Federico Ghirardi

con "Bryan Di Boscoquieto"

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  1. Federico Ghirardi
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    CITAZIONE (Manua @ 25/3/2010, 18:54)
    Btw, ritengo l'incipit piuttosto interessante, così come trovo piacevole la narrazione della morte di Edmund. Sai, diversamente da molti giovani scrittori fantasy italiani, non hai avuto "paura" di mostrare un po' di violenza... e questo l'ho apprezzato molto, soprattutto perchè era inaspettato :lol: Di solito, lo scrittore fantasy tipo aggira l'ostacolo con descrizioni rapide e sfuggenti, concentrandosi sui sentimenti del personaggio e riassumendo gli scontri fisici in poche, brevi parole.
    Invece credo tu sia riuscito a mostrare, anzichè semplicemente raccontare i fatti.

    [...]

    Che altro.. ad ogni modo complimenti e continua a scrivere :) La pubblicazione di un romanzo è sempre un grande traguardo, ma non fermarti: si migliora sempre.

    Per me le descrizioni sono molto importanti, sia per quanto riguarda i sentimenti, le emozioni e i pensieri, sia per quanto riguarda gli eventi concreti. Ho cercato - e cerco ancora - di scrivere qualcosa di originale, discostandomi dal "tracciato classico" del fantasy (dal dualismo Bene/Male, ad esempio). Spero, perlomeno in parte, di esserci riuscito.

    Ti ringrazio per i complimenti e ti assicuro che non smetterò mai di scrivere. La scrittura è una delle mie poche certezze per il futuro: mi piace troppo perché io possa smettere... :)
     
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  2. Federico Ghirardi
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    CITAZIONE (_Black_Moony_ @ 25/3/2010, 19:02)
    Io ho il tuo libro a casa, ma devo ammettere che purtroppo non sono mai riuscita a leggerlo (a dir la verità me lo sono dimenticato, sai... compro talmente tanti libri tutti insieme che alla fine mi dimentico pure, scusami XD). E ancora scusami se mi permetto ma avrei una domanda: tu quando non avevano ancora pubblicato niente di tuo, ci avesti mai creduto?
    E poi, da cosa è nata la serie dei tuoi libri? Un sogno, non so... ^ ^

    Ma sì, dai, ti perdono... :P Anche io ho un sacco di libri, nella mia libreria, che attendono - più o meno pazientemente - di essere letti. ^_^

    Non ho pensato alla pubblicazione fino a quando non ho fatto leggere il primo libro (scritto e riscritto) a mia madre e ai miei compagni. A quel punto l'ho nuovamente corretto e l'ho inviato a una serie di case editrici, ma in realtà non speravo granché nella pubblicazione. Mi dicevo che al massimo avrei sprecato qualche centinaio di pagine fotocopiate... e sapevo che in ogni caso avrei continuato a scrivere. Infatti quando ho scoperto - per telefono - che la Newton Compton avrebbe pubblicato il mio romanzo sono rimasto imbambolato con la cornetta in mano, incredulo, e poi ho dovuto resistere alla tentazione di iniziare a saltellare come un matto per la casa di mia nonna... :wacko:

    No, non è nata da un sogno, bensì da una vacanza a casa dei miei nonni, in un paesino di montagna. Per passare il tempo, mentre ero ancora in viaggio, ho deciso che avrei scritto un racconto, ispirandomi per l'incipit della storia proprio a quella vacanza. Così la sera mi sono messo a letto con un block notes, ho iniziato a scrivere e, giorno dopo giorno, pagina dopo pagina, ho iniziato ad appassionarmi sempre di più. Quindi ho scritto un primo racconto, un secondo, un terzo e così via... fino ad arrivare a circa 500 cartelle di word. A quel punto ho ripreso in mano i primi due racconti - una trentina di pagine in tutto - e li ho riscritti completamente e il risultato è stato il primo volume della saga di "Bryan di Boscoquieto". :)
     
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  3. ELEMIAH
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    Scusami, avrei un'altra domanda da farti, a dire il vero ero indecisa se fartela ma poi mi son detta o ora o mai più.
    Domanda: Volendo pubblicare un libro, quali sono i passi da fare?
     
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  4. Ph3lipe Whitten
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    Io ogni volte che leggo 500 cartelle di word non capisco mai! :)

    Domanda semplice e breve (spero):

    Che intendi per 500 cartelle? Che in una pagina di word avevi scritto 500 pagine? Scusa ma non riesco ad afferrare questo concetto :P
     
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  5. Federico Ghirardi
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    CITAZIONE (ELEMIAH @ 25/3/2010, 19:06)
    Ciao, personalmente ho comprato proprio ieri il tuo libro, "Bryan di Boscoquieto. Nella terra dei mezzidemoni" certo ancora sono al terzo capitolo, fino a poco fa lo leggevo, e ti dirò che mi piace, mi coinvolge e non è cosa da poco.
    Ora volevo farti una domanda:
    Da dove ti è venuta l'ispirazione per questo libro? Com'è nato?

    Ciao, sono contento che ti stia piacendo... :)

    Mi sa che ho appena risposto a questa domanda, nel post precedente.

    Posso aggiungere che anch'io, come Bryan, sarei dovuto andare in vacanza insieme a un mio amico e che, se davvero fosse venuto, forse non avrei mai iniziato a scrivere. Questo mio amico me l'ha fatto notare parecchi mesi fa, dicendomi che era grazie a lui (alla sua assenza) che avevo scritto un libro... :P
     
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  6. _Black_Moony_
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    ahhahaha bello ^ ^ comunque se sarei stata io sicuramente avrei saltellato per tutta casa,scuola,strada o dove mi sarei trovata XD (lo so,sono una persona che fa molte brutte figure però.. XD ps Ph3lip non mi uccidere per la battuta XD) :) anche se ti hanno già fatto una domanda ne faccio un'altra prima che mi scordo :P
    Qual è la migliore ispirazione secondo te? Se la musica, quale canzoni consigli :) Lo so che tutti hanno gusti diversi però devo ammettere che sono rare le canzoni che trasmettono davvero qualcosa di forte :D ^ ^

    Edited by _Black_Moony_ - 25/3/2010, 20:01
     
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  7. Federico Ghirardi
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    CITAZIONE (ELEMIAH @ 25/3/2010, 19:36)
    Scusami, avrei un'altra domanda da farti, a dire il vero ero indecisa se fartela ma poi mi son detta o ora o mai più.
    Domanda: Volendo pubblicare un libro, quali sono i passi da fare?

    Innanzitutto bisogna scrivere il libro. Può sembrare banale, ma conosco molta gente che scrive poche pagine e pensa già alla pubblicazione; e questo pensiero può, secondo me, "inaridire" la creatività, può portare a bloccarsi. Quindi l'importante è scrivere per il piacere di scrivere, deve essere una passione...

    Quando si ha già il libro fra le mani, bisogna (secondo quella che è stata la mia breve esperienza) inviare il "malloppo" a diverse case editrici (più copie invii, maggiori sono le probabilità che qualcuno risponda), allegando magari un riassunto completo dell'opera e gli estratti più accattivanti (sperando, in tal modo, di attirare l'attenzione di qualche editor).
    Io sono inoltre andato alla Fiera del Libro di Torino e lì mi sono spostato da uno stand all'altro (stand di case editrici che avrebbero potuto interessarsi a un fantasy), proponendo il mio scritto (sempre allegando il riassunto, gli estratti e una mia breve biografia).

    Infine bisogna armarsi di pazienza e attendere. Io sono stato fortunato, ma solitamente - così mi hanno detto - bisogna aspettare mesi e mesi prima di ottenere una risposta. L'importante è non arrendersi e non abbattersi.

    Spero che questo ti possa essere utile. Se hai qualche dubbio o qualche altra domanda, chiedi pure. :)

    CITAZIONE (Ph3lipe Whitten @ 25/3/2010, 19:39)
    Io ogni volte che leggo 500 cartelle di word non capisco mai! :)

    Domanda semplice e breve (spero):

    Che intendi per 500 cartelle? Che in una pagina di word avevi scritto 500 pagine? Scusa ma non riesco ad afferrare questo concetto :P

    Una cartella di word, in pratica, equivale a una pagina... :) In pratica avevo scritto 500 pagine... :P
     
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  8. Manua
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    CITAZIONE (Manua @ 25/3/2010, 19:19)
    CITAZIONE (Federico Ghirardi @ 25/3/2010, 19:12)
    Sono contento che il tuo giudizio sia abbastanza positivo, benché tu abbia letto solo poche pagine; mi auguro che la lettura del resto del romanzo non ti deluda. Molti "critici" pensano che se uno riesce a pubblicare in giovane età si "bruci" inevitabilmente una potenziale carriera da scrittore; ma secondo me non è vero, a meno che uno non si adagi sugli allori, sentendosi "arrivato". Anzi, io ritengo che essere riuscito a pubblicare mi abbia permesso di maturare più rapidamente, potendomi confrontare con la casa editrice e i commenti e le critiche dei lettori... Più scrivo, più capisco che posso migliorare.

    Hai ragione, generalmente non ho paura di mostrare la violenza, né il lato "erotico" di alcune vicende (e questo mi ha portato numerose critiche), né quello "orrido".

    Uhm... dici che "l'aria da cane bastonato" non si addice molto a un Gigante?

    Non è tanto questo... il problema è che è un modo di dire tipico della lingua orale: e le contaminazioni tra parlato e scritto non funzionano sempre in modo efficace. Non so che tipo di scuola tu abbia frequentato prima di cominciare l'università... io, ad esempio, vengo dal liceo classico e una delle cose che ho imparato, leggendo i "grandi", è che prima di infrangere le regole bisogna conoscerle alla perfezione :)
    E in questo caso, "l'aria da cane bastonato" non conferisce drammaticità alla situazione, ma, anzi, la rende un po'... ridicola (è un termine forte, ma il senso è più o meno questo... a me è venuto da ridere, leggendolo) ^^

    Mi "quoto" da sola.. probabilmente avevi perso la replica, tra tanti messaggi.. :)
     
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  9. ELEMIAH
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    Intanto ti ringrazio molto. Poi, io ho già il libro nelle mani, non è un fantasy, ma un corale-drammatico, dopo 11 anni è completo.
    Ora qualcuno mi aveva detto di mandarlo alla SIAE per i diritti d'autore. Io siceramente non so che pesci pigliare, a chi devo dare ascolto. Ma una cosa è certa voglio realizzare il mio sogno quello di veder pubblicato il mio libro. Per questo ti chiedevo.
     
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  10. Ph3lipe Whitten
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    Fede, grazie mille per la tua partecipazione.
    Penso che le domande, come il tempo, siano concluse...
    Ci ha fatto molto piacere averti come ospite, spero lo stesso per te (anche se non sono sicuro... io sarei impazzito subito) :)
    Magari in futuro faremo un'altra chiacchierata se vorrai, e magari quando uscirà il terzo volume di Bryan di Boscoquieto.
    Che altro dire? In nome del forum, ti ringrazio ancora, perché da "scrittore quale sono io" (non penso sia ancora degno di appellarmi in un modo del genere) mi hai aiutato con le tue risposte a farmi un'idea molto più precisa in generale... spero per gli altri sia stato lo stesso.




    UN GRANDISSIMO GRAZIE ANCORA,
    A PRESTO
    :)




    ps: se vuoi ancora rispondere a qualcosa che non è stato chiarito fai pure...
    (se ne hai voglia quindi),
    e se voi volete ringraziarlo in prima persona fate pure!
    (è un ordine)
    Scherzo ;)



    Edited by Ph3lipe Whitten - 25/3/2010, 20:17
     
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  11. Federico Ghirardi
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    CITAZIONE (_Black_Moony_ @ 25/3/2010, 19:43)
    ahhahaha bello ^ ^ comunque se sarei stata io sicuramente avrei saltellato per tutta casa,scuola,strada o dove mi sarei trovata XD (lo so,sono una persona che fa molte brutte figure però.. XD ps Ph3lip non mi uccidere per la battuta XD) :) anche se ti hanno già fatto una domanda ne faccio un'altra prima che mi scordo :P
    Qual è la migliore ispirazione secondo te? Se la musica, quale canzoni consigli :) Lo so che tutti hanno gusti diversi però devo ammettere che sono rare le canzoni che trasmettono davvero qualcosa di forte :D ^ ^

    Secondo me si può trarre ispirazione da qualsiasi cosa (da qualcosa che vediamo per strada, da qualcuno che incontriamo per caso, da qualcosa che ascoltiamo, da un paesaggio particolare, ecc...), ma soprattutto dai romanzi e dai film. Se non si legge (ma non basta leggere qualche decina di romanzi), non si può - secondo me - iniziare a scrivere. Ma anche i film sono importanti: Stephen King ha iniziato a scrivere trasponendo su carta ciò che andava a vedere al cinema... :D

    Per quanto riguarda la musica posso dire che ho scritto il terzo romanzo di "Bryan di Boscoquieto" alternando quasi esclusivamente Marylin Manson e Freddy Mercury, a seconda delle scene che dovevo descrivere in quel particolare momento. Altre musiche che mi hanno ispirato sono state quelle degli Iron Maiden, dei Nightwish (infatti li cito nel secondo volume :P), di Branduardi... e di molti altri, ma non posso elencarli tutti. ^_^ A ogni modo l'ispirazione è una questione soggettiva, quindi ognuno deve trovare canzoni in grado di emozionarlo... :)
     
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  12. _Black_Moony_
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    Gracias ^ ^
     
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  13. Federico Ghirardi
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    CITAZIONE (Manua @ 25/3/2010, 20:01)
    CITAZIONE (Manua @ 25/3/2010, 19:19)
    Non è tanto questo... il problema è che è un modo di dire tipico della lingua orale: e le contaminazioni tra parlato e scritto non funzionano sempre in modo efficace. Non so che tipo di scuola tu abbia frequentato prima di cominciare l'università... io, ad esempio, vengo dal liceo classico e una delle cose che ho imparato, leggendo i "grandi", è che prima di infrangere le regole bisogna conoscerle alla perfezione :)
    E in questo caso, "l'aria da cane bastonato" non conferisce drammaticità alla situazione, ma, anzi, la rende un po'... ridicola (è un termine forte, ma il senso è più o meno questo... a me è venuto da ridere, leggendolo) ^^

    Mi "quoto" da sola.. probabilmente avevi perso la replica, tra tanti messaggi.. :)

    Sì, in effetti l'avevo persa... :o:

    Ho frequentato un liceo scientifico-tecnologico, ma sono d'accordo per quanto riguarda l'infrazione delle regole. Infatti cerco solitamente di mantenere lo stile del narrato più alto rispetto a quello dei dialoghi (inserisco le imprecazioni solo nei pensieri e negli scambi di battute, ad esempio). Tuttavia non mi pareva che l'espressione "cane bastonato" rendesse "comica" la scena, soprattutto considerando l'importanza sempre maggiore costituita dal Cane nella nostra società; avrei voluto trasmettere più che altro tristezza. A ogni modo più tardi rileggerò l'intera scena e rifletterò... :)

    Discuterei volentieri la questione della contaminazione del parlato sullo scritto, ma purtroppo è già da parecchi minuti che mi chiamano per cenare...
     
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  14. Manua
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    Vai, buon appetito... grazie anzi del tempo che ci hai dedicato :)
     
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  15. Federico Ghirardi
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    CITAZIONE (ELEMIAH @ 25/3/2010, 20:02)
    Intanto ti ringrazio molto. Poi, io ho già il libro nelle mani, non è un fantasy, ma un corale-drammatico, dopo 11 anni è completo.
    Ora qualcuno mi aveva detto di mandarlo alla SIAE per i diritti d'autore. Io siceramente non so che pesci pigliare, a chi devo dare ascolto. Ma una cosa è certa voglio realizzare il mio sogno quello di veder pubblicato il mio libro. Per questo ti chiedevo.

    Ah, è completo. Bene. :) Wow, undici anni non sono pochi...
    Ti posso dire che io non l'ho mandato alla SIAE: si è occupata la Newton di registrare il libro e farsi mandare i "bollini Siae" (quelli che si trovano all'inizio o al fondo di ogni libro). Anche io, al momento di inviare lo scritto, temevo che qualcuno potesse fregarmi l'idea, ma poi sono stato tranquillizzato. A ogni modo, per tranquillizzarti, potresti mandarlo alla Siae (non ho idea, però, di come funzioni la faccenda, mi spiace).

    In bocca al lupo per la pubblicazione! :)
     
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35 replies since 14/3/2010, 19:46   922 views
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