1^ persona contro 3^ persona

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  1. Hilvia!
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    Che bello, qualcuno che non si fa scrupoli a uccidere i suoi personaggi!
    Dopotutto è vero, lo show don't tell in prima persona è molto molto difficile...
     
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    CITAZIONE (Manua @ 6/12/2010, 02:08) 
    faccio presto a farli morire, se mi stancano :lol:

    Ah ah, beata te che ci riesci! :D
    Io ho una difficoltà incredibile nel far morire i miei personaggi... e considerando che generalmente scrivo gialli o thriller, o in alternativa drammatici, di personaggi che devo far morire ce ne sono parecchi! :D
     
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  3. môre96
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    Invece a me risulta molto semplice perchè:
    1) Sono cattivi odiosi e come persona abbastanza "buona" sono contenta di vederli soffrire!
    2) Anche se sono molto importanti non moriranno mai del tutto perchè rimarranno vivi nella mente degli altri personaggi!
     
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    Sono cattivi odiosi e come persona abbastanza "buona" sono contenta di vederli soffrire!

    Una persona buona è contenta di vedere gli altri soffrire?! ^_^

    :lol: :lol:
     
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  5. môre96
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    Haha se sono cattivi si! E poi ho detto "abbastanza" haha!
     
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  6. Deitra
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    Anche i cattivi meritano le loro vittorie! XD
    Perché fare morire o soffrire un personaggio solo perché è cattivo?
    Non è giusto e non mi va T_T
    Io i miei odiosi cattivi me li tengo stretti e se li faccio soffrire è solo perché gli voglio bene U_U
     
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  7. stefi.96
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    Ma un cattivo che poi diventa buono, si unisce ai personaggi e ogni tanto ridiventa cattivo o viene tentato di diventarlo di nuovo è il massimo! :wub:
     
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  8. Terry78
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    Io prediligo per narrare la prima persona. Con la prima persona si possono benissimo omettere le descrizioni di paesaggi, tratteggiandoli semplicemente, e poi tutta la visione della narrazione è dal punto di vista di chi narra, quindi del protagonista. Comunque, ho scritto anche in terza persona. Secondo me, la difficoltà della prima persona consiste nell'esprimere i sentimenti del personaggio che ovviamente sono più marcati rispetto a quelli descritti con una terza persona. L'io narrante, infatti, non può non esprimere il proprio punto di vista, quindi bisogna essere, come dire, dei bravi "attori" cioè immedesimarsi nella prima persona, rispetto ad una terza che magari nel dialogo può esprimere il proprio sentimento. Bisognerebbe esercitarsi, se si parla di scrittura, a scrivere in entrambi modi (prima e terza persona) e poi scegliere il modo che sembra che funzioni meglio per la narrazione. Ad esempio, avevo iniziato a scrivere un libro. Prevedeva la prima persona, ad un certo punto. Bè... ho visto che non funziona nella narrazione, e così non ho continuato. Credo proprio che lo racconterò in terza, dato che in prima non funziona. Quindi, dipende molto da cosa si vuole narrare... :felice:
     
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  9. green arrow94s~
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    Senza dubbio la terza persona è meglio; come hai detto si può usare il passato remoto e si può cambiare punto di vista a seconda dei personaggi senza far zoppicare la trama. Sono d'accordo anche sul fatto che quando il racconto è in prima persona il passato remoto in teoria non avrebbe senso, perchè il protagonista raconta ciò che gli sta accandendo in quel momento. A meno che il racconto non sia scritto in prima persona sotto forma di diario o lettera; in quel caso la prima persona è d'obbligo ed inoltre si può usare anche il passato remoto.
     
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    Sono d'accordo anche sul fatto che quando il racconto è in prima persona il passato remoto in teoria non avrebbe senso,

    Cioè... sinceramente non capisco cosa vuoi dire. Perché il passato remoto in prima persona non ha senso? o.O A me sembra perfettamente plausibile narrare al passato remoto in prima persona, molti romanzi peraltro hanno questa forma di narrazione.
    CITAZIONE
    perchè il protagonista raconta ciò che gli sta accandendo in quel momento.

    In che senso, scusa? Non capisco che cosa vuoi dire dopo, quando sostieni che va bene solo in forma di diario.

    Potresti spiegare più chiaramente? :unsure:
     
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  11. green arrow94s~
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    Hai ragione ho fatto una confusione madornale... allora: riguardo il fatto del diario, intendevo che se io ad esempio dovessi scrivere un romanzo in prima persona opterei per il diario, dove ci vuole per forza il passato remoto perchè il protagonista racconta ciò che gli accaduto in passato... poi dico la verità, ho letto di fretta ed ho sbagliato ad interpretare questa frase:
    CITAZIONE
    Inoltre, adoro il passato remoto: da qualche parte, infatti, ho sentito dire che se si usa la prima persona si dovrebbe usare il presente. Non so se è vero, ma in effetti qualcosa di logico c'è: io racconto qualcosa che mi sta accadendo in questo determinato momento, non qualcosa del passato.

    e dicevo appunto che il ragionamento è logico, ma se il romanzo è scritto sotto forma di diario si deve usare per forza il passato remoto. Ma il romanzo in prima persona non in sottoforma di diario o lettera, scritto al passato va benissimo, non lo metto in discussione.

    Ho letto male, interpretato male, mi sono spiegata male io e non ho pensato prima di scrivere... chiedo venia ^_^
     
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    Hai ragione ho fatto una confusione madornale... allora: riguardo il fatto del diario, intendevo che se io ad esempio dovessi scrivere un romanzo in prima persona opterei per il diario, dove ci vuole per forza il passato remoto perchè il protagonista racconta ciò che gli accaduto in passato...

    Io invece la vedo in modo completamente diverso, pensa! XD
    Cioè, io su un diario difficilmente scriverei al passato remoto (diciamola tutta: difficilmente SCRIVO al passato remoto - sì, sono la Bridget Jones di SN u.u), in quanto tendo a raccontare fatti recenti, e utilizzo il passato remoto solo per qualche evento lontano nel tempo (e neanche sempre XD - ho la pessima abitudine - a parte quando scrivo racconti - di affidarmi troppo al passato prossimo). :-)
     
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  13. Ler.
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    (e neanche sempre XD - ho la pessima abitudine - a parte quando scrivo racconti - di affidarmi troppo al passato prossimo). :-)

    Perché sei settentrionale :D.

    Comunque, dipende tutto da ciò che si scrive. Io non ho preferenze né tra i vari tempi né tra la prima e la terza persona. Se la storia, per funzionare, ha bisogno della prima persona, la si scrive in prima, altrimenti in terza. Poi, non credo che narrare una vicenda dall'esterno possa facilitare l'inclusione del pensiero di personaggi che non sono i principali, anzi, la terza persona non mette in evidenza neanche la psicologia del protagonista. C'è un romanzo bellissimo di Márai, La donna giusta, che è stato scritto tutto in prima persona, ma a parlare sono tre personaggi diversi: l'effetto è meraviglioso. Mette in evidenza la relatività dei punti di vista in un modo che neanche Pirandello!
    Quanto ai tempi, dipende anche qui da come si vuol strutturare la cosa. Ma nulla vieta di usare il passato remoto per fatti recenti, o il prossimo per avvenimenti accaduti anni e anni prima.
     
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  14. green arrow94s~
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    ho la pessima abitudine - a parte quando scrivo racconti - di affidarmi troppo al passato prossimo

    Io invece il contrario: nel linguaggio parlato uso troppo spesso il passato remoto, anche per indicare una cosa fatta di recente
    CITAZIONE
    Perché sei settentrionale

    Invece la mia è una tendenza tipicamente meridionale :P
     
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43 replies since 14/11/2010, 12:02   354 views
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