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| Qui, accanto al mio corpo, giace il tuo. Siamo esangui, bianchi e spogli: cadaveri di una vita passata. Gli occhi una volta labirintici e di fiamma, ora sono schegge di un vetro senz'anima.
Il niente intorno a noi, il niente dentro di noi. Muta la bocca e la parola, muta l'esistenza.
Respiriamo, ma è la vita a respirare noi.
Ci svegliamo ed è già domani. |
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| Ricordi i palazzi che muti ci osservavono? Il grigiore dell’estate che per noi non inverdiva mai. Il piacere di una musica che a noi non arrivava mai.
Ricordi i nostri genitori ci osservavano? Il silenzio violentato in casa nostra, troppe volte. Gli occhi di sangue in casa nostra, troppe volte.
Ricordi i nostri parenti ti osservavano? La sofferenza dilaniante in te, non più. La mia calda carezza su di te, non più. Te, non più. |
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| Vorrei ucciderti all'alba, nel silenzio dell'aurora straziare il tuo corpo, amarlo e abbandonarlo, poter abusare di te nel buio della gioventù, nella cattiveria misantropa, nel fioco battito di arteria. Io vorrei perchè ti amo. |
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3 replies since 23/6/2013
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