Intervista con Viola Lodato

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    Gli sviluppi di questi tre libri mi hanno interessato; sei quindi molto multiforme nei tuoi generi?
     
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  2. ViolaKQ
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    CITAZIONE (»Milù Sunshine» @ 16/5/2013, 16:38) 
    Ti ringrazio per le spiegazioni.

    Quale genere o quali generi ti interessano dal punto di vista della scrittura? Perché proprio (quello o quelli)? Sono gli stessi generi che leggi abitualmente? Oppure ci sono delle differenze tra i generi che scrivi e i generi che leggi abitualmente?

    Leggo e scrivo un po' di tutto, ma i miei generi preferiti sono gli stessi sia in un caso che nell'altro: fantasy (in particolare lo sword and sorcery) e la fantascienza. Un'eccezione è rappresentata da Murakami: il suo stile è completamente diverso dal mio, così come gli argomenti trattati, le atmosfere e tante altre cose, ma adoro i suoi romanzi.
     
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  3. *Blake*
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    C'è un autore o autrice a cui ti piacerebbe assomigliare?
    A livello di stile, dico.
     
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    Hai detto Sword and Sorcery, il classico fantasy con cavalieri in armature splendenti e maghi terribili...in genere come li scrivi questi?
    Nel senso: usi spesso la prima persona, come nel caso del romanzo per cui ti stiamo intervistando, o talvolta salti anche in altri stili?
     
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  5. ViolaKQ
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    CITAZIONE (*Blake* @ 16/5/2013, 16:40) 
    Lo leggerò, e stai certa che beccherò cosa c'è di te in lei u.u

    Cosa pensi dell'editoria digitale? E dell'autopubblicazione?

    Credo che l'editoria digitale sia il futuro. Sono la prima a essere abbastanza affezionata al cartaceo, ma sempre più persone che conosco si convertono al digitale. Il problema è che moltissime case editrici, tra cui le big, fissano dei prezzi assurdi: che senso ha pagare dieci euro un e-book se con cinque euro in più posso comprarmi il cartaceo? Ci sono anche editori che pubblicano solo ed esclusivamente in cartaceo e la trovo una scelta discutibile, proprio perché sempre più lettori passano al digitale (anche senza abbandonare il cartaceo).
    Per quanto riguarda l'autopubblicazione è un discorso complesso. Ci sono dei casi in cui può aver senso, ma deve essere una scelta consapevole. In giro ci sono troppi testi autopubblicati e non editati, quindi spesso si ripiega sull'autopubblicazione solo perché si viene rifiutati dagli editori, senza chiedersi il perché del rifiuto. In linea generale io consiglio (anche perché è la strada che ho scelto) la pubblicazione con case editrici piccole, però bisogna fare un'attentissima selezione, perché ce ne sono tante che non fanno editing, per dirne una. Nel mio caso sono assolutamente soddisfatta e posso solo parlare bene del mio editore, perché l'editing è stato molto approfondito, ma conosco molte persone che hanno avuto esperienze negative in questo senso. E qui si torna all'importanza del confronto con gli altri, che possono aiutarci a capire di chi fidarci e chi invece evitare.

    CITAZIONE (dany the writer @ 16/5/2013, 16:41) 
    CITAZIONE
    Mi rendo conto di essere un po' inquietante, parlo di Katia come se esistesse davvero XD

    Come ogni personaggio messo su carta, in un certo senso lo è. In maniera molto personale, che varia a seconda dell'autore, il/la personaggio e il suo universo esiste, non credi? :)

    Sono assolutamente d'accordo! ^_^ Inoltre credo che conoscere a fondo i nostri personaggi, con le loro stranezze e le loro manie, sia un ottimo modo per renderli realistici. ^^

    CITAZIONE (»Milù Sunshine» @ 16/5/2013, 16:41) 
    CITAZIONE
    la passione per la scrittura. Katia scrive, tutte le sue storie che scriverò appariranno scritte da lei, ma lo fa come hobby, per lei non è una passione.

    A questo proposito, qual è dal tuo punto di vista la differenza tra scrivere per hobby o scrivere per passione?
    Da come lo dici mi sembra di capire (e ribadisco: mi SEMBRA, ma non ne sono affatto sicura) che scrivere per hobby sia inteso come farlo senza avere obiettivi di pubblicazione, mentre scrivere per passione sia avere come obiettivo quello di pubblicare. :blink: La intendi così o ho male interpretato? E, in quest'ultimo caso, quanto ritieni che sia marcata la differenza tra scrivere per hobby e scrivere per passione e quanto l'hobby può trasformarsi in passione?

    Spero di essere stata abbastanza chiara. XD

    Non credo che la differenza sia il voler pubblicare o meno: ho conosciuto persone con la passione per la scrittura che semplicemente non mirano a pubblicare perché non si sentono all'altezza.
    Per spiegare la differenza posso provare a fare un esempio pratico: mi piace disegnare, è un hobby. Trovo piacevole disegnare, ogni tanto, ma non è qualcosa che vorrei fare per tutta la vita e mi annoierei a farlo tutto il giorno. Invece adoro scrivere, potrei fare solo quello per giorni di fila e non mi peserebbe. Questa però è la differenza per me, per altri può essere diversa. La differenza, quindi, è diversa per ognuno, secondo me. Riguardo all'hobby che diventa passione... Uhm, credo che sia possibile. Magari si può scoprire solo a un certo punto di avere una determinata passione.
    Faccio un altro esempio: qualcuno può accorgersi solo dopo anni e anni di avere la passione per la scrittura perché magari fino ad allora aveva scritto i generi sbagliati. Spero di essermi spiegata :P
     
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    Ti sei spiegata alla grande. ;)

    Altra domanda: quali commenti positivi e quali critiche negative hai riscontrato? Come hai reagito alle critiche negative? E quanto i commenti positivi ti hanno spinta ad andare avanti nel tuo progetto?
     
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  7. ViolaKQ
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    CITAZIONE (dany the writer @ 16/5/2013, 16:45) 
    Questi "colleghi" sono stati tutti ugualmente disponibili o nel circuito esiste una sorta di competizione nella quale ti sei trovata a nuotare?
    Se sì, com'era questa competizione?

    Sono stata piuttosto fortunata, ma negli ambienti in cui mi sono trovata non c'era (e non c'è, visto che frequento anche ora delle community) molta competizione. Ci sono stati però degli episodi isolati: nel 2012 ho partecipato al Premio La Giara indetto dalla Rai e c'era un gruppo su Facebook dedicato al concorso. Ho superato la prima fase, sono arrivata quindi tra i tre finalisti della Liguria. Un tizio che non conosco mi ha scritto un messaggio dandomi della raccomandata, sosteneva che dovessi vergognarmi e così via. Nel caso di quel gruppo, però, era nato proprio per raccogliere i partecipanti al concorso, quindi c'era una competizione vera e propria in atto, era un caso particolare. Per il resto, non mi pare di aver trovato molta competizione, o almeno inteso nel senso negativo del termine.

    CITAZIONE (»Milù Sunshine» @ 16/5/2013, 16:46) 
    Oltre a Katia, per quanto riguarda gli altri personaggi sono puramente inventati o sono almeno in parte ispirati a qualcuno?

    Nel caso di questo romanzo c'è qualcosa di qualcuno che conosco in ogni personaggio. Solo in questo, perché negli altri libri sono partita da zero. In alcuni casi la somiglianza è marcata (come per Desmond, che è similissimo al mio ragazzo), per crearne altri, invece, mi sono limitata a immaginarli con l'aspetto fisico di qualcuno che conosco. ^^

    CITAZIONE
    Sai che un po' ti invidio? Io ci ho provato a ispirarmi a dei sogni, in passato, ma non sono mai riuscita a scrivere più di un paio di pagine e quei progetti li ho sempre lasciati perdere! :D

    Esistono alcuni modi per rendere più lucidi i sogni, ma non ho mai provato. Però, se ti interessa, qui puoi trovare qualcosa: http://www.sognilucidi.it/mediawiki/index....gina_principale
    Io mi riprometto sempre di provare le tecniche suggerite, ma alla fin fine non lo faccio mai XD
     
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    Esistono alcuni modi per rendere più lucidi i sogni, ma non ho mai provato. Però, se ti interessa, qui puoi trovare qualcosa: www.sognilucidi.it/mediawiki/index....gina_principale
    Io mi riprometto sempre di provare le tecniche suggerite, ma alla fin fine non lo faccio mai XD

    Sinceramente mi sembra un po' inquietante! :D
    La colpa comunque non credo che fosse dei miei sogni, ma della capacità di inventarmi le parti che mancavano. XD
     
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  9. ViolaKQ
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    CITAZIONE (dany the writer @ 16/5/2013, 16:49) 
    Gli sviluppi di questi tre libri mi hanno interessato; sei quindi molto multiforme nei tuoi generi?

    Sì, ma non è sempre andata così. All'inizio, quando avevo quattordici anni e ho cominciato a scrivere, pensavo di concentrarmi sul fantasy. Poi, pian piano, ho cominciato a spaziare negli altri generi. Quando dicevo "non scriverò mai un giallo" mi è venuta l'ispirazione per scriverne uno. Quando sostenevo "va bene tutto, ma lo storico no" ho fatto quel sogno che mi ha portata poi a scrivere un romanzo di quel genere XD
    Ci sono comunque quelli che prediligo, ovvero fantasy e fantascienza, appunto ^^
     
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    Hai iniziato a scrivere quando eri ancora molto giovane. I tuoi familiari che cosa ne pensavano della tua passione? Ti supportavano o pensavano che fosse tempo sottratto allo studio o ad altre attività?
     
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  11. ViolaKQ
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    CITAZIONE (*Blake* @ 16/5/2013, 16:52) 
    C'è un autore o autrice a cui ti piacerebbe assomigliare?
    A livello di stile, dico.

    Uhm... Di sicuro non Murakami, per quanto lo adori. Non sento il suo stile nelle mie corde. Invece adoro alla follia lo stile di Stephen King, quindi direi lui :D
     
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    E hai mai pensato alla commistione di generi ed ambientazioni? :)
    Prendere un genere e mischiarlo ad un altro per ottenerne uno che può essere si bizzarro ma unilateralmente originale.
    Cosa penseresti di un giallo a carattere fantasy in un horror di fantascienza ambientato in un contesto storico per quell'ambientazione? Tanto per dire :)
     
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  13. ViolaKQ
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    CITAZIONE (dany the writer @ 16/5/2013, 16:53) 
    Hai detto Sword and Sorcery, il classico fantasy con cavalieri in armature splendenti e maghi terribili...in genere come li scrivi questi?
    Nel senso: usi spesso la prima persona, come nel caso del romanzo per cui ti stiamo intervistando, o talvolta salti anche in altri stili?

    Nel caso dei fantasy (due terminati, due in lavorazione) preferisco la terza persona focalizzata. Uso raramente la prima persona, nel caso di KillerQueen ho scelto di utilizzarla per due motivi: il primo racconto in cui è comparso il personaggio era in prima persona, inoltre lasciando che sia lei a raccontare posso dare più spazio alle sue battute e ai suoi viaggi mentali.
    Per i fantasy scelgo quel tipo di narrazione perché preferisco un distacco maggiore dal protagonista.

    CITAZIONE (»Milù Sunshine» @ 16/5/2013, 17:10) 
    Ti sei spiegata alla grande. ;)

    Altra domanda: quali commenti positivi e quali critiche negative hai riscontrato? Come hai reagito alle critiche negative? E quanto i commenti positivi ti hanno spinta ad andare avanti nel tuo progetto?

    Questa domanda mi piace moltissimo ^^
    I commenti positivi fanno un immenso piacere, ma le critiche mi hanno aiutata moltissimo a crescere.
    La prima critica in assoluto è arrivata da uno dei miei tre fratelli. Lì per lì ci rimasi malissimo e decisi di non fargli leggere più niente di mio. Qualche anno dopo gli feci leggere qualche capitolo di un romanzo di fantascienza che stavo scrivendo... Gli piacque molto e mi diede dei consigli validissimi. A distanza di anni posso dire che la sua critica non solo era fondata, ma mi ha anche spinta a migliorarmi. Ormai mio fratello legge regolarmente molto di ciò che scrivo (non tutto, perché scrivo tantissimo e non riesce a starmi dietro) e ascolto sempre volentieri i suoi consigli. A proposito, poi gli linkerò questa intervista XD
    Tutto questo per dire che i complimenti fanno molto piacere, ma le critiche sono anche più importanti.
    Edit: ops, dimenticavo l'ultima domanda. Direi che mi hanno spinta ad andare avanti più le critiche dei complimenti (sebbene, lo ribadisco, ovviamente facciano un immenso piacere anche quelli), perché mi sento più stimolata se capisco cosa migliorare dei miei lavori, o anche del mio stile.

    [QUOTE=»Milù Sunshine»,16/5/2013, 17:18 ?t=54364934&
    Sinceramente mi sembra un po' inquietante! :D
    La colpa comunque non credo che fosse dei miei sogni, ma della capacità di inventarmi le parti che mancavano. XD
    [/QUOTE]

    Ah, capisco XD E comunque, sì, in effetti sembra un po' inquietante :P

    CITAZIONE
    Hai iniziato a scrivere quando eri ancora molto giovane. I tuoi familiari che cosa ne pensavano della tua passione? Ti supportavano o pensavano che fosse tempo sottratto allo studio o ad altre attività?

    Da questo lato qui sono stata fortunatissima. I miei genitori non hanno mai cercato di fermarmi, forse anche perché a mia mamma piace scrivere. Mio padre, ora, dice che credeva che sarebbe stata una passione temporanea, pensava che dopo un po' mi sarei stancata XD
    In ogni caso, da loro ho sempre avuto il massimo appoggio. Infatti il romanzo è dedicato a loro, oltre che a due mie amiche. *fa ciao con la manina a Lucia che sta leggendo ora*
     
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    Da questo lato qui sono stata fortunatissima. I miei genitori non hanno mai cercato di fermarmi, forse anche perché a mia mamma piace scrivere. Mio padre, ora, dice che credeva che sarebbe stata una passione temporanea, pensava che dopo un po' mi sarei stancata XD
    In ogni caso, da loro ho sempre avuto il massimo appoggio. Infatti il romanzo è dedicato a loro, oltre che a due mie amiche. *fa ciao con la manina a Lucia che sta leggendo ora*

    Diciamo che hai avuto fortuna! :woot: Specie sul fatto della mamma a cui piace scrivere, mi sembra un'ottima cosa! *-*
    Sicuramente avere supporto in famiglia è meraviglioso.
    Personalmente comunque nessuno si è mai opposto al fatto che scrivessi... XD Diciamo che il genere di supporto che ricevevo derivava dal fatto che, dopo avere studiato, invece di andarmene in giro per tutto il giorno fuori dal controllo della mia famiglia, rimanevo spesso in casa a scrivere, e quindi non lo ritenevano qualcosa di criticabile. ;)
     
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  15. ViolaKQ
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    CITAZIONE (dany the writer @ 16/5/2013, 17:22) 
    E hai mai pensato alla commistione di generi ed ambientazioni? :)
    Prendere un genere e mischiarlo ad un altro per ottenerne uno che può essere si bizzarro ma unilateralmente originale.
    Cosa penseresti di un giallo a carattere fantasy in un horror di fantascienza ambientato in un contesto storico per quell'ambientazione? Tanto per dire :)

    Io sono favorevolissima alla fusione di più generi! Infatti ho cominciato proprio con un science fantasy (fantasy + fantascienza) per poi passare a un giallo umoristico, e in altri romanzi (come si sarà notato ne ho scritti tantini, anche se sono quasi tutti ancora nel mio computer) ci sono più generi. Per esempio, quello che sto scrivendo ora lo considero un fantasy distopico :P
    Devo ammettere che però non è semplice immaginare un'unione (è teorica o ci stai lavorando davvero?) di giallo + fantasy + horror + fantascienza + storico D: Non nel senso che non può funzionare, ma non saprei proprio come immaginarmelo XD
     
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90 replies since 16/5/2013, 14:45   560 views
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