviso, nasciamo per casualità e non decidendo... la morte invece per quanto casuale possa essere, sono le nostre scelte che ci conduco a compiere questo in un modo o nell'altro.. le fatalità non esistono ed il caos è mera illusione.
E' un'osservazione molto interessante. Mi piace l'interpretazione che hai dato. :-). -
GÆBRIEL.
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perche a mio avviso, nasciamo per casualità e non decidendo... la morte invece per quanto casuale possa essere, sono le nostre scelte che ci conduco a compiere questo in un modo o nell'altro.. le fatalità non esistono ed il caos è mera illusione.
Osservazione interessante!
Sempre nel libro I colori della Notte, il racconto Lacrime di Sangue mi ha molto colpita... soprattutto quei 33 grammi... è difficile superare certe situazioni, anche se non si smette mai di lottare, non credi?. -
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è una semplice interpretazione ai miei stessi versi, niente di più=)
credo che se smentissimo di combattere, saremmo "un altro inutile fardello del tempo" per citare un altro pezzo del mio libro.. e non se superassimo le difficoltà che ci affliggono non meriteremmo un altro secondo su questo mondo.. -
GÆBRIEL.
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Queste sono le domande poste da un nostro staffer Antinea:
(Rispondi pure quando vuoi)
• Come mai hai preferito la poesia alla prosa? C'è una ragione ideologica di fondo che ti ha portato a scegliere questa forma?
• Montale scrisse per il nobel il discorso È ancora possibile la poesia? e lo pronunciò nel '74, dicendo di aver scritto poesie, un prodotto completamente inutile ma quasi mai nocivo. Per te oggi la poesia è più o meno possibile di allora?
• Cosa ne pensi in generale della poesia contemporanea?
• Quali difficoltà hai trovato nella pubblicazione dei tuoi versi?
• Cosa ne pensi delle varie regole metriche? Preferisci il verso libero o sei d'accordo con queste secolari regole? Nel caso in cui tu le preferisca, sei più per uno svecchiamento, chiamiamolo così, o un uso diverso da quello tradizionale?
• Altresì, linguaggio quotidiano, parlato, dialetto: pro o a favore di un italiano più corretto e scevro da queste contaminazioni?
• E sulle figure retoriche qual è il tuo giudizio?
• Ci sono poeti cui ti ispiri per la tua ricerca poetica? Perché proprio loro?
• A quali invece sei particolarmente ostile? E perché?
• Quali difficoltà hai incontrato in essa?
• Credi di avere particolari punti di contatto tra la tua poesia e quei poeti che canonicamente si studiano a scuola?
• Cosa ne pensa la tua famiglia del fatto che tu scriva versi?
• Hai mai avuto vergogna nel farli leggere a membri della tua famiglia come madre, padre, zii cugini fratelli sorelle e cane?
• Quali consigli daresti a chi vorrebbe pubblicare o scrive poesie? Consiglieresti la prosecuzione di questa impervia strada?
• Quali sono i tuoi progetti futuri, poetici e non?. -
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Allora cominciamo dall'inizio, si le mie raccolte includono tutti e due i generi, anche se piace più scrivere in versi.. Il perché ? Presto detto, la poesia è più veloce più dinamica.. Mentre per far uscire un buon racconto serve molta cura ai dettagli e bisogna far capire quello che di dice, in poesia quest'ultimo aspetto rimane pura ermeneutica..
A che età ho iniziato a scrivere? Bhe già a 8 anni provavo a scrivere dei romanzi fantasy mai finiti per mancanza di voglia, a 13 ho iniziato a comporre canzoni.. A 15 ho capito che erano poesie.. Negli scorsi mesi ho capito che i racconti sono una via di mezzo giusta per me, così ho tentato di scrivere 1,2,3, 500.. Così comincia tutto no?
Per quanto mi riguarda, il mio pensiero è : io scrivo e voi leggete, se vi piace e bene altrimenti non mi interessa. Quindi no, non ho problemi a diffondere in rete:)
Libertà è un utopia, come sono le mie poesie quindi dire che scrivo come mi nasce da dentro.. Regole fisse non ne ho.
Scrivere è qualcosa che ti esplode da dentro, non servono studi.. Certamente avendo una cultura si puo scrivere con più cognizione di causa.. Niente altro.. Sarò stupido ma la penso così..
3 domande tre domande a cui non saprei rispondere se non con un: io ho tentato questa via, sono sicuro di me e so quanto valgo.
Per quanto mi riguarda suggerirei di non fermarsi sulla prima "aerea di sosta disponibile" ma fermarsi in tutte andando sempre avanti tentando.. Crediate in voi stessi!!
I pregiudizi non mi hanno condizionato perché non nella mia vita non me ne mai fregato più di tanto di quello che potesse pensare la gente...
La poesia.. Si sta rivalutando, basti pensare alle canzoni rap che stanno spopolando... Quella è poesia ritmata su bit.. Se qualcun altro riuscìra a comprendere questo.. La poesia surclasserà la letteratura... -
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ciao Vincenzo spero che ti trovi bene su questo Forum
parto con la prima domanda:
perchè scrivi? cioè cos'è che ti spinge a scrivere?. -
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è una necessità, morirei se fosse il contrario... c'e chi si condanna e chi è condannato.
ognuno ha le sue droghe, le mie sono lucky strike e qualcosa per scrivere!
x Gabriel
La poesia contemporanea? Dipende che genere vuoi.. Se ne trova per tutti i gusti..
Io sono per il dialetto e per l'italiano da strada.. Ovviamente il termine classico rende meglio i concetti ma.. È fondere tutti e tre, il segreto:)
Io mi ispiro a me stesso..ahah dai in realtà cerco di assimilare un po' da tutti... Bucowski e Coelho rappresentano i miei modelli..
Mmm... Rispetto chiunque abbia il coraggio e la costanza di scrivere
Si trovo somiglianze con lo stile di baudlere, rimbaud, keouac
La mia famiglia? Dovrei chiederglielo..ahah
Al cane devo dire più che ho vergogna ho trovato non poche difficoltà a spiegare che doveva leggerlo e non morderlo, perché mi sarei arrabbiato se lo avesse morso..
Fatto sta che non ho più un cane..ahahah
Consiglierei di abbandonare questa strada se sono di fatto, poco ostinati
I miei progetti? Fra un mese, ne saprò di più... -
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hai mai lasciato qualcosa "nel cassetto"? qualcosa che hai iniziato e mai finito? mi riferisco soprattutto a qualche libro . -
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assolutamente..si! ma non ricordo cosa..xD .