Anime di metallo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Milly Sunshine
        +1   +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Founder
    Posts
    70,943
    Scrittore
    +1,079

    Status
    Anonymous
    Ragazze, i vostri commenti sono talmente spassosi che oltre spingermi a farvi incrementare i punti reputazione mi portano anche a regalarvi la seconda parte del capitolo 27. U.U
    Aggiungo che dopo questo capitolo ce ne saranno altri cinque(?) appartenenti alla seconda parte, per poi passare alla terza parte. Ma a questo ci arriveremo in seguito. ;)

    Qualche comunicazione di servizio:
    @Pavone: non ho mai visto nessuno zombie che mi invoca con tono da cheer-leader di postare il seguito, quindi non noto questa somiglianza, almeno per il momento. :D Comunque sì, Ronnie avrebbe potuto comportarsi diversamente... u.u
    @Gabriel: eh sì, Patricia è un personaggio che va assolutamente tenuto d'occhio, e dovrebbe farlo anche Ronnie perché - piccola anticipazione - raccontare i fatti suoi a Patricia potrebbe non essere la soluzione migliore. ^^ In ogni caso Patricia comparirà ancora per un bel po' e la sua importanza sarà sicuramente molto maggiore rispetto a quella che avevo pensato di darle inizialmente.
    Ora la smetto, però, con le comunicazioni di servizio, perché posso immaginare che ciò che desiderate non sia sentirmi parlare e basta, ma anche leggere la parte conclusiva del capitolo 27. BUONA LETTURA!




    «Oggi mi sembri strano.»
    Ronnie spalancò gli occhi. Le parole di Yuma, seduta di fronte al televisore, avevano avuto il potere di folgorarlo.
    «Anche a te?»
    Yuma lo fissò senza capire.
    «Anche a me?»
    «Oggi pomeriggio una mia collega mi ha fatto notare la stessa cosa» fu costretto ad ammettere Ronnie, per quanto volesse dimenticare quello che era successo.
    Patricia si era comportata in modo molto insolito dopo che le aveva raccontato del bacio che lui e Yuma si erano scambiati.
    “Forse è invidia” dedusse, dal momento Patricia non avrebbe avuto altre ragioni per una simile reazione. “Le piaceva pensare di non essere l’unica senza speranze di essere corrisposta.”
    Si sentì raggelare non appena si accorse di quanto si fosse spinto troppo oltre: non solo non era nella posizione migliore per sentirsi autorizzato a provare certi sentimenti nei confronti di Yuma, ma addirittura insinuare che lei potesse contraccambiare era assurdo.
    Fortunatamente fu proprio Yuma a mettere fine ai suoi deliri mentali.
    «La tua collega è molto perspicace.»
    Ronnie si ritrovò ad annuire.
    «Forse lo è.»
    Yuma sorrise.
    «È un’ammissione?»
    «Un’ammissione su cosa?»
    «Sul fatto che tu sia un po’ strano.»
    Ronnie non rispose, non sapeva cosa dire.
    «Perché non vieni a sederti qui?» lo invitò Yuma. «Potremmo parlarne, se ti va.»
    Se gli andava?
    Si affrettò ad accomodarsi accanto a lei: questo gli andava eccome! Per quanto riguardava il raccontarle del sogno, invece, non era convinto che fosse un’idea geniale. Decise comunque di metterla al corrente di parte di ciò che ignorava.
    «Ti ho mai parlato di una certa Kelly James?»
    «Mi sembra che tu abbia accennato a una certa Kelly» ammise Yuma. «Era la tua ragazza a Starlit Spring o sbaglio?»
    «Sbagli. Anzi, no.»
    «Cosa vuoi dire? Era la tua ragazza o no?»
    «Era la ragazza di mio fratello» rispose Ronnie, «Ma ho comunque avuto una storia con lei.»
    «Stava con Ralph, quindi?»
    «No.»
    Yuma gli sembrò imbarazzata, mentre gli domandava: «Con Rick, allora?»
    Ronnie sospirò.
    «Sì, si erano messi insieme quando frequentavano le superiori. Si erano conosciuti a scuola e inizialmente, quando la portava a casa, la presentava come un’amica.»
    «Sono stati insieme molto a lungo?»
    «Due o tre anni, fino a quando Rick è...»
    Yuma lo interruppe: «Capisco. Ma tra voi cos’è successo?»
    «Qualcosa che non doveva succedere, suppongo. Mi sembrava che fosse meno coinvolta da Rick e, dato che ero attratto da lei, ho avuto la pessima idea di mettermi in mezzo. Kelly non si è tirata indietro e ci siamo ritrovati a letto insieme... non solo una volta. È successo qualche settimana prima che Rick morisse.»
    «Vi frequentavate ancora?»
    «No. Kelly si era stancata di Rick al punto tale da accettare le mie avance, ma non abbastanza da lasciarlo.»
    «Rick sapeva quello che c’era stato tra voi?»
    «Assolutamente no, e né io né Kelly volevamo che lo sapesse.»
    «Quindi avete finto che non fosse successo niente?»
    «Proprio così.»
    «E l’incidente?» gli chiese Yuma, a quel punto.
    «Una sera io e Rick siamo andati in un locale insieme a degli amici e abbiamo bevuto più del dovuto. Ti dicono sempre che non devi metterti al volante quando hai esagerato con l’alcool, ma di solito ti convinci che non ti accadrà niente, se lo fai una volta sola.» Ronnie abbassò lo sguardo. «In certi casi, però, non è il tuo giorno fortunato, o in quel caso la tua notte fortunata. A me è andata bene, ne sono uscito solo con qualche livido; a Rick purtroppo è andata molto peggio. Io sono sceso dalla macchina con le mie gambe, prima che prendesse fuoco. Lui è rimasto lì, al posto di guida, con le fiamme che lo divoravano. Per fortuna non ha sofferto: quando l’incendio è divampato, lui era già morto.»
    Yuma lo guardò, commossa.
    «Mi dispiace.»
    Ronnie abbassò lo sguardo.
    “Anche a me. Anche a me dispiace non avere il coraggio di dirti cos’è successo davvero quella notte!”
    Desiderava farlo, ma non poteva: aveva il sospetto che, se l’avesse fatto, Yuma avrebbe cercato di allontanarsi da lui il più possibile, e lui non avrebbe certo potuto biasimarla per questo.
    «È dopo l’incidente che è successo qualcosa di spiacevole con la tua famiglia?» gli chiese Yuma, allontanandolo da quelle cupe riflessioni.
    «Più o meno. Ralph e Rick erano gemelli ed erano sempre stati legatissimi. Ralph, in particolare, mi è sempre sembrato molto dipendente da Rick. Lo seguiva ovunque. Fortunatamente è anche uno studente modello, quindi quella sera decise di rimanere a casa a studiare, invece di uscire insieme a noi. Non mi ha mai perdonato di essere uscito vivo dall’auto dentro la quale Rick è morto.»
    «Ma è assurdo.»
    «Non troppo assurdo, per la sua mentalità. Ralph mi ha sempre visto come colpevole, al punto tale da convincersi che io sia in qualche modo riuscito a uccidere Rick. Quando ha scoperto che ero stato insieme a Kelly, ha iniziato a insinuare che lei fosse stata mia complice.»
    «E i tuoi genitori?»
    «Diciamo che mio padre sospetta che la colpa dell’incidente non sia tutta di Rick. Lui pensa che... che avrei dovuto impedirgli mettersi al volante in quelle condizioni...» Ronnie abbassò lo sguardo, domandandosi come potesse mentire così spudoratamente a Yuma. Ciò nonostante non si fermò. «Pensa che avrei dovuto guidare io, se mi sentivo più lucido.»
    «Quindi te ne sei andato per dimenticare» concluse Yuma, «Ma ti sei accorto che è più difficile di quanto potessi pensare.»
    «Sì.»
    Ronnie si sentì sollevato: quel monosillabo, almeno, era pieno di verità.
     
    Top
    .
587 replies since 18/5/2013, 16:33   3129 views
  Share  
.