Intervista a Gianni Gardon

Autore di "Verrà il tempo per noi"

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    Ciao. Benvenuto anche da parte mia e grazie per avere accettato di farti intervistare.

    Avrei una domanda anch'io: hai ricevuto supporto (anche soltanto morale) da parte di familiari e amici, oppure la scrittura è stata qualcosa che hai vissuto a livello più "privato"?
     
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  2. barrett67
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    @sansa mi sarebbe piaciuto dare a ognuno un punto di vista o ricorrere a quei "trucchetti" alla Pancol o alla Avallone, per restare in Italia, cioè passare repentinamente dalla terza persona alla prima, mettendo "in viva voce" i pensieri dei protagonisti, ma in realtà ho tenuto la terza persona, concedendomi delle "deroghe" narrative, in quanto il narratore sembra uno di loro, sembra conoscerli davvero e in pratica come se stesse descrivendo le vite di amici con cui ha condiviso anch'egli qualcosa. Una sorta di "personaggio" occulto, se vogliamo :-)

    @claudia figurati, ti rispondo volentieri :-)

    sì, la storia si è evoluta, nel canovaccio più che altro ma le caratteristiche dei personaggi e la trama generale è rimasta inalterata. L'ho semplificata un po', all'inizio entravano in gioco troppi fattori e forse non ho voluto fare il passo più lungo della gamba. Amo leggere i romanzi corali, ma scriverli è difficile e temevo di perdere la bussola, questo non per sfiducia in me stesso, ma il mio obiettivo è stato quello di mantenere una specie di equilibrio, senza far pendere la bilancia da una parte o dall'altra. In effetti è successo che i lettori si appassionassero a questo o a quel personaggio, ma in fondo va bene così...
     
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  3. *Blake*
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    Com'è stato gestire un personaggio totalmente negativo? Difficile?
     
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  4. •GABRIEL•
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    Ciao Gianni, è un piacere averti con noi stasera!

    So che hai scritto un altro libro... ti piacerebbe parlarcene?
     
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  5. barrett67
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    ciao claudia, a presto e saluti a milu e gabriel!
    vengo a voi...

    sono sempre stato supportato in famiglia, nonostante sia l'unico con velleità artistiche. Provengo da una famiglia che amo definire "progressista" e a casa mia la lettura, l'arte, la musica, la politica sono sempre state discusse, mai negate. Poi però ho fatto da me, ma sono felice che nessuno mi abbia ostacolato anche se onestamente sarei andato avanti lo stesso. Ho molto aiuto anche da parte della mia futura sposa Mary, la quale è anche autrice di entrambe le copertine dei miei libri :-) Lei non vuole mai apparire, nè tanto meno ama i complimenti ma le sue doti artistiche in campo di arti visive e figurative sono lampanti e mi sono permesso con l'editore di proporre delle idee per la copertina, nonostante in Nulla die ci sia Massimiliano Giordano, uno splendido fotografo e grafico. E' andata bene, sono orgogliosissimo dei risultati.

    @gabri il secondo libro in realtà è nato per caso. Stavo (e sto!) lavorando a un saggio musicale, in uscita per l'anno prossimo ma scrivo testi da tantissimi anni. L'editore sapeva che avevo del materiale in un primo momento NON destinato alla pubblicazione perchè ritenevo quegli scritti sin troppo personali. Alla fine mi convinsi di darmi un'ulteriore chance per vedere se potevano avere, oltre che un valore affettivo, pure un qualche riscontro letterario. Così è stato, e Pinguini di carta, la mia silloge è uscita da pochissimo, nemmeno un mese fa. Sono testi, pensieri, poesie, anche se la parola mi mette soggezione. Sono suggestioni, c'è molto di me, mi sono messo a nudo!

    @blake il personaggio è negativo ma cerco di darne una connotazione che lo salvi, se non da un punto di vista morale, almeno da un punto di vista giuridico, nel senso che il "cattivo" in questione non può essere in sè, deve necessariamente avere una forma di patologia che lo induce ad agire così.. lavoro nel sociale e casi di schizofrenici o di breakdown psichiatrici ne ho conosciuti, persone normali che d'un tratto perdono il senno, compiendo gesti scellerati, indice comunque quasi sempre di una fragilità pregressa
     
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  6. Sansa Stark
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    Ultima domanda prima di passare al secondo libro, se vorranno gli altri.

    Hai affermato di aver provato empatia per ogni personaggio tranne che per quello negativo. Ma qual è quello in cui, tra virgolette, ti rispecchi di più e perché? :)
     
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    Grazie per le risposte.
    Altra domanda: hai in progetto qualche altro futuro romanzo?
    Un'altra domanda ancora: hai mai scritto poesie?
     
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    Ti saluto, Gianni! Sono davvero felice che tu sia qui con noi stasera...
    La mia domanda è abbastanza "personale": in quale momento della giornata preferisci scrivere? E scrivi più per te stesso o per gli altri? :)
     
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  9. *Blake*
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    Hai avuto il blocco dello scrittore durante la stesura del primo romanzo e del saggio?

    Gianni, mi sono dimenticata di dirti che deciderai tu quando stoppare l'intervista :)
     
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    Hai ricevuto critiche negative?
    Se sì, ti hanno scoraggiato?
     
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  11. barrett67
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    Grazie a tutti! Quante domande!

    @sansa molti hanno individuato un personaggio in particolare come mio alter ego, vale a dire Claudio (il cui nome è un omaggio a un mio fantastico zio), sia per lo spirito, l'ottimismo e la voglia di mettersi in gioco ,sia perchè ama l'Irlanda. In realtà mi rispecchio anche in Ricky, nei suoi momenti bui, quando si chiude in sè stesso o è insofferente all'omologazione dilagante della massa alle mode, e in Valeria, per la sua sensibilità e fragilità. Ma ripeto, non sono io, ormai ho convinto di questo anche Mary che a una prima lettura lasciò il romanzo a metà perchè convinta che stessi raccontando una mia vecchia storia d'amore :-)

    @ milu sì, un nuovo romanzo è in cantiere. Ho tutto: soggetto, trama, alcuni dialoghi, ambientazione, scelta narrativa. Verrà posticipato perchè sto concludendo un saggio ma conto di iniziarlo nel 2013. Sarà un romanzo molto più maturo per tematiche e contesti, anche se lo stile "favolistico" permarrà. Non sono "cinico", apprezzo gente come Bukowski o simili ma non sarei credibile in quelle vesti.. niente parolacce :-)
    come risposto prima, sì, ho scritto poesie... amo quelle forma narrativa, ho studiato e approfondito tanto la materia nel mio percorso di studi, prima al Classico e poi a Lettere e Filosofia

    @Bruce scrivo nei ritagli di tempo, ahimè... ho la fortuna di ricordare ciò che voglio scrivere, quindi magari una sottotrama mi viene in mente in pausa pranzo o in treno e poi la so riprodurre. Capitava così anche con i temi, non ho bisogno di molte revisioni, è già chiaro nella capoccia :-)

    @blake no, mai avuto il blocco dello scrittore, semmai il contrario.. ho sin troppe idee e devo incanalarle nel modo giusto. Articoli giornalistici, sportivi, musicali, reading, sceneggiature, poesie, romanzo. Dura stare dietro a tutto, ma mi sento limitato con una sola forma d'arte disponibile. Riesco pure ad aggiornare costantemente un blog! Sono iperattivo della scrittura, è una forma di comunicazione stupenda ed efficace, indipendentemente dalla velleità di pubblicare. Ma è indubbio che ormai non è più uno scrivere solo per sè stessi, quella è la molla iniziale, poi viene il desiderio del confronto, della condivisione con gli altri... e i feedback, inutile nasconderlo, sono molto importanti
     
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  12. *Blake*
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    Cosa pensi dell'autopubblicazione?
     
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  13. barrett67
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    @milu ti dirò, critiche ne sono pure arrivate ma sono del parere che davvero non si possa piacere a tutti. Dapprima per passione e poi anche per "lavoro" frequento ambienti giornalistici, scrivo recensioni e ne leggo in quantità industriale. So quindi che si contano nelle dita di una mano quelli che mettono d'accordo tutti. Ho ricevuto tante opinioni, soprattutto su ibs e la maggior parte sono positivi, quasi insperati. Alcuni lettori hanno colto delle chiavi di lettura molto interessanti. Non nego che la cosa mi abbia fatto piacere. Non metto d'accordo, anzi, o voti massimi o minimi, visto che alcuni hanno criticato le tematiche sin troppo giovanili. Un tizio ha tirato in ballo addirittura Moccia, ma resto convinto di non aver subito nessun condizionamento dall'autore in questione. Meglio comunque chi mi ha paragonato al primo Brizzi, al Culicchia di Tutti giù per terra o a Nick Hornby, visto che è uno dei miei autori preferiti. Sinceramente non mi spaventano le critiche negative, ritengo che possano essere uno sprono. Io per primo se riscrivessi il mio romanzo d'esordio farei delle modifiche ma in fondo va bene così. Si deve sempre provare a migliorare
     
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    @ milu sì, un nuovo romanzo è in cantiere. Ho tutto: soggetto, trama, alcuni dialoghi, ambientazione, scelta narrativa. Verrà posticipato perchè sto concludendo un saggio ma conto di iniziarlo nel 2013. Sarà un romanzo molto più maturo per tematiche e contesti, anche se lo stile "favolistico" permarrà. Non sono "cinico", apprezzo gente come Bukowski o simili ma non sarei credibile in quelle vesti.. niente parolacce :-)
    come risposto prima, sì, ho scritto poesie... amo quelle forma narrativa, ho studiato e approfondito tanto la materia nel mio percorso di studi, prima al Classico e poi a Lettere e Filosofia

    Grazie per la risposta. ^^
     
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  15. barrett67
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    @blake l'autopubblicazione.... beh, conosco il fenomeno ma non mi ha mai interessato. C'è sempre tempo per autopubblicarsi, lo dico sempre. Poi credo che alcuni autori si autopubblichino per "impazienza", perchè magari ti è andata male con "x" case editrici e quindi la fretta di pubblicare alla fine l'ha vinta. La cosa che mi spaventa è il magma che si scatena. In rete trovi davvero di tutto ed è difficile orientarsi. Ciò non toglie che, se conosco l'autore perchè magari seguo il suo blog da anni,non decida di acquistare il suo POD, ma è sempre favorevole a mio avviso un parere esterno, la cosiddetta selezione che ogni seria casa editrice dovrebbe svolgere. Ovviamente escludo categoricamente la piaga delle EAP, quelle non fanno selezione assolutamente ma mi sembra ormai risaputo, inutile spendere tante parole
     
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62 replies since 5/12/2012, 17:24   592 views
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