Intervista con Valeria Bellenda

autrice di "Paranormal Kiss"

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  1. °°Claudia°°
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    CITAZIONE
    Sono responsabile al cento per cento della riuscita dell'azione di marketing legata alla ciopertina!

    Riguardo a questo, una piccola curiosità, se mi è concessa ;)
    Le vendite vanno aumentando?
    E, in ogni caso, riscontri più critiche positive o negative?
    Sempre riguardo a questo: quale è stato il più bel complimento ricevuto e quale la critica che più ti ha ferito?
     
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  2. ValeriaB
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    Il seguito di Paranormal kiss non era previsto in realtà, perchè per me la storia, nonostante il finale volutamente abbastanza aperto, si era conclusa con l'ultima pagina. Però ho visto che tante persone me lo hanno chiesto e vedere il loro entusiasmo mi ci ha fatto pensare seriamente. Ci sarebbero tanti elementi su cui potrei giocare e inventare, davvero tanti...e poi il personaggio di Jess è molto amato, il suo ritorno piacerebbe parecchio...vedremo. Corsi di scrittura non ne ho mai frequentato! E nessuno mi ha mai aiutato. Ho scritto e alla fine di ogni capitolo mi confrontavo con una mia amica anche lei con la stessa passione e lei mi correggeva mi diceva cosa secondo lei andava e cosa no. Forum non molti, Galassia Arte, per il resto quasi nulla.
     
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    CITAZIONE (ValeriaB @ 15/4/2013, 18:23) 
    Oriana, Beppe e Jess sono tutti italiani! Il nome Jess l'ho inserito solo perchè mi piaceva tanto e perchè aveva una particolare storia dietro iniziata in università con alcune mie compagne (il nome in realtà lo hanno inventato loro per chiamare in codice un ragazzo che mi piaceva).

    Capisco, ti ringrazio per la spiegazione. ^^

    Domanda che mi è stata suggerita da uno staffer oggi assente: a causa di critiche ricevute, hai mai pensato di apportare dei cambiamenti al tuo romanzo per un'eventuale seconda edizione?
     
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  4. °°Claudia°°
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    Grazie per la risposta :D
    Un'altra curiosità: sei costante nello scrivere oppure lo fai quando senti di avere l'ispirazione?
    E poi: cosa ti piace molto del tuo stile di scrittura e cosa no? In pratica, qualche critica positiva e negativa faresti a te stessa?
     
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  5. ValeriaB
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    Le vendite procedono! E' molto legato a quanto ci si riesce a far conoscere, nel senso che l'editore fa il suo ma è un suo piccolo rispetto a quello che si dovrebbe fare. Per questo, è l'autore in prima persona che si deve impegnare se vuole incrementare la notorietà e quindi anche le vendite. Fiere, contatti, presentazioni, blog, internet, facebook e chi più ne ha più ne metta! Riguardo i commenti positivi e negativi, direi un 60% positivi e un 40% negativi, ma non posso generalizzare, sono percentuali così, in base a quello che mi è sembrato. C'è da dire che i commenti positivi sono stati molto positivi, al di là delle mie aspettative e questo mi ha reso felicissima! I negativi ci sono, esistono e pazienza. Mi dispiace che il mio libro non sia piaciuto a queste persone. Per il prossimo ci metterò ancora più impegno, affinchè le varie critiche diminuiscano. Il commento più bello è stato quello di mio padre, "mi hai fatto commuovere" a fine libro, da lui, che era sempre stato scettico sul fatto di scrivere un romanzo, è stato come dire "bingoooo". Il più brutto commento, bè, dire che la storia d'amore non è sentita e non ci sono emozioni....cioè come fai a dire una cosa del genere, è tutto basato su quello nel mio libro!!!!!!! Boh, va bè...:-)
     
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    Laws and labours, structures tight. Memories of faded might...

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    A volte succede che l'intenzione dell'autore (nel tuo caso, l'autrice) non riesca a fare breccia in chi legge.
    A tal proposito: hai mai avuto difficoltà, visto il tema scelto, nel rapportarti alla sospensione dell'incredulità?
     
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  7. ValeriaB
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    Sì, certo, in caso si facesse una seconda edizione, ho pensato ad alcuni cambiamenti che si potrebbero fare, anche sulla base di quello che mi è stato detto- criticato. Credo di sapere quali sono i punti di forza del libro e quali quelli di debolezza che eventualmente andrebbero migliorati. No, non sono costante nello scrivere. Per niente! Scrivo quando ne ho voglia, quando sono ispirata per lo più, ossia quando mi vengono in mente quelle idee che mi fanno esaltare tanto da volerle subito mettere giù. La costanza e la disciplina, però, sono due componenti essenziali se si vuole portare a termine un progetto. Bisogna che mi dia dei tempi e delle regole :-D L'elemento più positivo del mio romanzo è certamente il lato dell'immedesimazione del lettore nella trama, ho scritto in prima persona e ho volutamente inserito pensieri della protagonista, per fare in modo che il lettore ne risultasse più coinvolto. Soprattutto perchè parlo di sentimenti e innamoramenti. Il lato più negativo direi la velocità dei capitoli finali rispetto a tutto il resto del romanzo, ossia l'aver condensato magari troppe informazioni e avvenimenti all'ultimo, invece che ripartirli adeguatamente dando loro maggior respiro.
     
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  8. °°Claudia°°
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    Come consideri la scrittura? Un hobby? Oppure ti piacerebbe essere una scrittrice a tempo pieno e, quindi, farne un vero e proprio lavoro?

    Inoltre, e qui probabilmente dovrai scusare la mia ignoranza in materia, quando completerai un nuovo romanzo, la tua intenzione è quella di continuare con la stessa casa editrice oppure, visto che magari il tuo nome non sarà più quello di un esordiente, puntare a case editrici più conosciute?
     
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  9. •GABRIEL•
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    Grazie ancora per le risposte, davvero esaurienti...

    Hai un autore preferito a cui ti ispiri? Se si, chi è?
     
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  10. ValeriaB
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    No, non è successo, perchè per quanto riguarda i poteri paranormali e l'origine di questi ho ampiamente spiegato tutto. Per quanto riguarda i fantasmi e il motivo per cui esistono e per cui la protagonista e altri li vedono pure. Tutto ciò che è a tema sovrannaturale ho cercato di definirlo e spiegarlo, per cui in quel senso non è successo che qualcuno non capisse o non sapesse come mai è successo questo o quello. E' successo di non entrare nelle grazie di qualche lettore, ma non era perchè non avevo spiegato qualcosa riguardante il paranormale. Ho sempre approfondito tutto di quello.
     
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    Sì, certo, in caso si facesse una seconda edizione, ho pensato ad alcuni cambiamenti che si potrebbero fare, anche sulla base di quello che mi è stato detto- criticato. Credo di sapere quali sono i punti di forza del libro e quali quelli di debolezza che eventualmente andrebbero migliorati.

    Capisco, grazie. ^^

    Se c'è tempo per un'altra domanda: le persone che ti stanno intorno (a livello di famiglia e amici) ti hanno sostenuta? sapevano del tuo intento di scrivere un romanzo?
     
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  12. °°Claudia°°
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    Grazie per la risposta :D
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    Il lato più negativo direi la velocità dei capitoli finali rispetto a tutto il resto del romanzo, ossia l'aver condensato magari troppe informazioni e avvenimenti all'ultimo, invece che ripartirli adeguatamente dando loro maggior respiro.

    Sì, questo viene considerato tra gli errori più comuni, e lo capisco! L'euforia nel vederlo completo può far accelerare i tempi!

    Quanto è cambiata la tua vita dopo l'uscita del libro?
     
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  13. ValeriaB
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    Al momento per me la scrittura è un hobby, ma mi piacerebbe tantissimo farla diventare un lavoro vero e proprio, affiancato a un altro di altro tipo (inerente agli studi di economia se possibile). Magariiiiiiiiiiiii :-) Io la speranza ce l'ho! Il mio secondo romanzo me la tenterei sicuramente con un altro editore, questo non perchè non mi sia trovata bene con loro, anzi, ma perchè voglio progredire, poter essere letta e conosciuta da un pubblico maggiore e questo può avvenire solo con una casa editrice medio grande. Penso che mi rivolgerò ad una agenzia letteraria come si deve, ho visto che molti esordienti italiani di adesso sono riusciuti così per Mondadori & company. Autori a cui mi ispiro non ce ne sono, nel senso che la mia ispirazione viene dalla mia esperienza, dal mio vissuto, dalla mia fantasia. Però, adoro leggere autrici di romance, meglio se con un pizzico di magia nelle loro trame.
     
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    Al giorno d'oggi mi capita di leggere pareri molto negativi, in generale, su tutto il genere del paranormal romance. Naturalmente, non amando le generalizzazioni, io prendo sempre con le pinze pareri di questo genere e immagino che capiti anche a molti altri... ma volevo chiederti se hai mai pensato che avresti potuto essere criticata per il genere che avevi scelto di scrivere e, in tal caso, che cosa ti ha spinta a non curartene.
     
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    Ave! Sono lo staffer assente che ben presto si reimmergerà nello studio :-)

    Innanzitutto grazie anche da parte mia di essere qui con noi :-) detto ciò, volevo farti qualche domanda - e ne approfitto per ringraziare la gentilissima Milù che te le ha poste per me:

    • Perché hai scelto, tra tanti generi, proprio il fantasy? Ho letto - un po' di fretta - che non è stata una scelta fatta sin da subito. Cosa ti ha attratto e spinto effettivamente a questo genere a discapito di un altro o di una narrativa più tradizionale?

    • Qui dici:

    CITAZIONE
    E' uno spostamento da me al lettore quello che sto facendo, perchè il mio prodotto è a tutti gli effetti per un pubblico, per qualcun altro e quindi le esigenze di questo qualcun altro sono per me essenziali!

    questo significa che, nel contesto del nostro sistema economico dannatamente capitalista, scrivi oltre che per te stessa per creare un prodotto di consumo di massa piuttosto che un prodotto artistico, creando, effettivamente, un guadagno tramite l'arte della parola?

    Edited by Antinea - 15/4/2013, 19:00
     
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