Anime di metallo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. GÆBRIEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (»Milù Sunshine» @ 18/6/2013, 16:03) 
    CITAZIONE (GÆBRIEL @ 18/6/2013, 16:01) 
    Inutile che te lo dica, vero?

    Che vuoi Ronnie o che vuoi il seguito?
    Perché se vuoi la seconda parte del capitolo, l'ho aggiunta tipo due minuti fa! XD

    Entrambe le cose... :lol:

    Comunque... wow! Michel è esattamente come me lo aspettavo! Bravo Michel, così si fa!

    E ora voglio Ronnie... o Gabriel... a te la scelta! u.u
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,938
    Scrittore
    +1,079

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Comunque... wow! Michel è esattamente come me lo aspettavo! Bravo Michel, così si fa!

    Ed eccoti che parli anche con Michel! :D

    CITAZIONE
    E ora voglio Ronnie... o Gabriel... a te la scelta! u.u

    Ronnie comparirà già nel capitolo 20, sarà protagonista assoluto del 21 e riapparirà anche in quasi tutti i capitoli a seguire (nella mia scaletta nei capitoli della seconda parte ce ne sarà al massimo uno o due dove non comparirà XD). Nel 22 dovrebbe ricomparire anche Gabriel. ^^
     
    Top
    .
  3. GÆBRIEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (»Milù Sunshine» @ 18/6/2013, 17:04) 
    CITAZIONE
    Comunque... wow! Michel è esattamente come me lo aspettavo! Bravo Michel, così si fa!

    Ed eccoti che parli anche con Michel! :D

    Sto prendendo una brutta piega... me lo riconosco... :lol:
    CITAZIONE (»Milù Sunshine» @ 18/6/2013, 17:04) 
    CITAZIONE
    E ora voglio Ronnie... o Gabriel... a te la scelta! u.u

    Ronnie comparirà già nel capitolo 20, sarà protagonista assoluto del 21 e riapparirà anche in quasi tutti i capitoli a seguire (nella mia scaletta nei capitoli della seconda parte ce ne sarà al massimo uno o due dove non comparirà XD). Nel 22 dovrebbe ricomparire anche Gabriel. ^^

    Queste si che sono ottime notizieeee! :woot:
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,938
    Scrittore
    +1,079

    Status
    Anonymous
    E il fatto che l'inizio del capitolo 20 arrivi subito? Anche quella è una buona notizia? :P



    Capitolo 20.
    I giorni si erano susseguiti troppo lentamente, come se la settimana che Ronnie doveva passare a Starlit Spring avesse il potere di diventare più lunga di quanto non fosse in realtà. Fortunatamente era già venerdì sera: ancora quarantotto ore di attesa, forse addirittura meno, poi avrebbe potuto ripartire per Black Hill.
    Da parte sua cercava di trascorrere fuori casa la maggior parte del suo tempo così anche quella sera prese la decisione di uscire, nel tentativo di sfuggire a un’atmosfera che si faceva sempre più soffocante. Per il momento, comunque, non poteva lamentarsi: Ralph aveva trascorso quasi tutta la giornata a studiare, e questo significava che non si era dedicato alla sua attività preferita, ovvero quella di mettere a dura prova il suo autocontrollo.
    Faceva caldo per essere marzo, la temperatura era più elevata rispetto a quella della città sempre piena di nebbia nella quale abitava. Il clima era tutto ciò che rimpiangeva di Starlit Spring, se non poteva includere nel pacchetto quello che era successo prima della morte di Rick.
    Passò la serata a camminare senza meta per le vie del centro, lungo le quali gli stand ancora vuoti erano un segnale che preannunciava la fiera annuale che si svolgeva il primo weekend di primavera, un appuntamento che, per quanto ricordava, Kelly non voleva mai perdere. Quella ragazza avrebbe trascorso ore e ore ad ammirare bancarelle e più di una volta aveva dichiarato che quello specifico evento era una delle poche ragioni per cui apprezzava la vita a Starlit Spring.
    Quanto tempo era passato da quando avevano fatto quella conversazione? Forse troppo: non era altro che un ricordo confuso, ormai. Dovevano essere passati molti anni, probabilmente era ancora il periodo in cui, quando si riferiva a Kelly, Rick parlava di “una sua compagna di scuola”, seppure tutti avessero intuito che tra loro c’era un legame ben più profondo.
    Ronnie si ritrovò a chiedersi che cosa sarebbe accaduto se Rick non fosse morto, ma finì per rifiutarsi di cercare una risposta: non poteva continuare a lasciarsi costantemente assalire da quella domanda, era giunto il momento di passare oltre e di mettere da parte, stavolta definitivamente, le molteplici realtà alternative che esistevano soltanto nella sua mente. Se proprio doveva restare ancorato al passato, tanto valeva focalizzarsi su qualcosa che era realmente accaduto.
    Rievocò il suo primo incontro con Kelly. Era stato a casa sua, la prima volta in cui l’aveva vista insieme a Rick.
    «Lei è una mia compagna di scuola» l’aveva presentata Rick, appunto; era la stessa formula che avrebbe utilizzato ancora per mesi.
    Ronnie l’aveva osservata con attenzione.
    “È una bella ragazza” si era detto, mentre gli occhi grigi di Kelly lo scrutavano. “Se avessi una compagna di classe del genere, non me la lascerei scappare.”
    All’epoca, però, Kelly gli era sembrata troppo giovane. Avevano soltanto due anni di differenza, ma le loro vite erano profondamente diverse. Gli era bastato un istante per dedurre che lui e quella ragazza dai capelli ondulati, castani chiari con riflessi dorati, non avrebbero mai avuto nulla in comune.
    Nessuna previsione era mai stata più sbagliata, anche se per lungo tempo si era illuso che fosse proprio così. Erano trascorsi anni prima che Kelly diventasse il suo chiodo fisso. Poi, quando la situazione era precipitata, Ronnie si era detto che nulla doveva più tenerlo legato a lei, per il bene di entrambi, ma non era mai riuscito a liberarsi del suo ricordo.
    Kelly.
    Kelly.
    Kelly.
    Kelly.
    Kelly.

    Ai pensieri ossessivi si erano sovrapposti sogni ossessivi, incubi in cui lui e Kelly, pur volendo rimanere lontani, finivano sempre per ritrovarsi.
    “Poi tutto è finito, o quasi.”
    Negli ultimi tempi le sue notti erano diventate improvvisamente più tranquille. Perfino la frequenza con cui si ritrovava a rimuginare su quanto accaduto tra lui e Kelly prima dell’incidente era calata drasticamente.
    “È successo all’improvviso, senza motivo.”
    Ronnie sapeva che non era così, ma convincersi che non ci fosse una ragione ben precisa a quanto gli stava capitando era la soluzione più semplice e, probabilmente, meno dolorosa.

    Maya guardò l’orologio.
    «Si è fatto tardi, è meglio che vada.»
    Kelly sbuffò.
    «Di già? Ti annoi così tanto quando vieni a casa mia? Potevi dirmelo, avrei evitato di invitarti... mi sarebbe costata molta meno fatica, dato che a causa della tua visita ho dovuto pulire da cima a fondo tutto l’appartamento.»
    Maya sorrise.
    «Dovresti cercare di essere meno acida.»
    Kelly spalancò gli occhi.
    «Acida?!»
    «Ho detto proprio questo» confermò Maya. «Ci trovi qualcosa di strano?»
    «Niente, tranne che... beh, io non sono acida!»
    Maya rise.
    «Sei peggio di uno yogurt andato a male, Kel. Inizio a pensare che tu sia un caso disperato. Ormai non c’è niente che ti metta di buon umore.»
    «Invece qualcosa c’è» ribatté Kelly. «Domani sarà la giornata più interessante dell’anno.»
    Maya la guardò con un’espressione di stupore misto a disgusto.
    «Quella fiera del cazzo sarebbe ciò che rende interessante una giornata? Oltre ad essere acida come uno yogurt scaduto hai anche dei gusti dannatamente provinciali.»
    «Hai detto fiera del cazzo
    Maya sospirò.
    «Sì, ho detto che è una fiera del cazzo. Ti sconvolge così tanto?»
    «Mi sconvolgono le tue parole, o meglio, il modo in cui ti esprimi. Che cosa direbbero quegli snob dei tuoi genitori se ti sentissero parlare come uno scaricatore di porto?»
    «Un tempo ne ho conosciuto uno.»
    Kelly le lanciò uno sguardo disorientato.
    «Hai conosciuto... chi?»
    «Uno scaricatore di porto.»
    «E cosa c’entra?»
    «Era una delle persone più educate che io abbia mai incontrato.»
    «Ed era sexy?»
    Maya ridacchiò.
    «Era troppo vecchio per te... e poi non ho idea di dove sia ora. Se sei così desiderosa di avere un uomo al tuo fianco puoi puntare a qualche obiettivo più realizzabile.»
    Kelly scosse la testa.
    «Sai bene che non m’interessa.»
    «Come ti pare» concluse Maya. «Adesso vado, si è fatto veramente troppo tardi.»
    «Ti accompagno alla porta» propose Kelly.
    «Non importa, conosco benissimo la strada.» Maya si avviò, da sola, per poi fermarsi dopo pochi passi. «Anche tu, cerca di non lasciare che sia troppo tardi.»
    Kelly aggrottò la fronte.
    «Di che cosa parli?»
    «Del fatto di mettere gli occhi addosso a qualcuno. Mia nonna dice sempre che ha trascorso gli anni a sentirsi giovane dentro... poi si è accorta di essere piena di rughe.»
    «Dove vorresti arrivare con questo?»
    Maya alzò gli occhi al cielo.
    «Mi pare ovvio, no? Non sarai giovane per sempre, quindi cerca di trovare qualcuno prima di invecchiare!»
    Kelly non si sforzò nemmeno di replicare. Salutò Maya mentre usciva e, soltanto quando udì il ticchettio dei suoi tacchi lungo le scale, borbottò: «Mettere gli occhi su qualcuno, che assurdità... come se non sapesse che l’unico di cui mi importava non potrà più tornare.»
    In realtà non ne era più così convinta come qualche mese prima. Doveva ammettere con se stessa che, da quando aveva conosciuto Michel, si era ritrovata spesso a fare pensieri che sua madre avrebbe trovato particolarmente disdicevoli, come ad esempio quello di fare sesso con un uomo senza prima avere atteso di informarsi sulle sue condizioni economiche.
    Il suo desiderio nei confronti di Michel Sallivan, però, non si sarebbe mai potuto tradurre in realtà. Per quanto non si lasciasse spaventare dal fatto che lui le avesse rivelato di avere già una ragazza, la sua assenza che ormai perdurava da mesi le faceva dubitare che si sarebbero mai più rivisti. Si chiese dove fosse Michel in quel momento, ma non fu in grado di darsi risposta.

    Nel appartamento di Black Hill in cui abitava, Michel cercava invano di dare un senso a quello che era successo negli ultimi giorni.
    «Quello che Rachel fa nella sua vita privata non mi riguarda» l’aveva liquidato Tom Harvey, il giorno precedente, quando gli aveva parlato del suo incontro, «Quindi fammi la cortesia di non intrometterti.»
    «Ho semplicemente trovato molto strano il fatto che Rachel sia amica del marito di Margot Emerson» aveva puntualizzato Michel. «Mi sembra una coincidenza non da poco.»
    «Appunto, è una semplice coincidenza, l’hai detto tu stesso» aveva replicato Harvey. «A questo punto, allora, è strano anche che la tua ragazza sia proprio la figlia di quella povera donna.»
    «Ex ragazza» l’aveva corretto Michel.
    Gli accordi con Yuma erano stati chiari fin dal giorno di ottobre in cui si erano rivisti a Black Hill: nessuno, in città, poteva essere messo al corrente della loro relazione; nessuno a parte Ronnie, che in quei mesi li aveva aiutati a incontrarsi.
    Tom Harvey non aveva voluto aggiungere altro in proposito. Si era limitato a obiettare: «Non m’importa se non la frequenti più. Mi faccio i cazzi miei, io.»
    Non aveva aggiunto altro su Rachel, ma del resto Michel non s’illudeva. Se quella donna nascondeva qualcosa, avrebbe dovuto scoprirlo da solo. Quella sera, però, i suoi pensieri erano tutti su Yuma.
    “Ti chiamerò appena mi sarà possibile”, gli aveva scritto nel biglietto che gli aveva lasciato prima di partire.
    Non l’aveva ancora fatto e sentiva la sua mancanza come non mai. Avrebbe tanto desiderato potere essere lui a contattarla.
    “Se solo avessi il numero sua zia...”
    Purtroppo non aveva alcun mezzo per procurarselo e la sua unica consolazione era che, finché Yuma fosse stata a casa di Naive, sarebbe stata al sicuro, proprio come Heaven.
     
    Top
    .
  5. GÆBRIEL
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    E il fatto che l'inizio del capitolo 20 arrivi subito? Anche quella è una buona notizia?

    E' stata ottimissima!!!!!

    Ma perchè Ronnie? Ma perchè pensi ancora a Kelly? Non ti accorgi che ti sta rovinando la vita? :cry:
    Ma uffa, dovrebbe riprendersi sto ragazzo! Pensa ancora agli yogurt scaduti!

    Si, Kelly, ha ragione Maya, sei uno yogurt scaduto e non ci si può fare niente... Ronnie merita di meglio!

    E Michel, dovresti smetterla di farti troppi giri di mente, dovresti agire, adesso! u.u

    Si, lo ammetto, questo tuo romanzo rischia di mandarmi in psicoanalisi! :lol:
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,938
    Scrittore
    +1,079

    Status
    Anonymous
    Stai sicura che Ronnie penserà a Kelly ancora per poco! :D Ed effettivamente non so dirti se sarà meglio quello che succederà prima o quello che succederà dopo! XD
    Maya ha stramaledettamente ragione! U.U Comunque credo che anche Maya, in vista degli sviluppi che ho deciso recentemente, avrà un po' più di spazio nella storia. ^^
    In effetti Michel dovrebbe fare qualcosa... ma sembra moooolto indeciso su cosa fare. U.U
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,938
    Scrittore
    +1,079

    Status
    Anonymous
    Parte conclusiva del capitolo 20.



    Quando le aveva comunicato la sua intenzione di andarsene Naive non l’aveva presa molto bene, ma Yuma non aveva desistito dal proposito che si era prefissata. Aveva trascorso mezza giornata insieme a Heaven, poi era salita su un pullman diretto a Starlit Spring.
    «È assurdo tornare in quella città» aveva provato a opporsi Naive. «Non c’è niente che tu possa fare!»
    «Ho sempre voluto delle risposte» aveva obiettato Yuma, «E non sono mai riuscita a trovarne. Mi sono resa conto, però, che non le ho mai cercate abbastanza.»
    «Sono tutte illusioni» aveva replicato Naive, aggrappandosi all’unico appiglio possibile per trattenerla. «Tornare a Starlit Spring non ti servirà a scoprire che cos’è successo veramente a Margot.»
    Lo sapeva.
    Dentro di sé, Yuma lo sapeva perfettamente.
    Aveva comunque trovato la forza di precisare a Naive che nemmeno rimanendo a casa sua avrebbe mai potuto trovare ciò che stava cercando.
    «Ma Heaven...»
    Yuma si era accorta, da quelle parole, che Naive era davvero arrivata all’ultima spiaggia, se sperava di poterla convincere a restare con un’argomentazione del genere.
    «Heaven non se l’è forse cavata benissimo anche senza di me, in tutti questi mesi?» le aveva chiesto, quindi.
    «Beh, sì...»
    «Allora non ci sono problemi.»
    «In questi mesi, però, siamo sempre rimaste in contatto.»
    «Erano contatti controllati da mio padre» le aveva ricordato Yuma. «A Starlit Spring nessuno mi impedirà di chiamarvi ogni volta in cui lo vorrò.»
    «Lo spero.»
    Yuma si era ritrovata a sorridere.
    «Che cosa ti fa pensare che qualcuno possa impedirmelo?»
    Naive aveva scosso la testa.
    «Non è a questo che mi riferisco.»
    «A che cosa, allora?»
    «Spero che tu avrai voglia di chiamarci.»
    Yuma cercò di giustificarsi, convincendosi che prima o poi si sarebbe messa in contatto con Naive e con sua sorella.
    “Non oggi, però” pensò, fissando il telefono. Spostò poi lo sguardo sull’orologio. “Anche perché è decisamente troppo tardi per fare una telefonata.”
    In realtà l’orario era soltanto una scusa. La verità era che, adesso che si trovava in una città in cui non conosceva nessuno, non aveva alcun desiderio di sentire le persone che in genere facevano parte della sua vita.
    «Nessuno» borbottò. «Non conosco nessuno... a parte Ronnie.»
    Era curioso come, ancora una volta, a distanza di pochi mesi si trovassero entrambi nella città di cui erano originari. Stavolta, però, non erano destinati a incontrarsi. Probabilmente Ronnie sarebbe tornato a Black Hill – perché ormai mancavano soltanto due giorni al suo rientro, a meno che il suo amico non avesse deciso di fermarsi di più, cosa di cui dubitava fortemente – senza sapere che lei si trovava a Starlit Spring.
    “Meglio così.”
    Yuma sentiva di avere troppi punti in sospeso da chiarire e non sarebbe certo stato positivo lasciarsi distrarre dalla presenza di altre persone. In un momento del genere anche coloro ai quali era legata dovevano diventare estranei.
    «Scoprirò cosa ti è successo, mamma» dichiarò, ad alta voce, come se Margot potesse sentirla. Non sapeva da che parte iniziare, ma qualcosa si sarebbe inventata, come aveva sempre fatto fin dal giorno in cui l’aveva persa. «Te lo devo.»

    Quando nella sua mente l’immagine di Yuma si sovrappose a quella di Kelly, Ronnie provò il solito istinto naturale di rifiuto.
    Kelly.
    Yuma.
    Kelly.
    Yuma.
    Il nulla.

    Kelly e Yuma non avevano niente in comune e l’una non era la conseguenza naturale dell’altra. Doveva abituarsi a non metterle sullo stesso piano. Anzi, forse era meglio che smettesse una volta per tutte di pensare alle donne; al massimo poteva dedicarsi a qualcuna che conduceva una vita tranquilla, una come Patricia Spencer, ad esempio, anche se il tempo, lo stesso tempo che avrebbe dovuto far rimarginare le ferite, scorreva troppo in fretta. Per quanto si sentisse scortese nei suoi confronti, considerava Patricia troppo vecchia per lui.
    “Forse il mio destino è quello di rimanere da solo” si disse, seppure non fosse convinto dell’esistenza del destino. Anzi, era sicuro che non esistesse: era stato lui, non il destino, a mettersi al volante quando non avrebbe dovuto. Era stato lui, non il destino, che si era reso conto che il cuore di Rick aveva smesso di battere. Ed era stato lui, infine, ad accettare la dannata proposta che Kelly gli aveva fatto.
    Si allontanò dal centro, come se spostandosi anche la sua mente potesse spostarsi su qualche riflessione più piacevole.
    Le strade erano deserte, a Starlit Spring non c’era mai nessuno in giro quando i negozi erano chiusi, e le serrande erano state abbassate ormai da ore. Essere solo gli trasmise un senso di pace interiore al quale difficilmente era capace di lasciarsi andare. Era una sensazione che gli piaceva, ma che svanì nel momento in cui si rese conto di trovarsi a poche vie di distanza da quella in cui abitava – o aveva abitato, qualora si fosse trasferita negli ultimi tempi – Kelly James.
    Sebbene le possibilità di vederla in giro a quell’ora fossero molto limitate, Ronnie avvertì un brivido gelido per nulla rassicurante. E se qualcosa non fosse andato per il verso giusto? E se Kelly, per qualche ragione, fosse stata fuori casa e lui se la fosse ritrovato davanti? E se si fossero ritrovati soli, faccia a faccia, cosa sarebbe accaduto?
    “Sto diventando paranoico” concluse. “Anzi, lo sono diventato molto tempo fa; l’unico problema è che peggioro giorno dopo giorno.”
    Cercò di convincersi che non c’era nulla che non andava e si guardò intorno. Gli parve di scorgere un’ombra in fondo alla strada buia, probabilmente un passante che con lui non avrebbe mai avuto niente a che fare.
    Notò quella che gli parve un’altra ombra, nelle tenebre di una notte di primavera rischiarata dai pochi lampioni che non erano stati presi a sassate dai vandali che si aggiravano – quando, dal momento che le strade apparivano sempre deserte, non era dato a sapersi – per viuzze e vicoli fatiscenti. Gli veniva incontro, questa era una donna.
    Kelly.
    Kelly.
    Kelly.

    “No, non può essere Kelly.”
    Sentiva il rumore di tacchi alti che rimbombavano nel portico costeggiato da serrande abbassate. Stando a quanto Ronnie ricordava, Kelly sosteneva di non essere in grado di camminare con i tacchi.
    Kelly.
    Kelly.

    Dentro di sé avvertì il bisogno di evitare di incrociare quella che, con tutta probabilità, era una perfetta sconosciuta.
    S’infilò in una via, sulla sua sinistra, la prima che trovò, non più illuminata di quella che aveva appena lasciato. Sapeva che stava agendo in modo irrazionale, ma non se ne curò. Se il destino esisteva, allora lui era destinato ad agire in modo tutt’altro che razionale. Gli bastarono pochi secondi per rendersi conto che, tra le due persone che aveva intravisto, aveva preso una decisione sbagliata a proposito di quale delle due fosse da evitare.
     
    Top
    .
  8. GÆBRIEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    OMG! :woot:

    Non puoi lasciarmi così!!!!!!! Ti pregooooo!
     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,938
    Scrittore
    +1,079

    Status
    Anonymous
    Sì, lo ammetto, è stato un finale "a effetto"! :D

    Domani arriverà il capitolo successivo. ^^
     
    Top
    .
  10.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Yes but No.

    Group
    Moderatore
    Posts
    3,976
    Scrittore
    +295

    Status
    Offline
    interessante :shifty: ...
    non capisco solo una cosa, perchè Micheal ha detto al padre di Yuma che lei stava facendo i bagagli per andarsene :huh: ? sarebbe una cosa contro di lei...
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,938
    Scrittore
    +1,079

    Status
    Anonymous
    Sono felice che ti sembri interessante.
    Tieni conto che comunque il padre di Yuma l'avrebbe scoperto di lì a poco rientrando in casa, e che Yuma ormai se n'è già andata. E poi perché Michel ha una certa propensione a fare ca**ate! :D

    Oggi pomeriggio aggiornerò. ^^
     
    Top
    .
  12. GÆBRIEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Sì, Michel è un tipo che non riflette mai prima di parlare... per questo ha una certa propulsione nel mettersi nei guai!
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Yes but No.

    Group
    Moderatore
    Posts
    3,976
    Scrittore
    +295

    Status
    Offline
    CITAZIONE
    E poi perché Michel ha una certa propensione a fare ca**ate!

    l'avevo intuito :rolleyes: ...
     
    Top
    .
  14. GÆBRIEL
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (GÆBRIEL @ 19/6/2013, 11:28) 
    Sì, Michel è un tipo che non riflette mai prima di parlare... per questo ha una certa propulsione nel mettersi nei guai!

    Ma che cazz scrivo? ahahahha! Dovevo scrivere propensione! ahahah sono un caso disperato!
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Yes but No.

    Group
    Moderatore
    Posts
    3,976
    Scrittore
    +295

    Status
    Offline
    ehm... mi sembrava strano, ma con il caldo che fa sono cose che capitano :rolleyes:...
     
    Top
    .
587 replies since 18/5/2013, 16:33   3088 views
  Share  
.